Corridoi di volo Covid free per la Cina

Corridoi di volo Covid free per la Cina: così Neos vola da Milano a Nanchino

I corridoi di volo Covid free aprono anche per la Cina. Il primo servizio diretto da Milano Malpensa a Nanchino è operato da Neos Air. «Grazie ad un dettagliato protocollo sanitario messo a punto in accordo con il Consolato generale cinese ed il Caac (l’Enac cinese, ndr) è stato possibile introdurre un terzo tampone rapido all’imbarco, così da ridurre al massimo i rischi per passeggeri e personale a bordo», spiega la compagnia.

Attualmente si tratta dell’unico volo operativo tra Italia e Cina, dal 26 novembre. Se un passeggero risulta positivo al test, si vedrà rimborsato l’importo per intero.

Si tratta, come dicevamo, di un terzo esame che certifica lo stato “Covid free” del viaggiatore.

Infatti, le leggi cinesi prevedono già che per entrare nel Paese si debba essere in possesso di un tampone molecolare negativo e di un test sierologico. Entrambi effettuati a partire da 48 ore prima del volo. Questo significa che se sono effettuati ancor prima di due giorni antecedenti la partenza, non vengono ritenuti validi per l’imbarco.

I certificati di negatività al Coronavirus vanno presentati al check in, su formato cartaceo oppure digitale.

Corridoi di volo Covid free per la Cina

L’iniziativa di Neos Air è possibile grazie alla collaborazione con Sea ed il gruppo ospedaliero San Donato.

All’accettazione del collegamento Milano-Nanchino è stata predisposta un’area di prelievi con percorsi separati di accesso ed uscita. Più uno spazio di attesa. Nel caso il passeggero risulti positivo, verrà sottoposto a un test molecolare sul posto.

I costi di entrambi sono a carico della compagnia aerea.

Oggi Neos vola con cinque Boeing 787 in flotta, l’ultimo arrivato è della scorsa settimana ed è stato intitolato a Valerio Catullo, come l’aeroporto di Verona.

Approfondisci sui voli Covid free.

Viaggiare in Cina durante il Covid19: codice sanitario QR

Attualmente viaggiare in Cina è consentito per lavoro, studio, motivi di salute e rientro alla propria residenza.

Per i passeggeri di nazionalità non cinese, i visti sono sospesi così come la vidimazione dello stato di salute. Ad eccezione di titolari di visti diplomatici e altri permessi, compresi quelli rilasciati dopo il 3 novembre, come spiega questa pagina dell’ambasciata cinese in Italia.

Inoltre, dal 16 novembre 2020, i passeggeri stranieri che si recano in Cina dall’Italia devono richiedere online il codice sanitario QR in colore verde con il logo “Hdc”. Questo sostituisce la richiesta via mail della “Dichiarazione dello stato di salute” vidimata.

La procedura si effettua online (qui il link) e si caricano i documenti:

visto;

referto di negatività al test acido nucleico;

risultato del test sierologico degli anticorpi IgM.

In questa pagina, l’ambasciata chiarisce quali metodologie di tampone sono riconosciute.

Il codice sanitario “Hdc” viene rilasciato dopo la verifica dei documenti trasmessi per via telematica all’ambasciata o al consolato. Di fatto rappresenta la vidimazione dello stato di salute. Si può esibire sia in formato digitale sia cartaceo.

I passeggeri sono tenuti di esibire il codice sanitario digitale o stampato prima dell’imbarco.

Il QR code cinese per tracciare il COVID19

Dall’inizio di quest’anno la Cina utilizza un sistema di screening sanitario che utilizza codici QR e funziona su Alipay e Wechat.

Il sistema memorizza lo stato di salute e la cronologia dei viaggi di un utente ed emette un codice QR colorato – verde, giallo o rosso -, che indica la sua libertà di muoversi e fornisce l’accesso a luoghi pubblici.

Tra i Paesi che utilizzano app per il tracciamento dei contatti ci sono Singapore e l’Australia. Il primo si chiama Trace Together ed è anche un “token” indossabile per coloro che non possiedono uno smartphone. Dall’ultima settimana di novembre, la regione del South Australia richiede ai visitatori di scansionare un codice QR per entrare in un’azienda.

Il QR code come sistema di tracciamento del Coronavirus

Intervenendo al vertice virtuale dei leader del G20, il presidente cinese Xi Jinping ha richiamato l’importanza di un sistema di monitoraggio della salute accettato a livello globale per consentire la ripresa del commercio e dei viaggi.

Ha spiegato: «La Cina ha proposto un meccanismo globale per il riconoscimento reciproco dei certificati sanitari, sulla base dei risultati dei test molecolari sotto forma di codici QR accettati a livello internazionale. Ci auguriamo che altri paesi aderiscano a questa procedura».

Il presidente Xi ha detto anche che la pandemia «ha messo in luce le carenze della governance globale». Il suo discorso ha chiamato in causa l’urgenza di cooperazione internazionale per una gestione sostenibile delle attività.

Ha aggiunto che il ruolo dell’Organizzazione mondiale della sanità va rafforzato. In modo da preparare risposte efficaci alle pandemie. Dunque «creare un forte scudo per la salute e la sicurezza dell’umanità».

Consulta in questa pagina di Neos Air le regole per i voli Milano-Nanchino.

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