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Perché le compagnie aeree sono nel mirino degli hacker

Gli attacchi informatici colpiscono sempre più spesso il trasporto aereo, con conseguenze milionarie in termini economici e reputazionali.

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Quest’estate il settore del trasporto aereo è stato scosso da una serie di attacchi informatici di alto profilo che hanno coinvolto compagnie in tutto il mondo: Qantas, Hawaiian Airlines, WestJet, Air France-KLM e Aeroflot.

Le conseguenze sono state gravi: dati sensibili compromessi, cancellazioni di voli e interruzioni operative. E gli esperti avvertono: gli hacker continueranno a considerare le compagnie aeree un obiettivo primario, sia per motivazioni criminali sia politiche.

Perché le compagnie aeree sono vulnerabili

«Se fossi un hacker, punterei dritto a questo settore», spiega Recep Ozdag, vicepresidente sicurezza informatica di Keysight Technologies.

Il motivo è duplice: le compagnie aeree gestiscono infrastrutture critiche e dati estremamente sensibili, e non sono ancora sottoposte agli stessi vincoli normativi di sicurezza informatica di settori come quello finanziario o sanitario.

In altre parole: tanto valore, poca protezione.

Attacchi alle compagnie aeree su scala globale

Gli episodi di quest’estate hanno mostrato la varietà delle minacce:

  • WestJet (Canada) → violazione di documenti di viaggio, compresi passaporti.
  • Hawaiian Airlines (USA) → attacco collegato al gruppo criminale Scattered Spider, noto per tecniche di phishing.
  • Qantas (Australia) → esposti dati di 6 milioni di clienti, inclusi frequent flyer.
  • Air France-KLM (Europa) → sottratti dati attraverso fornitori IT di terze parti.
  • Aeroflot (Russia) → attacco politico rivendicato da gruppi filo-ucraini, con oltre 100 voli cancellati e 7.000 server distrutti.

Hacker criminali e spionaggio di Stato

Secondo Kayne McGladrey, esperto IEEE di cybersicurezza, le compagnie aeree sono bersaglio anche di operazioni di spionaggio statale.

I dati di viaggio di funzionari governativi, manager e personale diplomatico sono un tesoro per le agenzie di intelligence straniere. Non a caso, attacchi passati come quello al sistema di prenotazione Starwood-Marriott (2018) – che espose 500 milioni di clienti – sono stati attribuiti ad attori statali.

Debolezze strutturali del settore aereo

Rafforzare le difese non è semplice:

  • le compagnie utilizzano sistemi IT enormi e frammentati, spesso con tecnologie legacy di decenni;
  • la dipendenza da fornitori esterni per i sistemi di prenotazione e gestione aumenta le falle di sicurezza;
  • il ripristino di infrastrutture compromesse può richiedere settimane: Delta, ad esempio, ha dovuto riavviare fisicamente 40.000 server dopo un aggiornamento fallito.

Tecniche di attacco più usate

Gli esperti stimano che circa l’80% delle violazioni avvenga tramite ingegneria sociale:

  • phishing,
  • impersonificazione di dipendenti,
  • attacchi agli help desk IT.

Il restante 20% riguarda invece accessi diretti a reti Wi-Fi o acquisizione fisica di sistemi IP.

Come dovrebbero reagire le compagnie aeree

Secondo Ozdag, il settore deve investire molto di più in:

  • audit di sicurezza regolari,
  • simulazioni di attacco realistiche,
  • aggiornamenti delle tecnologie legacy.

Il tutto senza attendere che siano le autorità a imporre regole stringenti.

I viaggiatori: cosa possono fare?

Per i passeggeri, le possibilità di protezione sono limitate, visto che i dati viaggiano inevitabilmente nei database delle compagnie.

Un consiglio utile, però, è quello di congelare i rapporti di credito per evitare che i dati rubati vengano usati per aprire nuovi conti o linee di credito a proprio nome.

Il trasporto aereo è al centro di una vera e propria tempesta perfetta digitale: grandi volumi di dati, infrastrutture critiche, sistemi datati e una crescente attenzione da parte di hacker criminali e attori statali.

Le compagnie aeree stanno correndo ai ripari, ma il settore resta un obiettivo allettante. E finché la cybersicurezza non diventerà una priorità pari a quella della sicurezza fisica, i cieli resteranno vulnerabili anche agli attacchi invisibili del cyberspazio.

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