Viaggiare in aereo è sicuro oppure no? Probabilmente te lo starai chiedendo se hai in programma di partire per le ferie o se, per lavoro, da qualche tempo hai iniziato a viaggiare spesso per lavoro e devi prendere l’aereo. Anche perché volare fa paura a molte persone. Secondo un’indagine di Jetcost, svolta su 3000 italiani, se per molti l’esperienza di volo in sé è piacevole, il 78% delle persone ha qualche timore nel viaggiare in aereo.
Ma si tratta di timori fondati? In realtà viaggiare in aereo oggi è molto più sicuro che in passato. Vediamo perché.
I numeri che dimostrano la sicurezza aerea
Secondo il rapporto annuale sulla sicurezza di IATA (International Air Transport Association), nel 2024 il tasso di incidenti totali è stato di 1,13 per milione di voli, leggermente peggio rispetto all’anno precedente ma comunque migliore della media quinquennale dell’1.25.
Rispetto al passato, i progressi sono evidenti: tra il 2008 e il 2017, il rischio di incidente mortale era di circa 1 su 7,9 milioni, mentre tra il 1968 e il 1977 si parlava di 1 su 350.000 imbarchi. Un miglioramento costante che prosegue da oltre cinquant’anni, con una riduzione del rischio che si stima calare del 50% ogni decennio e un tasso di sicurezza in crescita di circa il 7% all’anno
Nel confronto con la circolazione stradale, la differenza è netta: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta oltre 1,19 milioni di morti ogni anno causati da incidenti stradali, con un tasso particolarmente alto nei Paesi a basso e medio reddito. Solo negli Stati Uniti, nel 2023 si stima che siano morte circa 40.990 persone sulla strada, secondo la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA).
Controlli rigorosi e manutenzione costante
Ogni aeromobile viene sottoposto a una lunga serie di controlli regolari: giornalieri, settimanali e ciclici, in base alle ore di volo. I controlli coinvolgono ogni componente dell’aereo: motori, sistemi idraulici, carrelli, elettronica di bordo.
Le compagnie aeree sono obbligate a rispettare protocolli di manutenzione certificati dalle autorità aeronautiche nazionali e internazionali, come l’EASA (European Union Aviation Safety Agency) e la FAA (Federal Aviation Administration) negli Stati Uniti. L’EASA inoltrepubblica bollettini informativi sulle zone di conflitto per mettere in guardia gli operatori aerei da potenziali minacce alla sicurezza.
Inoltre, come evidenziato dal report sicurezza Boeing 2025, i veicoli sono sottoposti a continui controlli.
Turbolenze e fulmini: gli aerei sono progettati per resistere
Le turbolenze in aereo sono pericolose? In realtà, anche se fanno paura, bisogna ricordare che gli aerei sono progettati per resistere a forti sollecitazioni come turbolenze, impatti e condizioni estreme. Anche in presenza di scosse interne le ali degli aerei possono flettersi fino a 6 metri il che consente di assorbire e distribuire le sollecitazioni senza compromettere la sicurezza.
Da sapere: alcuni modelli possono persino arrivare a piegarsi fino a 90 gradi senza rompersi.
C’è da dire che le turbolenze si sentono molto di più in coda all’aereo, meno nei posti centrali ma questo non inficia quanto abbiamo appena detto.
Ci sono poi zone in cui le turbolenze possono essere più intense che in altri posti: per esempio alcune analisi confermano incrementi mediali tra 60 % e 155 % in diverse aree del Nord emisfero (Nord Atlantico, Nord Africa, Medio Oriente, Asia orientale)
Per quel che riguarda le condizioni metereologiche, gli aerei vengono colpiti da fulmini in media una volta all’anno, ma grazie alla struttura in metallo conduttivo non subiscono danni rilevanti.
Le fasi più delicate di un volo, secondo le statistiche, sono i primi tre minuti dopo il decollo e gli otto minuti prima dell’atterraggio. È proprio in questi momenti che viene richiesto di tenere le cinture allacciate, per prevenire infortuni in caso di manovre impreviste.
Formazione continua del personale
Piloti e assistenti di volo affrontano una formazione rigorosa e continuativa. I piloti, oltre a un addestramento iniziale intensivo, sono soggetti a valutazioni semestrali, corsi di aggiornamento e simulazioni di emergenza.
Gli assistenti di volo ricevono formazione per gestire evacuazioni, emergenze mediche, incendi a bordo e situazioni critiche. Tutto ciò garantisce che l’intero equipaggio sia preparato ad affrontare ogni scenario.
Normative condivise a livello globale
L’aviazione civile è regolata da standard internazionali condivisi, emanati da organismi come l’ICAO (International Civil Aviation Organization). Ogni compagnia aerea che opera voli internazionali deve rispettare norme comuni su sicurezza, formazione, gestione del rischio e manutenzione. Le compagnie certificate secondo lo standard IOSA (IATA Operational Safety Audit) mostrano tassi di incidenti inferiori rispetto a quelle non certificate.
Miglioramenti continui
A tutto ciò si aggiunge il fatto che la sicurezza aerea è soggetta a miglioramenti continui come per esempio il fatto di dover seguire determinate politiche per portare i power bank in aereo oppure i liquidi in volo.
Perché abbiamo paura di volare?
La paura di volare ha poco a che vedere con il rischio reale. Entra in gioco la percezione soggettiva del pericolo che ognuno di noi può avere: l’aereo è un ambiente chiuso, incontrollabile, spesso associato a incidenti spettacolari riportati dai media, come quello recente che ha riguardato Air India che trasportava 214 persone, tutte purtroppo decedute tranne una.
Tutto ciò giustamente amplifica il senso di ansia, anche se i dati raccontano una storia ben diversa. Esistono però molte strategie per affrontare la paura di volare, tra cui corsi specifici organizzati dalle compagnie aeree, supporto psicologico e tecniche di respirazione e rilassamento.
Volare comunque è sicuro, molto più di quanto si pensi. Grazie a tecnologie all’avanguardia, controlli rigorosi e personale altamente qualificato, l’aviazione moderna rappresenta un punto di riferimento in termini di sicurezza.