ADAS guida autonoma

Sistemi Assistenza Guida, ADAS: 51% dei driver potrebbe passare alla guida autonoma

I sistemi di di guida autonoma nelle auto, sono sempre più importanti specialmente nelle company car: una recente indagine McKinsey 2023, prevede un mercato tra i 300 e i 400 miliardi di dollari, nel prossimo decennio, per gli ADAS e la guida autonoma.

ADAS e guida autonoma, L’indagine McKinsey

Il sondaggio, su 30.978 utenti di mobilità in 15 mercati globali (Italia inclusa) dice che il 51% degli acquirenti di auto potrebbe passare a un modello con guida autonoma: Il 19% addirittura senza opzione di guida manuale disponibile.

Ad oggi, molti hanno espresso necessità di conoscere meglio la cosiddetta AD e ammesso che molte funzioni dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) attuali, sono poco utilizzate. Oltre un quarto dei driver con ADAS anche di base, come ACC e assistenza parcheggio, non le utilizza.

Lo studio McKinsey ipotizza comunque sempre più interesse per le assistenze alla guida, specie nelle Bev. Solo il 5% dei driver di auto elettriche non desidera funzioni ADAS; nei segmenti premium addirittura meno dell’1%. Importante per il marketing, secondo lo studio, il fatto che il 42% degli acquirenti di veicoli elettrici e il 38% degli acquirenti di auto premium, sono propensi a cambiare brand per beneficiare di funzioni ADAS migliori.

Spesa e rinunce per ADAS e AD

Infine un dato economico, dallo studio McKinsey: metà tra quelli che sono propensi alle funzioni di autonomia al quarto livello (SAE Level4) pagherebbe una tantum fino a 9.999 dollari. In termini di uso, l’indagine diche i consumatori sono interessati a guida autonoma L2+ o L3 per auto private, mentre L4 o L5 per la mobilità condivisa.

Quasi il 50% rinuncerebbe all’auto privata se nella propria città fossero disponibili servizi AV condivisi. Infine, l’81% sarebbe disposto a condividere uno shuttle autonomo. La maggior parte preferisce acquistare funzioni ADAS come parte della configurazione, o come upgrade, pagando un prezzo fisso. Tuttavia, il 23% preferisce piani di abbonamento flessibili o accordi pay-per-use su richiesta.

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