Sfide del professionisti del turismo

Sfide del professionisti del turismo, la ricerca di RateHawk

Una ricerca di questa piattaforma di prenotazione B2B mostra che i maggiori ostacoli per i professionisti del settore viaggi sono l'intensa concorrenza, le crescenti aspettative dei clienti e il lungo processo di ricerca manuale delle migliori offerte

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Una indagine effettuata da RateHawk indica quali siano le sfide dei professionisti del turismo. Uno studio, questo del portale di prenotazioni online B2B, effettuato in vari paesi tra 1.300 addetti ai lavori di Europa, Nord America, Sud America, Asia e paesi del Golfo.

Il primo dato è positivo è mostra che il 92% dei professionisti del turismo è felice del proprio lavoro, nonostante alcuni ostacoli. Quali? La forte concorrenza (online e offline), aspettative crescenti da parte di clienti sempre più informati e necessità di dedicare molto tempo al computer per cercare le tariffe migliori di hotel e voli. Questa ricerca “manuale” è vista come un nodo per il 52% nei Paesi del Golfo e il 40% in Europa.

Tra le sfide dei professionisti del turismo c’è anche la possibilità di avere commissioni più elevate (auspicato da un intervistato su 3). Il 29% di loro, poi, considera la tecnologia come qualcosa che possa risolvere molti problemi, con i giovani  e il nord America più inclini a questa soluzione.

«Il settore vive con margini risicati: ogni opportunità di incrementare le commissioni è fondamentale» spiega Astrid Kastberg, managing director di RateHawk.

La manager sottolinea poi come il 33% degli intervistati chieda proprio margini maggiori. In crescita anche la domanda di intelligenza artificiale (34%), soprattutto in Nordamerica (45%) e Asia (41%), con differenze generazionali: il 40% dei giovani agenti preferisce largo uso della AI contro il 28% di ha  più primavere sulle spalle.

—> Leggi dell’Intelligenza artificiale negli hotel

Settore del turismo, l’importanza delle piattaforme B2B

Poco più di 300 intervistati – pari a circa il 25% – ha indicato alcune sfide principali per la propria professione. A iniziare soprattutto dalla competizione serrata, con maggiore incidenza dei mercati a rapida crescita come i Paesi del Golfo (49%) e l’Asia (30%).

Le altre sfide del professionisti del turismo sono l’aumento delle aspettative dei clienti, con il 24% degli operatori che fatica a stare al passo con loro. In Italia, questa cifra tocca il 44%.

Uno dei nodi che gli agenti di viaggio non riescono a capire è il fatto che molti clienti si aspettino di spendere cifra molto inferiori a quelle reali.

«Il settore del turismo è noto per avere margini ridotti, che si assottigliano in seguito all’aumento dei costi in costante ascesa. Le piattaforme B2B riescono a dare una flessibilità necessaria per accompagnare lo sviluppo sostenibile delle agenzie. Basti pensare che chi utilizza RateHawk ha la possibilità di impostare i livelli di commissione che desiderano» spiega Astrid Kastberg, managing director di del portale.

Sfide dei professionisti del turismo, le nuove tecnologie

Ritornando al tema delle nuove tecnologie, circa un terzo degli interpellati (29%) ritiene che il cambiamento più utile per il loro lavoro consisterebbe in un miglior accesso alla tecnologia per le attività quotidiane. La cosa è vera soprattutto in America Latina (44%) e in Asia (31%).

Il difficile, però, è aggiornarsi su tutte queste tecnologie come candidamente afferma il 19% dei professionisti del turismo. Una percentuale che in Asia sale al 25%. «Gli intervistati ritengono che gli strumenti high tech possano aiutarli a gestire in modo migliore soprattutto il lavoro amministrativo e altri compiti gravosi che portano via molto tempo».

Ma quali sono le tecnologie più richieste? In media metà dei rispondenti parla di nuove soluzioni di prenotazione online. Ne parlano soprattutto il 61% dei nordamericani, il 50% degli europei, il 47% degli asiatici e il 46% dei sudamericani.

Circa un professionista del turismo su 3 vorrebbe maggiori capacità di prenotazione via dispositivi mobili.

«Nel corso di quest’anno abbiamo registrato un raddoppio del numero di utenti» aggiunge la manager. «Con l’arrivo delle nuove generazioni, la domanda di strumenti per dispositivi mobili si sta rapidamente affermando come il nuovo standard. La digitalizzazione è una priorità per la forza lavoro del domani».

In tema di AI, il 33% dei professionisti che lavorano in aziende con meno di 5 persone considerano la personalizzazione l’intelligenza artificiale come uno sviluppo tecnologico auspicabile. Tale percentuale sale al 55% nelle aziende con 101–500 dipendenti. Le piccole imprese puntano invece sull’automatizzazione delle attività di routine (48%) e sugli strumenti per dispositivi mobili (32%).

Turismo, la tecnologia in Italia

Interessanti i dati che riguardano l’Italia. Qui, il 23% dei rispondenti ritiene che la tecnologia possa aumentare la produttività e ottimizzare il proprio lavoro. Nella Penisola si ricercano soprattutto nuovi strumenti di automatizzazione per gestire le attività di ogni giorno e soluzioni mobili per le prenotazioni da fuori ufficio.

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