quadricicli flotte

Mercato veicoli aziendali: numeri e modelli top per i quadricicli (sempre più Bev)

Cosa è, come evolve e chi sono i leader del mercato quadricicli in Italia. Per qualcuno, modelli sostituti delle assenti mini e compatte auto urbane elettriche a basso costo

In occasione delle riunioni di giuria per assegnare i MissionFleet Awards 2025, Dataforce ha portato in esclusiva per le votazioni autunnali in quel di Milano, presso il Tocq Hotel, un’analisi del mercato italiano ed europeo in ambito di immatricolazioni delle autovetture TrueFleet (i cosiddetti veicoli “aziendali”) con una “chicca” che si abbina anche al nuovo premio per il segmento Quadricicli, nelle flotte.

True Fleets: Bev e Phev in slancio con VW e Byd

Mentre l’Europa, dopo un grande boom degli ultimi anni, ha stabilizzato o in alcuni casi fermato la “corsa delle flotte”, in Italia il peso dell’immatricolato B2B nel mondo delle autovetture, il cosiddetto TrueFleet, appunto, è in aumento: +9% circa nell’ultimo anno.

Il valore anticipatorio del TrueFleet, elemento noto agli specialisti e utile anche nel mondo di finanza e strategia, mostra il trend crescente di Bev e Phev nel Bel Paese: rispettivamente +48% e +55%, arrotondando. Un messaggio forte, che ormai tutti, pur nella gradualità di quella che in Italia è nata come una nicchia, hanno compreso.

A livello Europa, nonostante molti commenti critici verso l’industria tedesca, se si guardano i carmaker ed i modelli, più venduti, è il gruppo VW che occupa le prime posizioni, tra Bev e Phev: con ID.7 e Tiguan, tanto per citare due reginette delle flotte, mentre tra gli outsider, in Italia, si evidenzia Byd, con la sua “ibridona” Seal U.

fiat topolino piano italia

Mercato Quadricicli leggeri: sostituto della citycar EV?

Presentata e curata da Francesco Farris, Project & Business Manager Dataforce Italia, l’analisi mostra come in Italia i nuovi quadricicli hanno un loro valore, crescente (oltre 20mila pezzi l’anno), in funzione anche del fatto che per l’80% sono sia “leggeri” (L6) sia elettrici: Bev, mentre i termici calano del 45% annuo.

Il canale retail è ancora importante, ma analizzando il trend di lungo termine sono presenti ben più importanti relazioni da considerare con le citycar, elettriche, ancora carenti rispetto al desiderio nel Bel Paese e soprattutto a buon prezzo.

Lo si evince “a occhio” dal grafico di Dataforce Italia. Ci sono infatti vari modelli di classe quadriciclo, che prendono parzialmente quello spazio lasciato dai costruttori auto negli ultimi anni. La correlazione, vede crescere i quadricicli elettrici in funzione del decrescere di vere citycar, nuove a 0 emissioni e buon mercato, in Italia: in un rapporto che in soli cinque anni è passato da 11% a 62%.

Tra i vantaggi della “macchinetta” popolare prima solo in una nicchia, da teenager, ora l’elettrico, pienamente diffuso nel segmento, porta semplicità di uso, economia nei parcheggi e negli accessi Ztl, oltre che accessibilità (guida a 14 anni) e una serie di elementi valevoli anche per target aziendale.

Nel B2B infatti, di recente alcuni noleggiatori e captive delle case hanno immatricolato Quadricicli L6 in volumi crescenti, soprattutto Bev. Tra i modelli, quindi, svettano Topolino Fiat, Ami di Citroen ed e-City Aixam.

L6 Bev Nelle flotte

Sebbene il canone per avere un veicolo L6 elettrico in flotta, aggira oggi i 200 euro mensili, non bassissimo, sono molto sensibili i vantaggi in accessibilità e compliance Esg (anche per immagine aziendale green), aumento di quota a zero emissioni. Oltre che la già citata flessibilità di uso, contando anche quello di logistica per ultimo miglio, o sposamento persone in città (interessante anche per il mondo Travel). Il tutto, con minimi oneri gestionali e di manutenzione, rispetto alle auto.

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