flotte mercato auto 2025

Le flotte salvano ancora un volta il mercato auto italiano 2025

Con una giornata lavorativa in più rispetto all’anno scorso (22 contro 21), il mese di settembre ha finalmente fatto segnare un incremento del 4% tra le Passenger Cars e un’avanzata decisamente più consistente in ambito Light Commercial Vehicles (+19%).

Per le Passenger Cars la nota negativa è la persistente difficoltà del canale più importante, quello dei privati, che ancora una volta ha accusato una flessione significativa: -9%. Nel solo mese di settembre mancano all’appello oltre 7.000 targhe, mentre da gennaio a settembre il disavanzo è di 70.000 unità, per un saldo negativo di oltre 10 punti percentuali.

Chi sale e chi scende: le flotte incidono sempre

Il dato positivo di settembre è quindi dovuto ad altri canali: precisamente al noleggio a lungo termine, che è cresciuto del 33%, al breve termine (+53%) e anche grazie al canale delle auto-immatricolazioni (+31%), che ha dato un contributo determinante a sollevare le sorti di un mercato dell’auto in chiara difficoltà.

Al di là dei numeri, che evidenziano una flessione da inizio anno di circa 3 punti (sono 35.000 immatricolazioni in meno rispetto ai primi 9 mesi del 2024), la situazione non è affatto rosea, con l’unica nota positiva dei due canali del noleggio, che continuano a performare su buoni livelli (+13% il NLT, +9% il NBT).

A ottobre ripartiranno gli incentivi all’acquisto, non appena la piattaforma di registrazione sarà online per i richiedenti gli eco-bonus. Sono legati alla rottamazione e destinati unicamente alle BEV e, ovviamente, non riusciranno a tirare fuori dalle secche il mercato italiano dell’auto, poiché i fondi messi a disposizione del Governo equivalgono grossomodo a 40.000 immatricolazioni da qui a giugno prossimo.

Numeri mercato auto e Lcv Italia 2055 aggiornati a ottobre

Nel mese di settembre sono state targate 127.000 automobili, rispetto alle 122.000 dello stesso mese dell’anno scorso. Il comparto dei Light Commercial Vehicles, invece, ha prodotto un volume di nuove immatricolazioni di oltre 16.000 unità.

Tra le Passenger Cars, come detto poc’anzi, il canale dei privati denuncia una flessione pesante (-9%), che porta la market share mensile di questo canale al 56,3%, oltre 8 punti in meno del settembre 2024. Nel cumulato annuo la flessione della quota di mercato dei privati è di 4,3 punti.

Le immatricolazioni dirette delle aziende nel mese che ha chiuso il terzo trimestre si sono rivelate di pari livello all’anno scorso (+1%, ossia appena 58 targhe in più), mentre il noleggio a lungo termine ha immatricolato quasi 29.000 automobili, con un incremento di oltre 7.000 unità.

Nel 2025 il NLT ha targato più di 272.000 vetture, 31.000 in aggiunta rispetto al periodo gennaio-settembre 2024. Il breve termine si conferma anch’esso in positivo, anche se ovviamente su volumi meno significativi: 2.200 targhe a settembre (quasi 800 in più) e 78.500 in 9 mesi (6.600 in più). Complessivamente i canali del rent rappresentano quest’anno una quota di mercato del 30%.

Le auto-immatricolazioni delle concessionarie e delle Case auto, in forte ripresa a settembre, nel cumulato si mantengono in negativo di circa 2 punti, con un volume complessivo di targhe pari a circa 137.000 unità (la flessione è attorno alle 3.000 immatricolazioni).

Quota di mercato Toyota

Motorizzazioni, cala il diesel

A livello di alimentazioni, nel mese di settembre tutte le tipologie danno segnali di crescita, tranne il diesel (-23,2%) e l’ibrido full (-4,5%). A crescere con maggiore vigore è il plug-in hybrid (+158%). Bene le motorizzazioni a benzina (+6,2%, ma soltanto grazie alle mild hybrid, +20,3%), modesta la crescita delle auto elettriche (+11,7%, pari ad appena 758 unità in più), che si attestano a settembre al 5,7% di quota, mentre nel cumulato 2025 raggiungono il 5,2%). Stabili le immatricolazioni di auto a gas (ovviamente solo a gpl) che rappresentano una market share del 9% sul totale.

LCV

Sul versante degli LCV, il settembre estremamente soddisfacente attenua ulteriormente il dato cumulativo negativo dei primi 9 mesi, che ora indica un calo di 6,4 punti, con una flessione delle immatricolazioni di oltre 9.000 unità. A finire in rosso nel nono mese dell’anno il canale dei “privati” (ovvero ditte, artigiani e professionisti): -5,8%. In crescita le immatricolazioni aziendali delle imprese che acquistano direttamente (+5,8%). Negativo il risultato del noleggio a breve termine (-30,2%), mentre il lungo termine non solo si dimostra il canale che sostiene il mercato dei veicoli commerciali, ma a settembre diventa il leader di mercato con una quota del 45%, sopravanzando di oltre 10 punti il canale delle società. A settembre il NLT fa segnare un incremento del 61%.

Sul fronte dell’aggiornamento ecologico, il calo del diesel che aveva caratterizzato alcuni degli scorsi mesi, a settembre non c’è stato. Anzi, le immatricolazioni di mezzi commerciali a gasolio sono cresciute di quasi 11 punti. Nel cumulato annuo, però, la flessione è di pari entità: -11%, pur conservando una quota complessiva di mercato superiore all’82%.

Se tutte le altre tipologie aumentano gradualmente la loro quota, che complessivamente rimane comunque di assoluta minoranza, va segnalata l’importante avanzata delle immatricolazioni di veicoli elettrici: a settembre triplicate fino a sfiorare le 1.000 unità. La market share dei BEV è del 5,8%, ormai molto vicina al 6,7% dei veicoli da lavoro a benzina (mild hybrid compresi).

Debiti CO2 delle Case auto

Riguardo ai debiti CO2 maturati sulla base delle effettive immatricolazioni per canale, per tipologia di alimentazione e per marca, gli OEM del mercato Italia (Passenger Cars) hanno già accumulato, giunti ormai ai tre quarti dell’anno 2025, sanzioni nei confronti dell’UE per quasi 2,4 miliardi di euro, mentre il livello medio delle emissioni di CO2 scende a 115 g/km, a fronte di un ancora lontanissimo target medio di 93,6 g/km.

Il mercato dei veicoli commerciali leggeri, invece, ha già maturato 344 milioni di euro di sanzioni da gennaio a settembre, con un livello medio di emissioni di 181 g/km, pari a quasi 30 grammi in più rispetto al target che per quest’anno è di 153,9.

Commenti al mercato

“Settembre sembra voglia smentire OEM e analisti che non credono che il mercato italiano quest’anno arriverà al milione e mezzo di autovetture”, commenta Francesco Farris, Project & Business Manager di Dataforce Italia. “Però i privati non acquistano più e negli ultimi 3 giorni di settembre i canali del noleggio e delle autoimmatricolazioni tutti insieme hanno segnato quasi 27.500 immatricolazioni, un record rispetto a tutte le chiusure di settembre dall’anno del covid. Insomma, troppa tattica e poco mercato”.

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