Dopo un periodo di relativa tranquillità, la carenza di microchip nel settore auto ritorna a farsi sentire. A lanciare l’allarme è l‘Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (Acea), sempre più preoccupata per l’imminente interruzione della produzione automobilistica europea.
Tutto ciò, come detto, a causa del blocco della fornitura di microchip che sono fondamentali per la costruzione di veicoli.
La situazione diventa ogni giorno più critica per la produzione automobilistica globale. La conseguente carenza di fornitura del tipo di chip utilizzati nelle centraline dei sistemi elettrici dei veicoli, in tutto il mondo sta colpendo duramente i costruttori.
Tra le cause c’è un’aspra controversia politica tra Olanda e Cina, con gli Stati Uniti dalla parte della prima. Una situazione che resta irrisolta e che richiede una breve spiegazione.
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Carenza di microchip per auto, la vicenda Nexperia
Tutto ruota attorno a Nexperia, azienda con sede nei Paesi Bassi ma di proprietà della cinese Wingtech Technology che produce chip per il settore auto. Ossia componenti fondamentali per il funzionamento delle vetture stesse. Il governo di Amsterdam ha deciso di prendere il controllo dell’azienda con l’obiettivo di estromettere i manager del Dragone dal controllo di elemento sensibili come i microchip.
La conseguenza è stata imemdiata e prevedibile: la Cina ha interrotto la spedizione nei Paesi Bassi dei preziosi microchip. Dal canto suo, il paese dei tulipani a inizio ottobre ha fermato l’invio in Oriente di altri preziosi componenti (i “wafer”) fondamentali per i chip stessi
Il risultato è che l‘industria sta attualmente esaurendo le scorte di riserva, che stanno rapidamente diminuendo. Ci vorranno molti mesi per creare la capacità aggiuntiva necessaria a soddisfare la carenza di fornitura. La settimana scorsa, le parti hanno trovato un accordo e – per il momento – è ripresa la produzione e l’invio dei microchip negli stabilimenti.
Con grande soddisfazione del direttore generale Acea, Sigrid de Vries, e dei consumatori.
Produzione auto a rilento, i motivi
Mentre la carenza dei microchip per il settore auto non è del tutto risolta, i top manager dirigenti dei principali costruttori sono al lavoro per individuare fonti alternative. Tali fornitori, però, impiegheranno diversi mesi per soddisfare in toto la domanda.
C’è poi chi ritiene che senza la piena ripresa delle consegne di wafer dall’Europa, le scorte in Cina potrebbero esaurirsi entro metà dicembre.
Il caso Nexperia ha comunque portato alla luce quanto l’Europa dipenda terribilmente dalla Cina per i microchip. Questo soprattutto a causa di materie prime che si trovano solo in Asia.
Questa crisi potrebbe diminire la produzione di auto portando a un aumento dei prezzi, già oggi piuttosto elevati. Tuttavia, si prevede che i produttori cinesi di chip nel complesso accelereranno l’espansione della capacità produttiva.















