auto connesse

Elettrica o Plugin no, ma connessa sì: siamo in mezzo a termiche vissute e connesse

È la smart mobility difficile da inquadrare a fare da macro ambiente per le auto connesse, che in Italia sono già quasi la metà del circolante: 17,7 milioni, quasi tutte quelle aziendali

Come siamo messi in Italia con la smart mobility? I nuovi dati diffusi da vari studi divulgati dall’Osservatorio Connected Vehicle & Mobility del Politecnico di Milano in questi giorni, parlando di mobilità in Italia, indicano chiaramente che di auto connesse ne sbucano a ogni incrocio: ne circolano quasi 18 milioni, che vuol dire su ogni tre abitanti motorizzati dello Stivale, uno ha l’auto connessa.

Auto connesse per vari scopi, ma connesse

Il 44% del noto circolante nostrano (età media 12/13 anni) è comunque fatto da veicoli connessi, che da lontano non sono altro che normali vetture di recente produzione in cui però, l’hardware, supporta la connettività e quindi legge, archivia e condivide una moltitudine di dati. In particolare, 5,6 milioni di auto sono connesse perché native con SIM, poi ci sono 1,6 milioni di auto aziendali connesse per il fleet management e 10,5 milioni di auto con box GPS/GPRS per localizzazione e registrazione dei parametri di guida utili alle assicurazioni. E sempre per la serie “da fuori non sembra” risulta che il 65% dei Comuni nel Bel Paese abbia avviato progetti in ambito di mobilità smart negli ultimi tre anni (però solo il 29% ne è stato in grado di sfruttare i dati).

Cresce il mercato della smart mobility ma non si mollano i cilindri

Parlando a livello economico, il ”mercato” delle auto connesse include sia soluzioni strettamente di rete (peso 1,66 miliardi di euro nel 2024, +7%), sia sistemi ADAS integrati (1,2 milioni di euro, +26%), ma anche le dette soluzioni Smart Mobility in città, ad esempio nella gestione dei parcheggi e la sharing mobility (qui il peso è solo 500 milioni di euro comunque +25%).

Un dato assolutamente “pazzo” che esce dagli studi però non è il 44% degli italiani che possiede già un’auto connessa, ma che oltre la metà (55%) utilizzerebbe un’auto a guida autonoma nei prossimi anni (senza aver mai provato la cosa…). Quanti ne conoscete che ancora faticano a “credere” nel cambio automatico o nel cruise control? Eppure queste sono le risposte, come quella sullo stop alle auto diesel e benzina entro il 2035: non spaventa troppo, solo il 10% dei consumatori si vuole adeguare da subito, mentre circa la metà (48%) dice che utilizzerà il più possibile la vettura attuale o altra, ma sempre termica finchè possibile.

Comandano le flotte

Per le flotte aziendali, il 43% dei fleet manager mette a disposizione dei dipendenti veicoli elettrici o ibridi, dice l’Osservatorio, ma la percezione e misura della nostra redazione, negli eventi MissionFleet è molto superiore. Il solo 30% dispone di una flotta connessa e il 7% delle grandi aziende ha integrato soluzioni di Intelligenza Artificiale per gestire il parco auto. Anche qui la prima i nostri eventi e fleet manager coinvolti per MFA contano percentuali superiori, a evidenziale come le flotte siano comunque la frontiera, pionieristica, del settore mobilità in Italia per molti aspetti.

Lascia un commento

*