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Viaggiare in Europa: un sistema biometrico da Ottobre 2025

Il sistema biometrico utilizzerà fotografie digitali e impronte digitali per registrare i viaggiatori provenienti da paesi terzi

L’avevano annunciato per lo scorso novembre e ora l’EES sembra pronto a diventare operativo. Il controllo elettronico delle frontiere dell’UE dovrebbe vedere la luce nell’ottobre 2025, per poi essere implementato nell’arco di sei mesi.

Il 5 marzo i ministri dell’Interno dell’UE hanno approvato un nuovo calendario per l’attuazione del sistema di ingressi/uscite (EES) e un “avvio progressivo delle operazioni” che vedrà 29 paesi della zona Schengen introdurre gradualmente il sistema.

L’introduzione progressiva “darà alle autorità di frontiera e all’industria dei trasporti più tempo per adeguarsi alle nuove procedure”, secondo una dichiarazione della Direzione generale per la migrazione e gli affari interni.

UE: in cosa consiste il sistema EES

Il sistema biometrico utilizzerà fotografie digitali e impronte digitali per registrare i viaggiatori provenienti da paesi terzi, rendendo superflua l’apposizione dei timbri.

Il lancio, inizialmente previsto per il 2022, ha subito una serie di ritardi in gran parte a causa di problemi tecnici notificati dai governi di Germania, Francia e Paesi Bassi. Intanto la continua incertezza sulle regole di ingresso nell’UE sta creando confusione per i viaggiatori.

L’EES è il primo passo verso la digitalizzazione delle frontiere dell’UE e deve essere in vigore prima dell’introduzione del sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) per i visitatori di paesi terzi, che dovrebbe entrare in funzione nell’ultimo trimestre del 2026.

L’ETIAS slitta a fine 2026 e costerà di più

Il lancio dell’EES è un passaggio fondamentale anche per il debutto dell’ETIAS, il Sistema Europeo di Informazione e Autorizzazione ai Viaggi, previsto ora per la fine del 2026.

L’ETIAS funzionerà in modo simile all’ESTA statunitense: sarà una autorizzazione elettronica obbligatoria per i cittadini di circa 60 Paesi esenti da visto, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Giappone e Australia.

Ma la novità più rilevante riguarda il costo: la tariffa prevista, inizialmente di 7 euro, salirà a 20 euro, quasi il triplo.

“L’aumento mira a coprire i costi operativi e tenere conto dell’inflazione, allineando l’ETIAS ad altri sistemi internazionali analoghi”, ha spiegato l’UE.

L’autorizzazione avrà validità triennale (o fino alla scadenza del passaporto) e consentirà soggiorni fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni.

Chi sarà esentato dal pagamento

L’ETIAS resterà gratuito per alcune categorie:

  •  minori di 18 anni,
  • over 70,
  • familiari di cittadini UE,
  • studenti e ricercatori per soggiorni brevi.

La domanda si compilerà online, con risposta automatica in pochi minuti, salvo ulteriori verifiche.

Contesto internazionale: rincari anche in Regno Unito e USA

L’aumento della tariffa ETIAS si inserisce in un trend globale. Anche il Regno Unito ha alzato il costo dell’ETA (l’autorizzazione elettronica per l’ingresso nel Paese) da 10 a 16 sterline (circa 18,50 euro), mentre gli Stati Uniti hanno in programma un aumento dell’ESTA da 21 a 40 dollari, anche se non è stata ancora fissata una data ufficiale.

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