immatricolazioni auto stabili

Acea, immatricolazioni auto stabili in Europa nel 2018

Dopo una prima parte dell’anno in crescita in Europa, gli ultimi quattro mesi del 2018 per le immatricolazioni auto sono state a segno meno, con dicembre in calo dell’8,4%, rendendo il mercato continentale stabile anno su anno secondo i dati Acea. Oltre alla difficile situazione economica mondiale ed europea, l’European Automobile Manufacturers’ Association sottolinea che questo repentino calo è dovuto anche all’introduzione dei test WLTP (vedili qui) a settembre. Ad eccezione dell’Italia, che secondo i dati Acea, ha chiuso settembre a più 2% (a più 1,97% per la precisione secondo i dati Dataforce, leggi qui), tutti gli altri principali mercati dell’UE hanno visto la domanda di auto nuove in contrazione nell’ultimo mese dell’anno, con la Spagna a meno 3,5%, il Regno Unito a meno 5,5%, la Germania a meno 6,7% e la Francia a meno 14,5%.

Acea, immatricolazioni auto stabili in Europa nel 2018, con un piccolo segno più per il quinto anno consecutivo

A causa del calo della domanda nell’ultimo quadrimestre del 2018, la crescita annua delle immatricolazioni auto sono state stabili in Europa nel 2018, con un più 0,1%, un segno più molto modesto, ma segna comunque il quinto anno consecutivo di crescita, con quasi 15,2 milioni di auto immatricolate in tutta l’Unione Europea. La domanda è stata trainata soprattutto dai paesi dell’Europa centrale, dove le immatricolazioni di auto nuove sono cresciute dell’8% nel 2018. I risultati sono stati diversi tra i cinque principali mercati dell’Unione Europea, con Spagna, a più 7%, e Francia, a più 3% in crescita, in leggera flessione in Germania, a meno 0,2%, e in contrazione in Italia, a meno 3,1%, e Regno Unito, a meno 6,8%.

A dicembre tra le Case tanti i segni meno per le immatricolazioni auto, a parte Citroen, a più 3% (ma non il gruppo PSA in calo a meno 5,8%), il boom di Jeep, a più 37%, e Lancia/Chrysler, a più 38,3%, ma con il gruppo a meno 2,1%, Mercedes a più 11,5%, ma con Smart in calo, così che il gruppo Daimler chiude il mese a “solo” più 8,9%, e Jaguar a più 34,6%, ma che con il calo di Land Rover fa chiudere il gruppo a più 6,4%.

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