È un modo di dire anche banale e un po’ fuori dai tempi, almeno per gran parte di Millennial e Gen Z, vedendo come “si muovono” sul lavoro, quello del definire il periodo estivo come il momento utile a “ricaricare le batterie”. Però per molti ha senso, ancora e per qualcuno persino letteralmente!
Personalmente lo ho fatto eccome, più che durante l’anno e proprio nel medesimo modo, sulle medesime colonnine quasi, delle ultime estati. Visto che ad accompagnarmi ho ancora una volta, l’ennesima, una nuova auto elettrica. È quella che compare in copertina, per i curiosi ed è in prova, come si addice a giornalisti auto meno giovani, a cui piace ancora, Provare e non solo svelare. Un mostro di tecnologia e prestazione, quasi esagerata ma utile, anche a parte del mondo flotte, se gestibile a pieno: se conosciuta, condivisa, sfruttata per HW e SW non solo dal driver, e inserita in un giusto ambiente o meglio eco-sistema.
Accade in alcuni ambiti, dicono più facilmente se si parla inglese, norvegese, olandese, se le persone hanno trovato il tempo di formarsi correttamente su potenzialità e oneri di certa tecnologia. Mentre il mondo delle flotte italiano, è oggi quello del parco auto a rischio invecchiamento. Che rincorre e dipende un po’ anche dalla responsabilità dei manager, a guardar bene il momento: dove conta scegliere. Quel mondo che prima, deve fare i conti, letteralmente in questo caso e pure bene, per tassare a valor normale alcune auto e mezzi aziendali in fringe benefit. Quelli che per la nuova interpretazione di legge fiscale, da luglio, non ricadono nel classico metodo a cui eravamo abituati.
Ripensandoci dopo una nuotata (perché quella è, una ricarica estiva personale dello scrivente, potendo) il mondo flotte è anche quello che in alcuni casi ho visto rincorrere visibilità e budget oltre quanto già ottenuto, negli ultimi anni. Invece di parlarsi in primis, aiutarsi, condividere esperienze e misurare a fondo quella mole di informazioni che piove dentro questi veicoli, dentro le persone che da buoni driver potrebbero ascoltare i consigli dell’azienda che, dotata di strumenti (non gratuiti purtroppo), può sapere cosa sia meglio per loro, per tutti.
Queste e altre cose scaturiscono dal parlare con alcuni Voi prima di finire la ricarica estiva e di pensare alle giurie di MissionFleet Awards 2025, che sono alle porte. Ma anche dai contenuti di MF4 (sfogliabile anche online), dove collezioniamo sei interviste, undici tra prove e commenti di nuovi modelli e alcuni focus settoriali.