Mobilità sostenibile degli italiani

Mobilità sostenibile degli italiani, sì all’auto ma non elettrica

Una indagine presentata dall’Istituto Piepoli in occasione di Eco Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti mostra che i cittadini sono ancora troppo legati all'auto. Poca fiducia negli EV. Ma tra 10 anni...

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In una scala da 0 a 100, la mobilità sostenibile degli italiani raggiunge un indice di 66. Il dato è il frutto di una indagine presentata dall’Istituto Piepoli nella prima giornata di Eco Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti.

Dallo studio emerge anche che l’auto è il mezzo più utilizzato dagli italiani per gli spostamenti. Tuttavia, 6 cittadini su 10 pensano che nel proprio territorio esistano valide alternative all’auto.

Per quanto riguarda i veicoli elettrici,  i nodi sono gli elevati prezzi di acquisto, la criticità delle tecnologie e delle infrastrutture. A realizzare l’indagine, l’Istituto Piepoli.

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La mobilità degli italiani e il trasporto pubblico

L’indagine sulla mobilità sostenibile degli italiani fornisce dati e trend interessanti sulle abitudini di spostamento e sulla consapevolezza dell’impatto ambientale delle proprie scelte. Oltre che sulla pluralità tecnologica, sull’economia circolare e sull’impatto dell’IA nel mondo della mobilità e dei trasporti.

Come si è raggiunto la cifra di 66 nell’indice della mobilità? È il frutto delle risposte del campione in merito ai comportamenti effettivi e alle abitudini.

Come detto, l’auto ha ancora un ruolo fondamentale per gli spostamenti. Resta il mezzo più utilizzato: il 92% degli italiani la utilizza almeno una volta alla settimana mentre il 65% ritiene che la propria mobilità sia dipendente da questo mezzo di trasporto.

Solo il 19% degli italiani usa frequentemente il trasporto pubblico (ogni giorno e da 3 a 5 volte a settimana). Il 60% degli intervistati pensa che nel proprio territorio esistano valide alternative all’auto, ma con differenze territoriali rilevanti. Questa percezione è maggiormente diffusa nel Nord e nel Centro del Paese, oltre che nei grandi centri.

Infine, solo il 13% della popolazione italiana conosce il concetto di mobility poverty, ovvero la limitata disponibilità di trasporto pubblico e la scarsa accessibilità ai servizi di prossimità, che costringono le persone a rinunciare a opportunità di lavoro, studio, visite mediche e spostamenti per piacere e relazioni.

Mobilità sostenibile degli italiani, il ruolo dei veicoli elettrici

Se da un lato, la crescita di immatricolazioni di auto elettriche non decolla nel nostro Paese, il 10% degli intervistati si dice propenso a valutarne l’acquisto nei prossimi 12 mesi.

Il 59% si dichiara invece “non interessato” a questo genere di prodotto. Le principali barriere all’acquisto? Il prezzo (indicato dal 55% del campione), la scarsa autonomia (43%), la richiesta di troppa energia (19%) e il pericolo di incidente a causa delle batterie (17%).

Persiste nella percezione degli italiani anche la criticità relativa alle infrastrutture di ricarica. Solo il 21% pensa che le colonnine siano sufficienti e facilmente accessibili. La scarsità dell’infrastruttura è più sentita al Centro-Sud e nei piccoli comuni.

Per quanto riguarda le infrastrutture, si ricorda che Enel è il primo operatore di ricarica pubblica in Italia, con oltre 23.500 punti. Negli ultimi tempi sta accelerando lo sviluppo di stazioni Fast e Ultra Fast in aree urbane e lungo le principali direttrici di traffico con l’obiettivo di essere presente in modo capillare in tutte le regioni.

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Mobilità sostenibile degli italiani, limportanza dell’intermodalità

La ricerca registra che l’85% degli italiani pensa che il trasporto merci impatti sull’ambiente e l’80% ritiene che incida sul costo finale dei prodotti.

Alla domanda su quale sia la modalità di trasporto più sostenibile, 7 italiani su 10 rispondono il trasporto intermodale ferroviario (strada+treno). La transizione verso un trasporto merci più sostenibile (elettrico, intermodale, ecc) è ritenuta importante dall’84% dei cittadini. Questa posizione è condivisa anche da Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile.

Il 57% degli italiani utilizza il treno regionale: il 30% lo fa in maniera frequente e il 44% giudica in maniera positiva l’integrazione tra il treno regionale e altri mezzi di trasporto.

Per gli intervistati il trasporto combinato del treno con altri mezzi a basso impatto potrebbe essere incentivato soprattutto grazie a coordinamento degli orari, integrazione dei biglietti e accessibilità delle stazioni.

Guida autonoma e Intelligenza artificiale, le opinioni degli italiani

Un focus del sondaggio riguarda le principali tendenze future della mobilità sostenibile degli italiani. L’85% degli intervistati ha già sentito parlare del concetto di guida autonoma. Evidenzia però perplessità riguardo alla percezione di pericolo per la sicurezza stradale (34%) e al reale interesse ad utilizzarla. Solo 1 italiano su 3 mostra fiducia nei mezzi a guida autonoma.

L’Intelligenza Artificiale? Il 62% degli intervistati la considera un alleato per migliorare la mobilità, soprattutto in termini di pianificazione degli spostamenti e sicurezza. Restano però forti le preoccupazioni su sicurezza personale (51%), privacy (21%) e perdita dei posti di lavoro (41%).

Come incentivare quindi una maggiore sostenibilità dei trasporti? Incentivi economici (36%) e maggiore copertura del trasporto pubblico (32%) sono i principali fattori identificati dai rispondenti.

Solo 1 italiano su 3 reputa infatti sufficienti gli attuali incentivi offerti per le forme di mobilità sostenibile mentre 8 su 10 ritengono fondamentale affidarsi a modalità di trasporto alternative nel futuro. Il 38% degli intervistati confida che tra 10 anni il mezzo di trasporto più utilizzato sarà l’auto elettrica.

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