Dacia avvicina sempre più il mondo delle flotte, soprattutto ora con il modello Bigster: un comodissimo Suv dove le dotazioni essenziali richieste nel segmento dalle aziende ci sono, anche se i punti forti subito evidenti a un driver che lo veda la prima volta, sono quelli di praticità e spazio.
Un modello lungo 4,57 metri, con 546/667 litri minimi nel vano bagagli (secondo la versione) e, altro punto di rilievo per le flotte, buone motorizzazioni elettrificate.
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Un Suv Dacia in tutto, per quello che rappresenta oggi il brand: essenziale sì ma di forte impatto visivo, già da lontano. Non a caso robusto in ogni angolatura, con linee e profili molto netti, tutto il proprio volume esibito, come anche l’altezza da terra, di 22 cm, che anticipa insieme ai parafanghi le potenzialità Outdoor, pensando alla versione 4×4.
In questo caso invece, alla prova è la versione journey hybrid 155 con l’inedita tinta Blu Indigo metallizzata, che “parla” di più al mondo delle company car.
Elettrificazione intelligente e gas
Lato motori infatti, Dacia propone, prima nel gruppo Renault, la nuova combinata da 155 CV data dal 4 cilindri 1.8 benzina 107 CV con due motori elettrici: uno da 50 CV e poi lo starter/generatore (15 kW ad alta tensione), supportati da una batteria 1,4 kWh e dal singolare cambio automatico. Elettrificato senza frizione, a 4+2 rapporti: i primi per il termico e gli altri per l’elettrico.
Questa soluzione, che altri non hanno, avvia sempre in modalità elettrica e sfrutta poi la frenata rigenerativa, il recupero energetico e il rendimento del cambio, per circolare il più possibile a 0 emissioni: in città fino all’80% del tempo, senza necessità di ricarica esterna, come deve invece avvenire per le Phev.
Un brand leader europeo nel GPL con quota mercato del 67%, non poteva negare a Bigster anche una motorizzazione a gas: ecco quindi la mild hybrid-G-140, altra rarità nel segmento, dove il tre cilindri 1.2 mild hybrid (48V a ciclo Miller, con 140CV) diviene bifuel.
A listino con medesimo prezzo del fratello a benzina, permette un’autonomia combinata di 1.450 km, grazie a due serbatoi equivalenti, di capacità totale 100 litri. Soprattutto, quello del gas non riduce i volumi di carico.
Dotazioni e sicurezza
In termini di equipaggiamenti, la Casa eleva gradualmente i contenuti specie negli allestimenti top, del proprio modello di punta, con dotazioni che mirano a comfort e facilità d’uso: si parte dal Keyless, le utili regolazioni elettriche dei sedili, poi un touchscreen 10,1” molto snello da fruire, condivisibile al mondo Apple e Android (wireless), per arrivare al portellone elettrico e al tetto vetrato apribile. Non mancano ricarica induttiva, prese Usb ed areazione anche posteriori, con 3D sound.
La praticità è elevata anche nel baule, con doppio fondo e varie ripartizioni (40/20/40), fino a quasi 1.900 litri di volume fruibile. I materiali plastici, sono per il 20% di origine riciclata.
Lato Adas, di rigore il Cruise Control adattivo con Stop&Start e lettura segnali stradali, ma il driver aziendale è sicuro e assistito come non mai su una Dacia, anche per la buona visione delle camere in manovra, vista l’altezza di guida e le varie tutele, di frenata, corsia o collisione.
Guidare e viaggiare con Bigster
Una gradita esperienza, per chi non conoscesse il mondo Dacia odierno, è scoprire la pacata rilassatezza che concede Bigster agli occupanti. Non è solo questione di passo ruota a 270 cm o massa molto inferiore ai Suv “con spina”.
In città è abbastanza agevole nonostante i volumi e molto pratico per via del setting, che non teme sconnessioni. In viaggio affidarsi alle assistenze (regolabili o facilmente escludibili) concede degno comfort, con la praticità dei vani e delle soluzioni di aggancio e supporto oggetti con il sistema brevettato di fissaggio YouClip, incluso volendo lo smartphone, a lato volante.
Nessuna indole sportiva ovviamente, date le scelte per trasmissione e sospensioni (“sensibili” arrivando al limite), ma degno equilibrio e movimenti agevoli, data l’ergonomia. Con poche regolazioni o dati da rincorrere, verificando semmai gli ottimi consumi, per il segmento: in uso reale misto, con tanto di famiglia e pieno carico a bordo, non eccedono quasi i 6l/100 km, mentre il Wltp dichiarato, ottenibile a piede e carico lievi, può limare i 5.
Sul mercato e a noleggio
Bigster apre il proprio listino prezzi a soli 19.715 euro (netto IVA) con le versioni mild-hybrid Essential, mentre il modello in prova, top di gamma, quota 25.371 euro netti.
Anche se per i fleet manager contano i canoni di noleggio e i servizi che, in questo caso, vedono Bigster proporsi al momento con offerte di Mobilize a partire da 442 euro mensili netti, tutto incluso e senza anticipo. Di questi tempi e per questo nuovo livello di prodotto, Dacia ha quanto serve per dire la sua, nel segmento più gettonato anche nelle flotte.
Video
Scheda Tecnica
Versione in prova: 1.8 hybrid Journey 155 cv
Carrozzeria: Suv e Fuoristrada – 5 Porte / 5 Posti
Massa: 1.487 kg
Misure: 4,57*1,81*1,71 – passo 270 cm
Bagagliaio: 546/1.866 l.
Motorizzazione: Ibrida (Full Hybrid)
Motore termico: 4 cilindri in linea 1.799 cc
Motori elettrici: due (50+15 kW)
Batteria: ioni litio 230V – 1,4 kWH
Potenza combinata: 116 kW (155 CV) @5.300 rpm
Trazione: Anteriore
Cambio: Sequenziale automatico (Multimode 4+2 velocità)
Velocità max: 180 km/h
0-100 Km/h: 9,7 secondi
Emissioni CO2: 104 g/km (E06X)
Consumi Wlpt misto: 4,6/4,7 l/100 km