L’Unione Europea si prepara a una svolta significativa nella gestione dei flussi di viaggio con l’introduzione di due nuovi sistemi digitali: l’EES (Entry/Exit System) e l’ETIAS (European Travel Information and Authorisation System). Entrambi puntano a rafforzare la sicurezza delle frontiere Schengen, semplificare i controlli e tenere traccia dei movimenti dei viaggiatori non UE.
Dopo una lunga attesa e molteplici rinvii, l’attuazione è finalmente all’orizzonte. Ma cosa cambia per i viaggiatori? Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
EES: dal 12 ottobre parte l’introduzione graduale
Secondo l’ultimo aggiornamento ufficiale pubblicato sul sito dell’UE, il nuovo sistema di entrata/uscita (EES) verrà introdotto progressivamente a partire da domenica 12 ottobre 2025, con piena operatività prevista entro il 10 aprile 2026.
Il sistema EES registrerà i dati biometrici (impronte digitali e riconoscimento facciale) e le informazioni di viaggio di cittadini di Paesi terzi che entrano o escono dall’area Schengen per soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni ogni 180).
Dal 20 ottobre i controlli interesseranno inizialmente il 10% dei passeggeri in arrivo da Paesi extra-Ue, per poi estendersi progressivamente fino al 100% entro il 9 aprile 2026, come previsto dal Regolamento (UE) 2025/1534.
L’obiettivo del sistema è di automatizzare i controlli alle frontiere, ridurre l’uso dei timbri manuali nei passaporti e identificare più facilmente chi supera i limiti di soggiorno consentiti.
A adottare il sistema saranno 25 paesi membri dell’Unione Europea dell’area Schengen (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia), oltre a quattro paesi fuori dalla Ue, ovvero Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
ETIAS: il via ufficiale slitta al 2026
Più incerta la tempistica per l’attivazione dell’ETIAS, il nuovo sistema elettronico di autorizzazione al viaggio per i cittadini di Paesi esenti da visto (come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Giappone).
Il Consiglio dell’Unione Europea, lo scorso 5 marzo, ha indicato che l’ETIAS dovrebbe entrare in funzione nell’ultimo trimestre del 2026, ma la data non è ancora ufficiale, in attesa dell’approvazione definitiva del Parlamento europeo.
Quello che è certo è che l’ETIAS non potrà entrare in vigore prima che l’EES sia completamente operativo, il che rende inevitabile il rinvio.
Due fasi per l’ETIAS: periodo transitorio e periodo di grazia
Quando sarà finalmente attivo, l’ETIAS prevederà una doppia fase di transizione:
- Periodo transitorio (6 mesi): i viaggiatori potranno ancora entrare nell’UE anche senza l’autorizzazione ETIAS, a condizione di soddisfare gli altri requisiti.
- Periodo di grazia (ulteriori 6 mesi): solo chi arriva per la prima volta dopo il periodo transitorio potrà entrare senza ETIAS; tutti gli altri dovranno invece essere in regola con l’autorizzazione.
Cosa comporta l’ETIAS per i viaggiatori?
L’ETIAS sarà simile all’ESTA statunitense: un’autorizzazione elettronica che si potrà richiedere online, con un costo previsto di 7 euro e una validità di tre anni (o fino alla scadenza del passaporto). Sarà obbligatorio per tutti i cittadini extracomunitari esenti da visto che vogliono entrare nei Paesi dell’area Schengen.
Sebbene non sia un visto, l’ETIAS sarà richiesto prima della partenza, e la mancata autorizzazione potrebbe impedire l’imbarco sul volo o l’ingresso in frontiera.
I viaggiatori dovranno registrarsi ai valichi di frontiera dotati di chioschi o sportelli automatici. Questo processo comporterà la raccolta delle impronte digitali e/o di una foto del volto al primo ingresso nello spazio Schengen. Gli attraversamenti successivi saranno più veloci, grazie ai dati già in archivio.
Dati biometrici raccolti in base al profilo
A fronte della necessità di un visto, nell’EES saranno registrate solo le immagini del volto. Le impronte digitali sono già archiviate e dunque non vengono rilevate nuovamente al momento dell’attraversamento del confine.
Se non è richiesto alcun visto, il sistema raccoglierà quattro impronte digitali e un’immagine del volto direttamente al momento dell’attraversamento del confine.
I minori di 12 anni non sono soggetti al rilevamento delle impronte digitali, anche se registrati nel sistema.
Addio alla timbratura manuale
Con l’entrata in vigore dell’EES, i viaggiatori dovranno dire addio ai timbri manuali, memori delle proprie avventure, rinunciando a quella collezione di ricordi d’inchiostro. non saranno più timbrati manualmente. I dati di entrata e uscita saranno registrati automaticamente, consentendo alle autorità di calcolare con precisione la durata del soggiorno autorizzato.
Migliore individuazione dei soggiornanti fuoritermine
Uno degli obiettivi del sistema è consentire agli Stati membri di individuare meglio i soggiorni irregolari. L’EES genererà automaticamente avvisi se una persona supera la durata del soggiorno autorizzata.
I dati raccolti saranno conservati nell’EES per un periodo di tempo limitato, come previsto dalla normativa europea. Sono in atto garanzie per garantire la privacy e la sicurezza delle informazioni.
Cosa devono fare i viaggiatori adesso?
Al momento, nessuna azione è richiesta. Tuttavia, è consigliabile:
Il consiglio? Rimanere informati, prepararsi con anticipo e tenere d’occhio le date chiave. Il viaggio verso l’Europa, presto, non sarà più esattamente come prima.













