L’Unione Europea si prepara a una svolta significativa nella gestione dei flussi di viaggio con l’introduzione di due nuovi sistemi digitali: l’EES (Entry/Exit System) e l’ETIAS (European Travel Information and Authorisation System). Entrambi puntano a rafforzare la sicurezza delle frontiere Schengen, semplificare i controlli e tenere traccia dei movimenti dei viaggiatori non UE.
Dopo una lunga attesa e molteplici rinvii, l’attuazione è finalmente all’orizzonte. Ma cosa cambia per i viaggiatori? Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
EES: dal 12 ottobre parte l’introduzione graduale
Secondo l’ultimo aggiornamento ufficiale pubblicato sul sito dell’UE, il nuovo sistema di entrata/uscita (EES) verrà introdotto progressivamente a partire dal 12 ottobre 2025, con piena operatività prevista entro il 10 aprile 2026.
Il sistema EES registrerà i dati biometrici (impronte digitali e riconoscimento facciale) e le informazioni di viaggio di cittadini di Paesi terzi che entrano o escono dall’area Schengen per soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni ogni 180).
Inizialmente, solo una piccola percentuale di valichi di frontiera sarà coinvolta. Il numero aumenterà gradualmente, fino a coprire il 100% dei confini interessati entro la primavera 2026.
L’obiettivo del sistema è di automatizzare i controlli alle frontiere, ridurre l’uso dei timbri manuali nei passaporti e identificare più facilmente chi supera i limiti di soggiorno consentiti.
ETIAS: il via ufficiale slitta al 2026
Più incerta la tempistica per l’attivazione dell’ETIAS, il nuovo sistema elettronico di autorizzazione al viaggio per i cittadini di Paesi esenti da visto (come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Giappone).
Il Consiglio dell’Unione Europea, lo scorso 5 marzo, ha indicato che l’ETIAS dovrebbe entrare in funzione nell’ultimo trimestre del 2026, ma la data non è ancora ufficiale, in attesa dell’approvazione definitiva del Parlamento europeo.
Quello che è certo è che l’ETIAS non potrà entrare in vigore prima che l’EES sia completamente operativo, il che rende inevitabile il rinvio.
Due fasi per l’ETIAS: periodo transitorio e periodo di grazia
Quando sarà finalmente attivo, l’ETIAS prevederà una doppia fase di transizione:
- Periodo transitorio (6 mesi): i viaggiatori potranno ancora entrare nell’UE anche senza l’autorizzazione ETIAS, a condizione di soddisfare gli altri requisiti.
- Periodo di grazia (ulteriori 6 mesi): solo chi arriva per la prima volta dopo il periodo transitorio potrà entrare senza ETIAS; tutti gli altri dovranno invece essere in regola con l’autorizzazione.
Cosa comporta l’ETIAS per i viaggiatori?
L’ETIAS sarà simile all’ESTA statunitense: un’autorizzazione elettronica che si potrà richiedere online, con un costo previsto di 7 euro e una validità di tre anni (o fino alla scadenza del passaporto). Sarà obbligatorio per tutti i cittadini extracomunitari esenti da visto che vogliono entrare nei Paesi dell’area Schengen.
Sebbene non sia un visto, l’ETIAS sarà richiesto prima della partenza, e la mancata autorizzazione potrebbe impedire l’imbarco sul volo o l’ingresso in frontiera.
Cosa devono fare i viaggiatori adesso?
Al momento, nessuna azione è richiesta. Tuttavia, è consigliabile:
Il consiglio? Rimanere informati, prepararsi con anticipo e tenere d’occhio le date chiave. Il viaggio verso l’Europa, presto, non sarà più esattamente come prima.