Hilton Molino Stucky Venice

Nuovo direttore all’Hilton Molino Stucky Venice, 5 stelle per eventi green

Massimiliano Perversi è il nuovo general manager dell’Hilton Molino Stucky Venice.

Dopo aver lavorato per le principali compagnie alberghiere nazionali e internazionali, il manager è entrato a far parte della famiglia Hilton nel 2019.

Infatti, tre anni fa aveva assunto la direzione dell’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton. Ed è riuscito a mantenere aperta con profitto la struttura anche nei momenti più difficili dovuti all’emergenza sanitaria.

La determinazione non manca certo a Perversi, che commenta: «Sono fiero e felice di assumere oggi la guida dell’Hilton Molino Stucky di Venezia, icona dell’ospitalità internazionale e fiore all’occhiello di una delle città più affascinanti al mondo.

Ringrazio il gruppo Marseglia per aver deciso di affidarmi una delle loro proprietà più importanti in un periodo così difficile. Questo è il momento di affrontare nuove sfide e cogliere nuove opportunità e il fascino ineguagliabile della struttura e l’efficienza del team saranno gli strumenti fondamentali per affrontare al meglio questa nuova stagione dell’ospitalità».

I meeting sostenibili all’Hilton Molino Stucky

L’Hilton Molino Stucky sorge sull’isola della Giudecca ed è il frutto del recupero di uno storico molino, fabbrica di cereali più grande al mondo all’epoca.

L’hotel dispone di 379 tra camere e suite e del più grande centro congressi del Triveneto. Infatti, i planner hanno a disposizione una sala plenaria di 1.000 metri quadrati e 12 spazi meeting.

In linea con gli obiettivi di Hilton Travel with Purpose 2030, finalizzati al dimezzamento dell’impatto ambientale e al raddoppiamento dell’impatto sociale positivo, anche Hilton Molino Stucky si impegna a organizzare eventi sostenibili.

sala-plenaria-dellHilton-Molino-Stucky-Venice
La sala plenaria dell’Hilton Molino Stucky Venice

I progetti per l’ambiente di Hilton

Utilizzando lo strumento Meeting impact calculator l’hotel fornisce la stima dettagliata dell’impronta di carbonio prodotto da ogni evento. Come? Considerando il consumo di energia e di acqua. E, chiaramente, la produzione di carbonio e rifiuti.

Per bilanciare la produzione di carbonio di un evento, l’organizzatore può quindi sostenere progetti selezionati in collaborazione con South Pole. Quest’ultima è una società che ha in portafoglio oltre mille progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici e riduzione delle emissioni di carbonio in 50 Paesi.

Per fare di meeting sostenibile si possono quindi sostenere iniziative tra cui la riparazione e la manutenzione di pozzi in Ruanda per aumentare l’accesso a fonti di acqua sicura. Così come la costruzione di una centrale geotermica in Turchia per generare energia pulita e senza emissioni. Infine, lo sviluppo e la manutenzione di parchi eolici in India e negli Stati Uniti.

[Conrad Hilton debutta in Italia: scopri il Chia Laguna resort]

Lascia un commento

*