O’Leary in Italia. Tra lobbying e annunci stampa

Con l’occasione dell’incontro dello studio Ambrosetti con un focus sul turismo e il trasporto in Italia, l’istrionico ceo di Ryanair Michael O’Leary ha voluto predisporre una conferenza stampa per celebrare Il record di prenotazioni per l’estate sulle 71 rotte operative da Milano, sia Orio che Malpensa, scali che registreranno “oltre 10 milioni di passeggeri quest’anno”come sottolinea il ceo del vettore irlandese.

Ma per l’occasione O’Leary è ritornato anche sul recente incontro con il ministro Delrio e con i governatori di Abruzzo e Sardegna, dicendosi possibilista su un ripensamento dell’esecutivo italiano sul recente aumento delle tasse aeroportuali di altri 2,5 euro “con la quale gli scali italiani, soprattutto quelli regionali, escono fuori mercato rispetto, ad esempio a quelli portoghesi, delle Canarie o delle isole greche, che potranno beneficiare degli aumenti di capacità invernali dovuti ai problemi di sicurezza sui paesi del Mediterraneo del Sud, quali Tunisia o Turchia” spiega O’Leary che, però, si dice ottimista “sulla cancellazione di questo aumento a giugno o, almeno a ottobre. Un primo passo per portare all’annullamento in toto di questa iniqua tassa, che serve a pagare le pensioni e il training dei piloti Alitalia, nonché riformulare le linee guida aeroportuali soprattutto per quelli regionali”. Tra cui Alghero e Pescara, scali in cui Ryanair cancellerà le proprie basi a partire da ottobre, e Crotone, dove il vettore sospenderà tutti i suoi voli.

Una mossa questa che spingerebbe sicuramente Ryanair a superare il record di passeggeri di quest’anno, a più 11% sull’anno prima, di cui 9,3 milioni a Bergamo e 1,3 a Malpensa. E un obiettivo di passare da 40 a 50 milioni nei prossimi 8 anni. Per un vettore che ne totalizza 113 milioni, con 84 basi e 200 aeroporti serviti, e con un target di 180 milioni entro il 2024, grazie anche a 350 nuovi aerei in arrivo, tra cui i 737 Maxi, con i nuovi interni Sky interiors, già operativi su alcune rotte. Mentre le nuove uniformi “arriveranno a maggio, una delle tante novità in arrivo nel terzo anno del nostro programma Always getting better” come afferma John Alborante, sales & marketing manager di Ryanair per Italia, Grecia e Malta ( clicca qui per vedere tutte le novità in arrivo dalla conferenza di Dublino) , che a noi di Mission sottolinea “l’ottimo andamento del settore corporate. Noi continuiamo a chiudere contratti con primarie aziende italiane o multinazionali che operano il mercato italiano. L’ultima ad esempio è stata la Saint Gobain”.

Tra le possibili novità in arrivo anche i voli in connessione, per i quali Ryanair farà dei test, sui nostri scali Stansted e Barcellona, ma per,i quali dobbiamo,superare degli ostacoli, soprattutto per coloro che imbarcano i bagagli, che per noi sono circa il 20%” spiega O’Leary che, sul progetto di diventare vettore per il feederaggio di compagnie lungo raggio, sottolinea come “Un’operazione del genere negli scorsi anni l’abbiamo offerto anche ad Alitalia per i voli lungo raggio ma ci hanno detto no. Abbiamo invece un accordo di principio con Norwegian per Gatwick e Barcellona ma prima bisogna risolvere i problemi di integrazione tecnologica tra i sistemi, visto che sono diversi” afferma O’Leary, che se ne scappa via con il solito sorriso sardonico,  per entrare nella stanza accanto dove abbiamo visto entrare tanti protagonisti del mondo del travel italiano, da Davide Rosi ad di Bcd travel ad Alberto Peroglio Longhin di ad di Bluvacanze, da Enrico Marchi, ad e presidente di Save, a Emilio Bellingardi, direttore generale Sacbo che, pochi minuti prima lo stesso O’Leary aveva definito il “miglior manager aeroportuale d’Italia”. Delrio non c’era. Ma scommettiamo che avranno parlato anche delle tasse aeroportuali italiane?

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