La Gen Z sembra aspettare i viaggi d’affari come si aspetta il Natale, un po’ per spezzare l’abitudinaria routine, ma soprattutto per ritrovarsi nuovamente vis a vis.
Se per i Millenial la modalità telematica ha contraddistinto una novità, per le nuove generazioni la vera avanguardia è tornare a incontrarsi oltre lo schermo.
Lo conferma un’indagine globale condotta da Corporate Travel Management (CTM) nel marzo 2025: conferenze, eventi e fiere sono oggi il motivo numero uno per cui i Millennial e la Gen Z viaggiano per lavoro. Su oltre 700 partecipanti, il 44% ha indicato questi appuntamenti dal vivo come priorità, subito seguiti da formazione (42%) e incontri con clienti o vendite (38%).
Mike Leeson, General Manager Europe di CTM Meetings & Events, lo dice chiaramente: «Non sono solo nativi digitali. I giovani professionisti vogliono incontrarsi, collaborare, stringere mani. Gli eventi non sono un’aggiunta, sono il fulcro».
Millennials vs Gen Z: cosa cambia davvero?
Guardando più da vicino i dati, emergono differenze sottili ma significative.
I Millennial (nati tra il 1981 e il 1996) restano fedeli al podio:
1. Congressi, eventi e fiere – 46%
2. Formazione e istruzione – 44%
3. Incontri con clienti e vendite – 38%
La Gen Z (1997–2006), invece, inverte leggermente le priorità:
1. Incontri con clienti e vendite – 37%
2. Formazione e istruzione – 36%
3. Conferenze, eventi e fiere – 35%
Un piccolo scarto rivelatore però di una netta propensione verso l’incontro e la relazione con l’altro.
” Trascorrere così tanto tempo lavorando da remoto o in ambienti ibridi ha alimentato un desiderio più forte di interazione faccia a faccia, sia con i colleghi che con i clienti, e questo sta guidando la domanda di tutti i tipi di eventi” ha affermato Leeson.
Il podio della Gen Z potrebbe semplicemente riflettere la loro fase di carriera. “Molti dipendenti della Gen Z potrebbero non ricoprire ancora ruoli che richiedono la partecipazione a eventi strategici, ma le cose cambieranno man mano che progrediscono professionalmente”.
Perché la Gen Z ama il Business Travel?
Dietro ogni volo e ogni badge appeso al collo, c’è un mix di motivazioni ben precise.
Ecco cosa spinge le nuove generazioni a fare la valigia:
1. Scoprire nuove destinazioni – 51%
2. Collaborare con colleghi e partner – 47%
3. Rompere la routine quotidiana – 46%
4. Conoscere nuove persone – 37%
Eventi e conferenze offrono proprio questo: relazioni, idee, stimoli. «Sono spazi dove tutto succede dal vivo – dice Leeson – networking autentico, brainstorming reali, connessioni che non si possono replicare su uno schermo».
E il futuro del Business Travel?
Alla domanda “i viaggi d’affari diventeranno più importanti man mano che avanzi nella carriera?”, il 70% ha risposto di sì. Il 51%, inoltre, ritiene che siano essenziali per il proprio rendimento professionale.
In altre parole, la generazione che tutti pensavano avrebbe mandato in pensione le trasferte… si sta già preparando alla prossima.
«Le riunioni e gli eventi rimarranno fondamentali per costruire relazioni, condividere conoscenze e crescere», conclude Leeson. «E i giovani professionisti lo hanno capito prima di tutti».
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