Quando l'auto aziendale in giacenza paga col vecchio regime fiscale

Quando l’auto aziendale in giacenza paga col vecchio regime fiscale

Dal 2025, per le auto aziendali concesse in uso promiscuo ai dipendenti, l’Agenzia delle Entrate ha confermato alcune novità fiscali e una stretta in alcuni ambiti.

Per le auto aziendali, la tassazione dei fringe benefit è stata rivista per premiare veicoli meno inquinanti: per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2025 si applicano nuove percentuali di tassazione, calcolate su una percorrenza convenzionale di 15.000 km e secondo le tabelle ACI 2025. Le percentuali sono:

  • 10% per veicoli elettrici,

  • 20% per ibridi plug-in,

  • 50% per benzina, diesel o ibridi non ricaricabili.

Per veicoli immatricolati tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2024, già posseduti dal datore di lavoro e concessi in uso promiscuo nel primo semestre 2025, si può ancora applicare il vecchio regime di tassazione.

Il cado dell’auto aziendale in giacenza

Le Entrate hanno esaminato un caso particolare: autovetture immatricolate da 1 luglio 2020 a 31 dicembre 2024, e già possedute dall’azienda «a quest’ultima data», che vengono concesse in uso promiscuo a dipendenti per la prima volta da 1 gennaio 2025 al 30 giugno 2025. Perché erano a disposizione dell’impresa per usi solo aziendali.

Secondo l’Agenzia si applica ancora il vecchio regime di determinazione del valore dei fringe benefit. Le autovetture devono essere state immatricolate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024 e devono essere «già possedute dal datore di lavoro al 31 dicembre 2024».

L’altro requisito è che siano state concesse in uso promiscuo entro il 30 giugno 2025 e materialmente consegnate tra i 1° gennaio e il 30 giugno 2025.

Questa normativa mira a dare più margini fiscali e incentivare l’uso di auto meno inquinanti nelle aziende, con un quadro normativo più dettagliato e qualche flessibilità transitoria

Lascia un commento

*