emirates palace di abu dhabi

L’Emirates Palace di Abu Dhabi diventa Mandarin Oriental

L’Emirates Palace di Abu Dhabi passa alla gestione Mandarin Oriental. La reggia dove le famiglie reali degli altri 6 Emirati Arabi alloggiano quando sono nella capitale, così come i capi di Stato invitati nella regione, è un resort a sette stelle che può accogliere 2.500 persone per eventi nella ballroom principale, cui si aggiunge una quarantina di sale e sei terrazze per 10mila mq di spazi esterni utilizzabili. Indubbiamente una location Mice oriented.

Dal 1° gennaio entra nel portafoglio Mandarin che per due anni lo ristrutturerà, pur mantenendone l’attività. E’ la seconda proprietà negli Emirati, dopo il Jumeira a Dubai.

«La partnership con Mandarin Oriental rappresenta un’importante pietra miliare e mira a spingere il profilo della proprietà in una nuova era – ha dichiarato il sultano Dhahi Sultan Al Humairi, amministratore delegato di Emirates Palace Company -. Siamo impazienti di avviare una prosperosa e fruttuosa collaborazione con Mandarin Oriental Hotel Group».

Il lavoro comprenderà ampi ed importanti cambiamenti delle camere e delle strutture ricreative, con l’aggiunta di nuovi spazi dedicati ai servizi di ristorazione.

Ciò che non cambierà è la copertura in foglia d’oro a 22 carati che copre l’interno della grande cupola, rendendola la più grande distesa dorata mai creata in un edificio.

Emirates Palace di Abu Dhabi, un resort votato al Mice

L’Emirates Palace Hotel si trova su 1,3 chilometri di spiaggia privata e ha 394 camere e suite, 12 ristoranti e bar, un auditorium per concerti da 1.100 ospiti seduti, un porto turistico, due piscine, una Spa e due centri fitness.

La sua posizione è nel cuore di Abu Dhabi, con i punti di attrazione principali comodamente raggiungibili in auto. Tra essi la Grande Moschea e l’Abu Dhabi National Exhibition Centre che ha ospitato la conferenza dell’americana Associazione del turismo medico. Il Marina Mall si trova molto vicino all’hotel così come il centro dello shopping della città.

L’Emirates Palace si trova a 40 minuti dall’aeroporto internazionale di Abu Dhabi e a 90 minuti da quello di Dubai.

Oro, marmi e cristalli

L’Emirates Palace di Abu Dhabi aprì nel novembre 2005, all’epoca gestito da Kempinski ed è di proprietà governativa. All’incirca impiega un addetto per ospite, circa 2mila600 persone. Realizzato in stile architettonico arabo con un grande corpo centrale e due ale laterali su un’area di 100 ettari, è opera di un architetto conosciuto nell’hospitality per avere lavorato con le società alberghiere più note al mondo. Il palazzo doveva rappresentare la maestosità laica dello sceicco Al Zayed, padre degli Emirati, così come la Gran Moschea è il suo simbolo religioso.

Si tratta di John Helliott, inglese, dello studio Watg Architects, in collaborazione con Reza Rahmanian di Hdc Architects.

Le opere iniziarono nel dicembre 2001 e l’importo totale dei lavori sfiorò i 4 miliardi di dollari.

L’edificio è costituito da 114 cupole, con quella centrale posizionata all’imponente altezza di 72,6 metri.

Oro, marmi e cristalli sono i materiali che rendono questa proprietà indiscutibilmente unica. Pensate che i lampadari di Swarovski sono un migliaio e tra essi quello più grande al mondo. L’arcata di marmo italiano dell’ingresso al complesso è più grande di quello del parigino di Trionfo. Gli allestimenti interni impiegano oro puro per 6mila metri quadrati di superfici tra pareti, porte degli ascensori e volte.

Le tonalità di marmo sono 13 colori e vanno dal giallo alba al rosso tramonto, per riflettere le diverse sfumature del deserto.

A questo link la nuova pagina dell’hotel sotto l’egida Mandarin.

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