prescrizione multa stradale

Prescrizione multe stradali: quando non pagare e quando sì

Quando è lecito non pagare una multa, secondo la legge di prescrizione e come nel caso fare il ricorso, per i 90 giorni o 60 mesi passati

Molti sanno che le multe stradali per violazione del Codice, come divieti di sosta o eccesso velocità, devono rispettare dei tempi di notifica, pena la prescrizione della multa stessa.

Di base, la prescrizione delle multe è a cinque anni dall’ultima notifica (ovvero 60 mesi senza poi ricevere avvisi o solleciti pagamento). Ovviamente, ogni sollecito notificato, fa scattare un nuovo conteggio di cinque anni.

Più diretta invece la prescrizione delle multe dopo 90 giorni. Sono i casi in cui se la prima notifica in assoluto, non arriva entro questo termine: insomma la multa non si sa di averla presa, se non dopo tre mesi.

Qui è possibile richiedere l’annullamento della multa segnalata tardi senza attendere anni. Serve contare i termini dalla data di violazione e presentare il caso al giudice di pace.

In pratica, serve sempre fare ricorso, per non pagare multe arrivate o sollecitate tardi, dopo i 90 giorni o i 5 anni, secondo il caso. Nel caso dei 90 giorni, rientrano le violazioni che non sono notificate sul fatto, come gli eccessi di velocità da Autovelox o Tutor.

Multa “elettronica” senza avviso sotto al tergi

In alcune città capita che le multe siano emesse “a distanza”, con strumenti digitali e senza classico avviso sul parabrezza. Si tratta di una possibilità che la nostra legge lascia, da alcuni anni, per casi come l’accertamento di violazione in assenza del trasgressore.

Quindi anche un divieto di sosta o altro, potrebbe portare a una multa che arriva senza averla “trovata” sotto al tergicristallo. In questi casi il verbale dev’essere notificato comunque entro 90 giorni dall’accertamento, pena la nullità.

È ovviamente necessario attendere la notifica del verbale per le riduzioni (es. del 30% sull’importo) pagando entro i noti cinque giorni dalla data di notifica stessa (e non quella del fatto).

In proposito di avvisi su auto e multe, una recente sentenza ha chiarito come lasciare avvisi su auto parcheggiate in divieto (il classico “torno subito” o “sono in negozio” e similari) non renda salvi dalla multa che, anzi, può essere fatta nelle modalità remote come detto sopra e quindi pervenire poi al trasgressore.

Come fare ricorso e non pagare multa in prescrizione

Come fare, per non pagare una multa stradale arrivata troppo tardi? Serve fare appello entro 60 giorni dalla ricezione del verbale, con documenti del soggetto intestatario. Non sono previsti oneri accessori, ma vanno dati tutti i riferimenti della multa, le informazioni personali e occorre anche motivare l’annullamento richiesto.

Se il ricorso non viene accolto dal primo ente coinvolto, è possibile poi rivolgersi al giudice di pace e contestare la decisione. Si può anche presentare la richiesta direttamente al giudice di pace, ma entro 30 giorni dalla notifica, affrontando dei costi, variabili.

Non è possibile contestare invece la multa se già pagata, teoricamente, anche se alcuni casi, dove non ci sono sanzioni penali, possono essere presi in esame per riduzione dell’importo

Multe su auto aziendale o a noleggio

Ovviamente quando i veicoli a noleggio o leasing aziendale pendono delle multe, il pagamento è a carico del conducente. A volte, le aziende di noleggio forniscono il bollettino all’azienda che procederà successivamente al pagamento. Oppure si sottrae la somma del verbale con carta di credito.

In sostanza, quando le multe sono notificate alle aziende di autonoleggio, cambiano le cose: i noleggiatori hanno 60 giorni di tempo, per dare alle autorità i dati del conducente. Scattano quindi dopo, i 90 giorni per mandare la notifica al guidatore responsabile.

Prescrizione multa autovelox

Dopo la notificata di una multa da autovelox, nel rispetto dei 90 giorni dalla violazione, decorrere il termine di prescrizione. Se trascorrono almeno 5 anni, senza solleciti, diffida o cartella esattoriale, allora si verifica la prescrizione. E’ una prassi automatica e se dopo la prescrizione si ricevono richieste, sono di fatto impugnabili.

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