Proroga obbligo assicurazione Rca in aree private

Proroga fino a inizio 2025 per l’entrata in vigore degli obblighi (secondo Direttiva europea 2118 il cui decreto legislativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 dicembre) con cui si impone ai veicoli di ogni genere non circolanti, parcheggiati in aree private, di avere l’assicurazione Rca.

Lo richiede Confcommercio Mobilità con Federmotorizzazione, Assocamp e Federacma, che ha rivolto ai deputati un appello a depositare un emendamento al Dl Milleproroghe in discussione a Montecitorio.

Le disposizioni si applicheranno sul commercio dei veicoli, camper e caravan nonché trattori agricoli, nuovi e usati, che si trovano in attesa di vendita presso le sedi degli operatori commerciali e su tutti quei mezzi che operano all’interno dei cantieri.

“Facciamo appello al Ministero dei Trasporti –dice Simonpaolo Buongiardino, presidente Federmotorizzazione Confcommercio– affinché si apra quanto prima un confronto che possa portare a strumenti assicurativi che non costituiscano un onere eccessivo per i commercianti e, nel frattempo, si tutelino tutte le categorie con una proroga che dia a chiunque la possibilità di mettersi in regola”.

Sempre Buongiardino di recente ha anche parlato della spinta verso l’elettrico non ha finora ottenuto gli effetti previsti. A dicembre 2023 erano presenti alcune migliaia di auto elettriche invendute in stock presso i concessionari. Nel mix di immatricolazioni, solo il 4,2% è rappresentato da vetture Bev e il 2024 prevede stanziamenti che includono 360 milioni residui della precedente incentivazione, avanzati per la mancata richiesta di auto elettriche.

“Siamo fiduciosi che una più attenta valutazione porterà, dopo il rinnovo del Parlamento europeo, ad una visione più aderente alla realtà che all’ideologia – osserva Buongiardino – si sono affacciati sul mercato carburanti come l’idrogeno, i sintetici, ma soprattutto il biocarburante, ottenuto da prodotti vegetali di scarto, che permetteranno di alimentare ed immatricolare anche oltre l’attuale limite i motori endotermici. Si sta realizzando così quello che in gergo viene definito ‘effetto Cuba’, ovvero i tempi di ricambio del parco auto si sono allungati e l’età media è aumentata, a scapito della sicurezza e dell’ambiente”.