Invisible Pay

HRS lancia invisible Pay, pagamenti più semplici nei viaggi d’affari

Hrs introduce Invisible Pay per trasformare il processo di pagamento aziendale degli hotel. “Questa piattaforma ha il potenziale per aumentare l’hotel compliance del 30%”, si legge in una nota.

Invisible Pay è pensato per soddisfare le esigenze dei dipartimenti di contabilità aziendale sia delle aziende sia delle strutture ricettive. Accelera i pagamenti e assicura la disponibilità di dati finanziari, grazie ad un’accettazione del 98%.

Il nuovo strumento di Hrs si propone di risolvere le criticità tipiche del business travel. Ovvero alti livelli di spesa al di fuori della policy e insufficiente utilizzo di hotel inclusi nei programmi aziendali.

“Considerato che negli ultimi anni abbiamo lavorato con soluzioni di pagamento alberghiere integrate in tutto il mondo, le metriche sulla conformità dei programmi sono chiare – dichiara il Ceo di Hrs, Tobias Ragge -. Quando i nostri clienti utilizzano le soluzioni di pagamento, riscontriamo un aumento della conformità con gli hotel program in media del 23%. I risparmi ricavati, sia relativi alla tariffa della camera, sia alla migliore elaborazione delle spese, conducono sempre più i chief financial officer in tutto il mondo ad implementare le soluzioni ed a massimizzare i risparmi incrementali”.

Hrs Lancia Invisible Pay, beneficio per tutte le parti

“Due aspetti che i viaggiatori infatti detestano sono le complicazioni in fase di pagamento alla reception e quelle relative alla rendicontazione delle spese”, spiega una nota. Invisible Pay sfrutta la piattaforma di hotel management proprietaria di Hrs per eliminare queste inefficienze “con soluzioni a beneficio di viaggiatori, aziende e hotel partner”.

Quest’anno i viaggiatori d’affari hanno utilizzato le soluzioni di pagamento automatizzate di Hrs in oltre 150 paesi. Il valore totale delle transazioni ha superato il miliardo di dollari. Sono diffuse anche in un mercato con regole di pagamento complesse come quello cinese, da aziende leader alla stregua di Alibaba e Huawei.

Lo studio GBTA pubblicato lo scorso luglio illustra come i viaggiatori d’affari desiderino processi di pagamento più semplici e fluidi. Infatti, l’88% dei business traveller intervistati sostiene che se la propria azienda offrisse un pagamento centralizzato con l’hotel, prenoterebbe quella struttura rispetto ad un’altra che non offre questo metodo.

Le tre audience ideali di invisible Pay

  • l’ufficio contabilità: durante i pilot iniziali, il tempo di elaborazione è passato da sette minuti ad un minuto – una riduzione dell’85%. L’accuratezza delle fattura è aumentata dal 79 al 98,8%;
  • il reparto acquisti: protocolli uniformi e migliori connessioni alberghiere riducono le prenotazioni non autorizzate e migliorano la qualità dei dati. Come detto, l’utilizzo degli hotel presenti nei programmi aziendali può aumentare fino al 30%.
  • i viaggiatori d’affari: l’accettazione garantita alla reception velocizza il check-in, mentre i pagamenti automatizzati eliminano le file al check-out. La rendicontazione delle spese è ampiamente automatizzata attraverso la digitalizzazione dei dati dettagliati della ricevuta. Quest’ultima viene caricata nel sistema di spese aziendali, facendo risparmiare ai dipendenti una media di 12 minuti per nota spese.

Approfondisci sulla citata ricerca dell’associazione più importante del settore BT a questo link.

La società tratterà di Invisible Pay alla Gbta Europe Conference a Monaco il 19-21 novembre di cui Mission è media partner, così come al Hrs Corporate Lodging Forum a Parigi il 28 novembre.

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