Alcuni presunti errori contabili avrebbero colpito Corporate Travel Management, società di gestione di viaggi d’affari con sede a Brisbane, nello stato australiano del Queensland.
Il mese scorso, l’azienda aveva rinviato la pubblicazione dei suoi bilanci annuali 2025 sollevando i sospetti a seguito della sospensione delle contrattazioni del mese scorso sulla Borsa australiana (ASX) a causa di errori contabili. Più che errori contabili c’erano “discrepanze contabili in Europa” che restano irrisolte.
Un guaio per i creditori europei di questa impresa attiva sul mercato dal 1994 quando James Pherous, un contabile di 23 anni, iniziò l’attività. Una attività che nel corso del tempo si è ingrandita attraverso fusioni e acquisizioni.
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In una nota, la società ha fatto una precisazione. «Le criticità rimangono limitate alla regione europea. L’attività di audit di Gruppo relativa al resto del mondo è stata completata. Si prevede che, nel complesso, la natura di eventuali rettifiche sarà quella di aumentare gli utili degli anni precedenti e ridurre quelli dell’anno fiscale 2025. Non si prevede che eventuali cambiamenti avranno un impatto sulla liquidità, né sulle operazioni dell’anno fiscale 2026».
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Corporate Travel Management, fatturato a 400 mln di euro
Intanto si sa che nel 2024, Corporate Travel Management ha registrato un fatturato complessivo di 717,9 milioni di dollari australiani, pari a poco più di 400 milioni di euro.
La Tmc ha comunque incaricato KPMG di condurre una revisione dei suoi bilanci per la regione europea relativi agli anni fiscali 23-25. «Stiamo collaborando con i revisori per completare le verifiche dell’anno fiscale 2025» recitava una nota di alcune settimane fa.
Nei conti dell’anno fiscale 2024, la società australiana ha dichiarato di aver cambiato i suoi revisori da PwC, in carica da 14 anni, a Deloitte Touche Tohmatsu. E, secondo i media australiani, è stata quest’ultima a scoprire gli errori contabili.
Per questo motivo, l’intervento di KPMG è per determinare se PwC o Deloitte avessero visto giusto.
In un comunicato, l’azienda precisa di aver «generato solidi flussi di cassa operativi nell’anno fiscale 2025, con 124 milioni di dollari di liquidità in bilancio. E nessun debito a fine anno. Dopo i primi due mesi di attività, l’anno fiscale 2026 è iniziato positivamente. Dal punto di vista operativo, l’attività sta registrando le performance previste in tutte le regioni. C’è poi una continua e solida acquisizione di clienti e un’ulteriore generazione di flussi di cassa operativi incrementali, in linea con questo avvio positivo».
Nel rapporto annuale “Leading TMCs” di Business Travel News Europe, CTM si classifica al settimo posto tra le TMC in termini di vendite di viaggi d’affari in Europa.















