Viaggi, viaggi, viaggi. Di lavoro, di vacanza, sempre in aereo per molti. Eppure, pur nel boom delle riprese voli soprattutto in Europa, il settore vive alcune incognite pesanti, per le compagnie aeree, in questa calda estate 2025.
I nodi critici del settore aereo europeo 2025
In primis il tema dei costi del personale e delle tasse, poi come ben sanno i nostri lettori, i molti scioperi, soprattutto dei famosi controllori di volo francesi. Se le compagnie aeree low cost sembrano meglio messe, rispetto alle compagnie aeree di bandiera che pagano il calo della domanda internazionale, verso Stati Uniti e Medio Oriente, con restrizioni derivanti anche dal conflitto in Ucraina. Il tutto non giova alle maggiori compagnie europee, sfavorite rispetto ad altre.
ITA Airways, easyJet e Ryanair, ma non solo. A livello internazionale cala la domanda interna negli Stati Uniti e degli europei che volano verso gli States. Mentre gli americani continuano a volare in l’Europa, anzi aumenta la domanda. Alcuni analisti hanno ridotto le previsioni di crescita per compagnie aeree europee esposte sul lungo raggio.
Italia, passato il record 2024
A livello locale, il mercato del trasporto aereo italiano, è buono ma senza ambizione di fare un record come nel 2024. Le principali destinazioni maggiori restano le solite: Fiumicino, Malpensa e Linate, Napoli, Catania, Bologna, Firenze, Venezia, Catania, Cagliari, Bari, Olbia, Torino e Brindisi. Me le prenotazioni dei primi sei mesi sono lievemente diminuite, in attesa per tariffe che possano scendere, il che è tutto da verificare.