Col passare dei mesi hanno fatto la loro entrata sul mercato auto numerosi players cinesi, capaci di ricoprire diverse fasce di qualità e prezzo e di conquistare gradualmente il mercato. Definite da molti “le nuove auto del popolo”, hanno conquistato approvazioni attraverso un design apprezzabile (nella maggior parte dei casi), una meccanica solida e una dotazione di base da far invidia persino ai modelli europei più blasonati, in allestimento full optional. E non dimentichiamo il fattore scatenante di questo successo: il costo.
Una situazione difficile per i brand europei
A parità di dotazione, il prezzo di una vettura cinese risulta decisamente inferiore rispetto a quello di un modello della medesima categoria prodotto da un marchio europeo; questa caratteristica permette ai futuri acquirenti di potersi spingere – con lo stesso budget – anche su un veicolo di segmento superiore.
Inoltre, come se non bastassero i prezzi aggressivi e le ricche dotazioni dei rivali, la gran parte dei brand europei sta registrando un importante calo nelle vendite dovuto alla bassa affidabilità del motore 1.0L e 1.2L Puretech, montato praticamente su 3/4 della gamma. Cinghie che cedono, motori distrutti anche sotto i 100.000 Km e una base di futuri compratori sempre più confusa e intimorita di fronte ad un possibile acquisto.
Renault e la strategia per abbattere la concorrenza
E’ bene ricordare di “non fare di tutta un’erba un fascio” perché – come in questa situazione – una stella brilla in una notte piuttosto cupa e spenta; stiamo parlando di Renault, che in mezzo ai vari brand del vecchio continente costituisce l’ultimo barlume di speranza, merito della grande affidabilità di cui godono le motorizzazioni (ibride ed elettriche), del listino prezzi coerente con il mercato e di un design che non stona mai.
Sebbene la maggioranza dei marchi europei abbia sofferto l’incursione prima e l’egemonia dopo, generata dai vari players cinesi, Renault si definisce pronta accogliere e fronteggiare la concorrenza orientale, convinta delle ottime qualità dei suoi veicoli.
Ad affermarlo è stato il nuovo CEO del Gruppo Renault, François Provost, a capo dell’azienda da fine luglio – in seguito all’addio di Luca De Meo che dopo aver rivoluzionato il settore, ha scelto di dedicarsi alla moda di lusso. Il neo boss del gruppo francese ha detto, nel corso di un’intervista ad Automotive News, che la competitività dei produttori cinesi può essere affrontata a testa alta seguendo quattro pilastri fondamentali:
- Puntando su un design dei veicoli “forte”
- Creando prodotti in grado di suscitare delle emozioni
- Offrendo prodotti di alta qualità
- Puntando alla migliore esperienza possibile per il cliente
Provost ha riconosciuto che la concorrenza cinese è “super efficiente in termini di costi e tecnologie“, anche se questo però potrebbe non bastare. Renault vuole non solo “raggiungere, tecnologicamente parlando, l’industria cinese, ottenendo la stessa competitività“, vuole anche offrire servizi al cliente che la concorrenza appena arrivata in Europa può soltanto sognare. Il tutto, ovviamente, condito con prodotti validi e dal design accattivante.
Chi è François Provost
François Provost, che ha precedentemente ricoperto il ruolo di Direttore Acquisti, Partnership e Public Affairs, è un dirigente di grande esperienza, che vanta ben 23 anni nel Gruppo. Con un percorso di carriera internazionale dove ha svolto funzioni operative e strategiche, una conoscenza approfondita delle sfide del settore e la sua visione strategica, François Provost ha tutte le doti necessarie per proseguire ed accelerare la trasformazione di Renault Group, garantire la continuità dello sviluppo, soprattutto sui mercati internazionali e nelle partnership, capitalizzare sull’agilità strategica e mantenere alti requisiti di performance, sempre nel rispetto dei valori dell’azienda.