mercato auto italia 2025

Mercato auto ottobre 2025, Piatto ma con bonus esauriti e Phev in gran salita

Bene Fiat, Toyota e Audi

Il mercato automobilistico italiano a ottobre 2025 ha registrato una leggera flessione: -0,55% rispetto allo stesso mese del 2024, con circa 126.473 nuove immatricolazioni.

La riattivazione degli incentivi per le auto BEV ha sollecitato molte prenotazioni, esaurite in un solo giorno, ma questo non si è tradotto in un aumento significativo delle immatricolazioni reali a causa delle tempistiche burocratiche. Nonostante il numero di giorni lavorativi sia stato uguale a quello dello scorso anno, il mercato non ha mostrato segnali di ripresa e ha mancato l’obiettivo per circa 700 unità.

Segmenti di mercato auto Italia 2025e canali

Il mercato dei Light Commercial Vehicles (LCV) è cresciuto del 5,3% a ottobre, attenuando il calo cumulato dei primi 10 mesi che rimane però intorno al -5,2%.

Tra le Passenger Cars, il canale privati, il più importante per volume, ha subito un calo consistente del 12%, con quasi 10.000 targhe perse solo a ottobre e un deficit superiore a 80.000 unità nei primi 10 mesi del 2025 (-10% su base annua). Invece, i canali del noleggio hanno segnato una forte crescita: noleggio a lungo termine (NLT) +16%, noleggio a breve termine +22,5%, e soprattutto le auto-immatricolazioni a +39%, che continuano a sostenere artificialmente il mercato.

Alimentazioni e emissioni

Le alimentazioni in crescita sono state le plug-in hybrid (+108%), le elettriche (+26%), e le mild hybrid a benzina (+14%), mentre le auto a benzina senza ibridazione e i diesel hanno registrato cali rispettivamente del -16% e -24%. Il diesel rimane dominante nei veicoli commerciali leggeri con l’83,6% di quota, ma con un calo cumulato annuo vicino al 10%. Nei LCV, le immatricolazioni elettriche sono aumentate del 61%, raggiungendo quasi il 5% di quota di mercato.

Sul fronte delle emissioni medie di CO2, le Passenger Cars nel cumulato annuo emettono in media 115 g/km, ben sopra il target UE di 93,6 g/km, comportando per gli OEM sanzioni teoriche pari a 2,7 miliardi di euro. Per i veicoli commerciali leggeri, le emissioni medie sono di 181 g/km, con sanzioni per circa 380 milioni. I canali più virtuosi in termini di emissioni sono il noleggio a lungo termine, con dati più bassi di CO2 ma comunque sanzioni consistenti.

Performance per marca e canale

Tra le principali marche, Fiat ha fatto segnare il miglior aumento a ottobre (+25,66%), seguita da Toyota (+0,78%) e Audi (+1,34%), mentre Volkswagen (-10,52%) e Renault (-14,93%) sono tra le più in difficoltà. Nel segmento LCV, Fiat guida con un +39,47%, seguita da Ford (-1,75%) e Renault (+1,91%).

Il canale privati ha visto Toyota come leader con il 64,9% di market share nei privati, mentre Suzuki domina con il 94,4% di vendite ai privati. Nei noleggi a lungo termine spiccano Cupra, Alfa Romeo e BMW. Le auto-immatricolazioni sono dominate da DR, Opel e BYD, con una quota di mercato del 14%.

Stock e fine periodo

Lo stock totale di auto nuove targate ma non ancora vendute ammonta a circa 102.000 unità (24,8%), in leggero calo mensile. Tra queste, quasi la metà delle plug-in hybrid e delle BEV targate risultano ancora in stock, ma si osserva una progressiva riduzione in entrambi i segmenti.

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