Modifiche al codice della strada

Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo codice della strada 2023

 Sanzioni più severe per la guida in stato di ebbrezza

L’atteso disegno di legge da vedere nel 2023, sulle modifiche al Codice della Strada e alla sicurezza stradale è stato  approvato  durante il Consiglio dei Ministri che si è riunito il 27 giugno. Le proposte avanzate dal Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, coprono una vasta gamma di argomenti, dalle multe alle norme per i neopatentati. Vediamo insieme quali saranno i cambiamenti più significativi.

Codice Strada 2023, Guida in stato di alterazione

Il disegno di legge prevede un rafforzamento delle misure per contrastare la guida sotto l’effetto di alcol e droghe. Sarà introdotto un divieto assoluto di consumo di alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici, con una durata che varia da due a tre anni a seconda del reato commesso. Inoltre, sarà obbligatoria l’installazione di un sistema chiamato alcolock, collegato al motore del veicolo, che impedirà l’avvio se il conducente ha un tasso alcolemico superiore allo zero. Chiunque venga sorpreso a guidare dopo aver assunto droghe, anche senza essere in uno stato di alterazione psico-fisica, subirà il ritiro della patente e non potrà ottenerla nuovamente prima di tre anni.

Patente e neopatentati

Attualmente, i neopatentati non possono guidare veicoli con un rapporto fra potenza e tara superiore a 55 kW/t e con una potenza massima di 70 kW (95 CV), mentre per le auto elettriche o ibride plug-in il limite sale a 65 kW/t. Con le modifiche proposte da Salvini, questi limiti si applicheranno per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni. Inoltre, i minori di età sorpresi a guidare senza patente e sotto l’effetto di droghe non potranno conseguire la patente prima dei 24 anni. Come incentivo, i giovani potranno guadagnare due punti nel punteggio patente se frequentano corsi extracurriculari sulla sicurezza stradale organizzati dalle scuole secondarie.

Telefono alla guida

Finalmente, dopo lunghe attese, ci saranno nuove norme riguardo all’uso dello smartphone durante la guida. Il nuovo Codice della Strada prevede la sospensione della patente per un periodo che va da un minimo di 7 a un massimo di 20 giorni (la durata dipenderà dal saldo dei punti). Nel caso di incidenti causati dall’uso del telefono, la sospensione sarà raddoppiata.

Limiti di velocità

Superare i limiti di velocità, guidare contromano, non rispettare la precedenza, guidare senza cintura di sicurezza, seggiolini per bambini o dispositivi anti-abbandono comporterà la sospensione della patente con una decurtazione dei punti. La sospensione sarà di 7 giorni se si possiedono tra 10 e 19 punti, e di 15 giorni se si possiedono da 1 a 9 punti. Come per l’uso del telefono alla guida, la durata della sospensione sarà raddoppiata in caso di incidente.

Codice Strada 2023, Autovelox

Il disegno di legge mira a risolvere il problema dei dispositivi autovelox non omologati, che richiedono una costante manutenzione per mantenere gli standard prestazionali. Con il nuovo Codice della Strada, le regole cambieranno per garantire l’omologazione uniforme dei dispositivi e porre fine all’installazione di autovelox a scopo puramente di cassa.

Monopattini

Il decreto interessa anche i monopattini, introducendo l’obbligo di indossare un casco e di dotarsi di targa e assicurazione. I veicoli in condivisione avranno un sistema di geofencing che ne impedirà l’utilizzo al di fuori delle aree consentite. Si prevedono anche azioni di tutela per i ciclisti, stabilendo che durante i sorpassi si debba mantenere una distanza di almeno 1,5 metri.

Cosa cambia in città con il nuovo codice della strada

Il nuovo Codice della Strada prevede  sanzioni più severe per la sosta selvaggia di veicoli, monopattini e e soprattutto per la guida contromano. Le nuove disposizioni mirano inoltre a rivedere le norme per le zone a traffico limitato, richiedendo un uso basato sul buon senso e una maggiore chiarezza riguardo all’utilizzo e alla manutenzione.

 I tempi di approvazione

Quanto alla tempistica, il disegno di legge sarà ora discusso in Parlamento. Secondo le stime del ministro Salvini, potrebbe diventare legge entro ottobre e quindi entrare in vigore entro la fine del 2023. L’obiettivo del ministero è quello di coordinare le diverse disposizioni esistenti e disporre di strumenti che consentano un’adeguata risposta alle evoluzioni tecnologiche o alle normative europee.

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