Stati Generali del Turismo

Stati Generali del Turismo, 28-29 ottobre a Chianciano: il Mice c’è

Si parlerà anche di Mice agli Stati Generali del Turismo che si svolgeranno il 28 e 29 ottobre a Chianciano Terme.

Promossa dal ministero del Turismo, l’iniziativa è il primo intervento del processo di elaborazione e adozione del Piano Strategico del Turismo 2023-2027. Cioè dello strumento di pianificazione e programmazione da sottoporre all’adozione del governo e da approvare entro l’anno.

La manifestazione prevede interventi dei rappresentanti di organismi internazionali di settore e di organizzazioni italiane di riferimento. Inoltre ci sarà la presentazione delle linee guida del Piano Strategico del Turismo con i suoi 5 pilastri strategici. E cioè sostenibilità, innovazione, qualità e inclusione, formazione e governance.

Non mancheranno sessioni tematiche di confronto sulle specificità dei vari comparti turistici e una sintesi di misure di programmazione strategica che confluiranno nella versione finale del Piano Strategico.

Stati Generali del Turismo: il contributo della meeting industry

Agli Stati Generali del Turismo si parlerà anche di Mice. Il valore del comparto e i suoi bisogni saranno illustrati il 29 ottobre da Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi, l’associazione della meeting industry italiana; Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia; Maurizio Danese, presidente di Aefi, l’associazione esposizioni e fiere italiane e Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione di Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo.

La dimostrazione del riconoscimento del Mice quale leva decisiva del turismo arriva anche dal fatto che tra gli sponsor dell’iniziativa ci sono sia Aefi sia Federcongressi&eventi.

Ricordiamo inoltre che a settembre il ministero del Turismo ha stanziato un milione di euro per il Mice.

Il ruolo delle fiere

Maurizio Danese, presidente Aefi
Maurizio Danese, presidente Aefi

Per Danese, Aefi: «Il nostro sistema fieristico non è solo una leva per il business e l’internazionalizzazione del made in Italy ma anche un asset fondamentale del turismo d’affari.

Infatti, una recente ricerca Aefi-Prometeia ha evidenziato che l’industry fieristica con i soli eventi nazionali e internazionali genera un impatto sui territori – tra servizi, trasporti e ospitalità e salari – quantificabile in 22,5 miliardi di euro l’anno».

Mice generatore di reddito, impiego e investimenti

gabriella gentile presidente federcongressi
Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi

Il ruolo del Mice nel turismo è invece sottolineato da Gentile, Federcongressi&eventi: «Quale associazione dell’intera filiera della meeting industry non potevamo non supportare un’iniziativa così importante per il futuro del turismo in Italia quale il Piano Strategico 2023-2027 e siamo lieti che il Mice sia riconosciuto come uno dei settori strategici sui quali investire.

Il mercato dei congressi e degli eventi rappresenta infatti un settore chiave di sviluppo all’interno del comparto turistico nazionale e un generatore importante di reddito, impiego e investimenti. Più dell’80% della spesa generata dalla realizzazione dei congressi si distribuisce infatti su prodotti e servizi di natura turistica: ospitalità e trasporti in primis, ma anche attività di ristorazione e commerciali».

Conclude Gentile: «L’impegno di Federcongressi&eventi sarà quello di suggerire proposte concrete per sostenere la competitività internazionale del Mice italiano e per potenziare la qualità, l’innovazione digitale e tecnologica e la sostenibilità delle sue imprese».

Il programma degli Stati Generali del Turismo è disponibile qui.

Il grande assente

Il grande assente all’evento sarà proprio il neo ministro del Turismo. Infatti Daniela Santaché non parteciperà agli Stati Generali.

Perché, come specifica una nota stampa del ministero: «impegnata ad analizzare e affrontare numerosi dossier sulla situazione del settore. Nell’augurare buon lavoro si fa presente che i contributi e gli spunti che emergeranno saranno posti all’attenzione del ministro al fine di valutarli alla luce della futura cornice strategica».

Guarda dove si posiziona l’Italia nella classifica Icca 2021.

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