I tempi di consegna delle auto nuove stanno diventando uno dei problemi più difficili da risolvere per costruttori e utenti. Anche perché ormai le vetture non sono più dei semplici mezzi di trasporto ma sono dei veicoli costruiti attorno a un microchip. Ossia a uno degli “oggetti” più richiesti e più introvabili di questi primi anni ’20.
Ma non è solo la carenza di questi piccoli componenti a ritardare i tempi di consegna delle auto nuove: ci sono altri fattori che, sommati tra loro, allungano i tempi necessari per poter guidare il veicolo ordinato.
Andando con ordine: i microchip. A bordo di ogni vettura moderna, salgono centinaia di questi piccolissimi prodotti frutto di anni di ricerca. Sono dispositivi per la comunicazione wireless, che permettono il funzionamento dei software delle auto. Quindi dagli Adas, ai sistemi di infotainment fino al controllo della marcia del veicolo. Un valore altissimo rispetto al prezzo di vendita: circa il 40%.
La carenza dei microchip ha de facto interrotto o fortemente rallentato la produzione di auto nelle fabbriche di tutto il mondo. La domanda sorge spontanea: perché queste microcomponenti sono difficili da trovare? Primo: l’emergenza Covid ha fermato molte fabbriche. Secondo: una volta ripresa la produzione, le aziende hanno preferito venderli a società di produzione di elettronica di consumo. Pronti a pagarli di più.
Per questo i tempi di consegna delle auto nuove si sono allungati e, in base a quanto dicono gli addetti ai lavori, il problema si verificherà anche nel 2023.
Se per entrare in possesso della propria Fiat Panda possono occorere circa 3 mesi, il discorso si fa più complicato per auto “premium” o per veicoli commerciali. In tal caso, possono passare anche 12 mesi dall’ordine in concessionaria alla consegna delle chiavi.
Tempi di consegna delle auto nuove, la guerra in Ucraina ferma la produzione
Ritornando ai motivi che provocano i ritardi dei tempi di consegna delle auto nuove ce n’è un altro che, si spera, sia temporaneo: la guerra tra Russia e Ucraina. Diversi costruttori auto di Asia ed Europa avevano dislocato la produzione di alcune componenti nei due paesi belligeranti.
Dai fanali ai pneumatici, dai motori alle vetture vere e proprie dato che gruppi come Renault, Stellantis, Mercedes, Bmw, Toyota, Kia e Hyundai – per citare le principali – avevano aperto stabilimenti in Russia. Che nel frattempo hanno cessato o fortemente limitato la produzione.
C’è poi un terzo fattore legato al ritardo nella consegna delle auto: la logistica. Ossia tutto quel complesso di attività che – via treno, bisarca o nave – movimentano i prodotti finiti o semifiniti dallo stabilimento al rivenditore.
In primavera, per esempio, il blocco del porto di Shanghai aveva messo in ginocchio i rifornimenti di materie prime o di veicoli pronti da consegnare. La colpa era di una recrudescenza del Covid, che aveva portato le autorità cinesi a bloccare (quasi) ogni contatto con l’estero. E l’import export ne aveva risentito.
Il nodo della logistica e del trasporto auto

A proposito di movimentazione mezzi, l’Associazione europea della logistica automotive (Ecg) per tutto il 2022 ha lanciato un grido di allarme: mancano i trasporti per spostare le vetture. Basti pensare che un paio di settimane fa, al porto di Bremerhaven, in Germania, migliaia di auto erano ferme perché mancavano navi idonee per trasferirle all’estero. Senza contare che mancavano autisti di bisarche per trasferire queste vetture fino alla destinazione finale.
Addirittura mancavano e mancano autisti specializzati, per caricarle sulle navi e le linee ferroviarie sono intasate. A fine inverno, nel marzo 2023 permane la carenza di bisarche e autotrasportatori, spesso di provenienza ucraina, bloccati dal conflitto. Ancora più lunghi del normale, i tempi di consegna per nuove auto e certi ricambi, in Italia.
Il risultato? Mentre nei vari paesi ci sono automobilisti che attendono la propria vettura, migliaia e migliaia di auto sono ferme nei piazzali di molti porti europei.
Anche le società di noleggio – a breve e a lungo termine – talvolta si trovano in difficoltà nel reperire gli ultimi modelli richiesti dai clienti.
tutto comprensibile ma sto aspettando consegna di un audi ordinata ad agosto 2021 e a oggi ancora non so quando la consegneranno. mi sembra un po troppo non credete?
Mercedes classe C berlina , ordinata a giugno 2022 , nessuna notizia , ma L acconto L hanno preso peró .
Ordinato una serie 4 Grancoupè full optional a Giugno 2022, dovevano consegnarmerla domani, fine marzo, rimandata a maggio e si rischia un ulteriore ritardo…. secondo me ci marciano anche
Tiguan ordinata 2 anni fa, ho chiamato centro servizi wolsvagen e mi hanno risposto che non hanno ancora la data di produzione….
Honda HRV ordinata a Maggio 2022…la sto ancora aspettando…prima Marzo 2023 e ai primi di Marzo mi hanno detto Giugno 2023….