Introduzione dell'Etias

L’introduzione dell’Etias posticipata a maggio 2025

La Commissione UE ha rimandato l'entrata in vigore del sistema di informazione e autorizzazione ai viaggi per i visitatori provenienti da paesi extracomunitari

L’introduzione dell’Etias slitta al 2025. Dalla sua nascita, nel settembre 2018, il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi per i visitatori provenienti da paesi extracomunitari non è ancora entrato in vigore. Insomma: ha avuto diversi rinvii.

Rinvii sempre causati da “problemi tecnici” che hanno portato a un ritardo rispetto alla data prevista, rimandata di anno in anno e fissata a maggio 2024. Ora, il via libera all’introduzione dell’Etias dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) a maggio 2025.

Con questa misura, la UE intende rafforzare la sicurezza delle frontiere, nonché monitorare e monitorare digitalmente i viaggiatori che entrano ed escono dai suoi confini.

Il sistema messo in piedi da Bruxelles controllerà inanzitutto le “credenziali di sicurezza” di chi viaggia. In secondo luogo addebiterà una commissione a chi visitano i paesi membri UE per motivi di lavoro, turismo o medici. O anche chi semplicemente è in transito.

(Visita la pagina ufficiale dell’Etias presso Commissione Europea)

L’introduzione dell’Etias sostituirà le procedure manuali di frontiera

I viaggiatori che attualmente visitano l’Europa senza visto possono entrare nei paesi membri dell’UE e di Schengen gratuitamente e senza alcun controllo di sicurezza digitale prima del loro arrivo in Europa.

L’Etias non è un visto ma un’esenzione dal visto che autorizza al viaggio dopo che le autorità abbiano effettuato  controlli di sicurezza.

L’obbligatorietà è, fra gli altri, per i cittadini di paesi come Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e Canada.

Ciò che ha portato ai rinvii dell’introduzione dell’Etias sono state le difficoltà del sistema di ingresso-uscita Ees, che deve essere operativo prima che Etias possa essere implementato.

L’Ees serve alla registrazione elettronica dell’ingresso e dell’uscita di cittadini di Paesi terzi nonché al calcolo automatico della durata del soggiorno nello spazio Schengen. Un sistema che sostituisce le attuali procedure manuali, che rendevano difficoltoso l’individuazione con della immigrazione irregolare.

(Leggi in inglese le differenze chiave tra Ees ed Etias)

La Commissione Europea deve ancora confermare ufficialmente quest’ultimo ritardo nell’implementazione del regime Etias.

Per richiedere l’Etias le tariffa è di 7 euro

Una volta entrato in vigore, i visitatori provenienti da paesi terzi che attualmente hanno lo status di esenzione dal visto dovranno richiedere un Etias per visitare uno qualsiasi dei 26 paesi della zona Schengen.

I richiedenti tra i 18 e i 70 anni pagheranno una tariffa di 7 euro attraverso un sito web o un’app ufficiale. Una volta concesso, ciascun Etias sarà valido per 3 anni o fino alla data di scadenza del documento di viaggio.

Nel frattempo, il Regno Unito sta portando avanti la propria versione dell’Etias, nota come autorizzazione elettronica di viaggio (Eta). Questa inizierà ad essere implementata a partire dalle prossime settimane inizialmente ai visitatori provenienti dal Qatar.

Scopri di più sull’Etias sul sito Schengenvisainfo.com)

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