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Fiere in crisi: 168 annullate e posticipate per Coronavirus. Aiuti urgenti

Rimborso delle spese sostenute e dei mancati ricavi per gli eventi annullati e posticipati. Proroga delle prossime scadenze fiscali per almeno 9 mesi, anche in compensazione e in deroga ai limiti di compensazione. Sospensione del Decreto Legislativo del 19 Agosto 2016 n.175. Infine, moratoria dei mutui che le società fieristiche hanno in corso.

Sono queste alcune delle proposte che l’Associazione Esposizioni e Fiere ItalianeAefi ha sottoposto al Governo e alle istituzioni competenti, per sostenere i propri associati e l’intero comparto dal grave impatto della pandemia Covid19.

Approfondisci qui come e quanto la meeting industry sia colpita dal Coronavirus-

Fiere in crisi, in un mese 168 annullate e posticipate

A oggi sono 138 le manifestazioni fieristiche italiane posticipate, alcune già al 2021. Di queste, 63 sono a carattere internazionale e 75 nazionale. 30 sono quelle annullate. Complessivamente sono 168, concentrate principalmente in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Segnala qui gli eventi cancellati e rimandati per Covid19.

In questi giorni, Aefi in stretto accordo con i propri associati sta cercando di quantificare il danno causato dall’emergenza in questa prima fase, proprio per poter sottoporre al Governo la richiesta e procedere. Di conseguenza istituire un regime di aiuti al settore fieristico, come già fatto in Danimarca e Germania.

Il Governo lo sottoporrà a sua volta alla Commissione Europea.

Quest’ultimo è il primo Paese in Europa per il settore fieristico, seguito dall’Italia.

Priorità: garantire la liquidità agli enti fieristici

«La salute di tutti resta la priorità, ma se non vengono previsti interventi e misure specifici, il settore rischia di soccombere», commenta il presidente di Aefi Giovanni Laezza.

«Nonostante le difficoltà di inserimento in un articolato calendario internazionale, le fiere hanno subito cercato di reagire a questo improvviso tsunami che si è abbattuto sul nostro Paese, rinviando e riprogrammando le manifestazioni per cercare di contenere il danno economico e continuare a svolgere il ruolo di strumento di crescita per le imprese e per le industrie che rappresenta».

Secondo Aefi, le risorse finora stanziate dalla Farnesina per il piano straordinario per la promozione del Made in Italy sono utili per le manifestazioni previste all’estero. Grazie anche al rimborso delle spese già sostenute per gli eventi annullati o a cui le aziende italiane non hanno potuto partecipare. Altre, come le iniziative promozionali, saranno indispensabili quando il settore sarà ripartito.

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