Accise sui carburanti 2025

Accise sui carburanti 2025: novità su benzina e diesel

Con una legge entrata in vigore a metà maggio, il Governo ha rimodulato le accise su benzina e gasolio diminuento le prime e aumentando le seconde. I prezzi alla pompa, per ora, sono scesi

L’aumento sulle accise sui carburanti 2025 è entrato in vigore a metà maggio. Che cosa è cambiato nell’ultimo mese? Quali variazioni nei prezzi alla pompa per chi guida un’auto a gasolio o un’auto a benzina?

Prima di tutto bisogna ricordare che la misura punta a trovare i 500 milioni di euro in 3 anni per finanziare il rinnovo del contratto dei 110.000 dipendenti del trasporto pubblico locale.

L’aumento si tradurrà in un incremento del prezzo del gasolio, contenuto in un decreto legge ad hoc, e in una potenziale calo di quello della benzina.

La misura che il governo metterà in campo prevede aumenti minimi. Anzi: cambiamenti minimi. Vale a dire un centesimo in più ogni anno per il Diesel e un centesimo in meno (sempre ogni anno) per la benzina. Tutto ciò da qui al 2030, con l’obiettivo di arrivare allo stesso prelievo fiscale su benzina e diesel oggi, rispettivamente, a 1,75 e a 0,61 centesimi al litro.

L’Esecutivo segue le direttive di Bruxelles, che vuole slegare dalla quantità venduta le accise sui carburanti 2025 e di attaccarla al concetto di impatto ambientale.

Numeri alla mano, nel periodo gennaio-novembre 2024 la vendita di gasolio ha toccato i 21,632 milioni di tonnellate mentre quella di benzina i 7,893 milioni di tonnellate. Tradotto: 21,6 miliardi e 7,8 miliardi di litri. Il gasolio porterebbe a nelle casse del Fisco 216 milioni di euro in più mentre dalla benzina arriverebbero 78 milioni in meno.

Lo scopo del decreto del Governo – e dell’Unione Europea – quello di tagliare il leggero vantaggio fiscale che il gasolio ha sulla benzina, ad oggi di 4 punti percentuali che valgono circa 3,5 miliardi di euro.

[Approfondisci sulle spese di carburante per le flotte]

Accise sui carburanti

Prezzi medi carburanti, i dati del ministero dell’Ambiente

Nelle tabelle qui sotto si vede l’effettiva variazione dei prezzi medi dei vari carburanti nel giro di 5 mesi. Le statistiche sono pubblicate sulla pagina del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Si evince subito che rispetto a gennaio scorso:

  • il prezzo medio della benzina è calato
  • quello medio del gasolio è calato
  • il prezzo medio del GPL ha avuto una diminuzione
  • il prezzo medio del metano è leggermente aumentato (di soli 4 millesimi)
  • anche il prezzo del Gnl ha visto una diminuzione

Per verificare i prezzi medi, regione per regione, conviene consultare la pagina del ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Una nota di Federconsumatori datata 20 maggio afferma che a 5 giorni dall’entrata in vigore della norma sulla variazione delle accise sui carburanti i prezzi siano aumentati.

«Abbiamo aspettato qualche giorno per monitorare l’andamento dei prezzi dei carburanti alla luce dell’abbassamento dell’accisa sulla benzina, illudendoci che le mancate diminuzioni di prezzo fossero dovute a qualche ritardo nell’adeguamento dei listini. A fronte dell’aumento immediato del prezzo del diesel, infatti, il prezzo della benzina non solo non ha registrato alcun calo, ma è addirittura aumentato. Nel dettaglio, il prezzo sarebbe dovuto scendere di circa 2 centesimi al litro (per effetto del calo dell’accisa e dell’IVA su essa applicata), invece è aumentato di 1 centesimo».

Accise sui carburanti

Accise sui carburanti 2025, i controlli

Ci sono 4 paesi dove le accise sui carburanti – che non necessariamente sono proporzionali ai prezzi alla pompa di benzina e gasolio – sono più alti che in Italia.

Sono Paesi Bassi, Danimarca, Germania e Grecia. Per il gasolio, invece, l’Italia è in terza posizione.

Nelle scorse settimane (e anche in questi giorni) la Guardia di Finanza sta effettuando controlli a tappeto per controllare il rispetto della norma. Una nota di questa forza di polizia indica che in tutta Italia stanno operando 660 reparti operativi per questa attività.

Da notare che, allo stato attuale, nella classifica dei paesi dove i carburanti sono più cari l’Italia è al sesto posto nella UE per quanto riguarda il gasolio. Considerando la benzina, la Penisola è al settimo posto.

Considerando i listini al netto delle tasse, l’Italia scende al 17° posto in Europa per il prezzo della benzina e al 22° per il gasolio.

Nel mese di maggio, il peso percentuale delle tasse sul prezzo alla pompa della benzina è stato del 60,4%. Per il gasolio, tale percentuale scende al 57,4%.

Quante e quali sono le accise sui carburanti?

Queste le 16 voci che fanno parte dell’elenco delle accise sulla benzina e gasolio ripristinate nel 2024. Dal 2023 infatti, il governo ha deciso di non rifinanziare lo sconto, introdotto dal governo Draghi.

  • Finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936.
  • Finanziamento della crisi di Suez del 1956.
  • Ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963.
  • Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966.
  • Per la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968.
  • Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976.
  • Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980.
  • finanziamento della missione in Bosnia del 1996.
  • Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
  • Acquisto di autobus ecologici nel 2005.
  • Per far fronte al terremoto dell’Aquila del 2009.
  • Finanziamento alla cultura nel 2011.
  • Per far fronte all’arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011.
  • Per far fronte all’alluvione che ha colpito Liguria e Toscana nel 2011.
  • Ricostruzione dopo il terremoto in Emilia del 2012.
  • Per il decreto “Salva Italia” del 2011.

15 comments

Ma noi del veneto all’ora ci siamo già pagato di tasca nostra la ricostruzione del Polesine del 1951 visto che nel elenco non si trova più

Caro amico Alfredo, se passi una mano nella tua memoria, riuscirai a sentire anche il bravo Matteo Renzi che qualche giono prima di venir eletto presidente del consiglio dei ministri, in una intervista alla TV, diceva le seguenti parole:” Ma che,le accise??? vanno tolte immediatamente, specialmente quella sulla guerra d’Etiopia. Se dovessi venir eletto io, subito via tutte”. infatti il bravo Renzi le ha lasciate per non offendere i suoi colleghi che le volevano.

Quindi andiamo avanti così? Ehh ma anche L’altro l’aveva detto… ma a me non sembra che Renzie avesse fatto compagna proprio sulle accise mentre Meloni e Salvini mi sembra proprio di sì e comunque ora ci sono loro e perché non le tolgono? Ahh forse perché hanno fatto compagna su cose che sapevano che toccavano alla pancia degli elettori e che sapevano che non avrebbero mantenuto? Come sempre dalla Meloni le continue offese nei confronti di Biden e ora abbraccetto con Biden? E battere i pugni in Europa? A me non sembra che sti battendo i pugni… e i porti chiusi? A me non sembra che li abbia chiusi.

Cari amici Italiani, le accise della guerra d’Etiopia del 1935/36 se le stanno intascando i nostri parlamentari, di destra, centro e sinistra, a prescindere dal colore del partito…quindi non sperate che venga tolte, altrimenti farebbero la fame. Idem per tutte le altre accise.

Purtroppo i governanti sono esseri quasi umani, Nel senso che se fossero umani agirebbero onestamente come tutti, o quasi, noi. Vedi quello che sta succedendo al parlamento europeo… D’altronde se a loro mancano i quattrini non riescono ad andare avanti. Mentre noi, povera gente, abbiamo un cervello più completo del loro, e riusciamo a trovare il modo di sopravvivere in qualsiasi situazione.. Ricordate che ci sono que cose che vanno avanti senza muovere un dito per lavorare: laPOLITICA e la RELIGIONE.

BEH MA QUESTI POLITICI POTREBBERO ANCHE CAMPARE CON UN PO MENO SOLDINI TANTO LA FAME NON LA FANNO DI SICURO E ABBASSARE ALMENO DELLA META’ QUESTE ACCISE ANDREBBERO TOLTE LO SO MA CHISSA’ FORSE PRETENDIAMO TROPPO VISTO CHE NON LE TOLGONO A ALMENO LE DIMEZZINO E FACCIANO RESPIRARE UN PO ANCHE NOI

Lascia un commento

*