Stati Uniti frontiere vaccinati

Gli Stati uniti riaprono le frontiere ai vaccinati dall’8 novembre

Gli Stati Uniti riaprono le frontiere ai viaggiatori completamente vaccinati dall’8 novembre. Lo conferma la Casa Bianca attraverso il suo addetto stampa. Kevin Munoz, su Twitter, scrive: «La nuova politica di viaggio degli Stati Uniti che richiede la vaccinazione per i viaggiatori stranieri inizierà l’8 novembre. Questa policy è determinata dalle stringenti condizioni di salute pubblica e si applica sia ai viaggi aerei internazionali che a quelli via terra».

I passeggeri completamente vaccinati non saranno soggetti ad alcuna quarantena all’arrivo. L’avvenuta vaccinazione va esibita prima di imbarcarsi sull’aereo insieme a un tampone negativo entro le 72 ore prima (molecolare o rapido). Al contrario, coloro che viaggiano via terra non devono avere un test.

La Reuters ha battuto per prima la notizia.

Il TWEET che annuncia la data dell’8 novembre

Un funzionario del governo americano ha detto alla CNN che ci sono”eccezioni molto limitate” ai requisiti, insieme a quali vaccini Covid-19 saranno accettati e altri dettagli operativi prima della data dell’8 novembre. In particolare parliamo di:

  • Under 18 che provengano da un Paese con meno del 10% della popolazione che si sia vaccinata
  • Coloro che per ragioni mediche non possono sottoporsi al vaccino

I non vaccinati saranno soggetti ad ulteriori restrizioni, come indossare la mascherina in determinate occasioni e fare un test all’arrivo in U.S.A.

Sappiamo, inoltre, che il Cdc – Centers for desease control and prevention statunitense ha già informato le compagnie aeree degli antidoti accettati. E cioè quelli approvati e autorizzati dalla Fda americana, così come quelli dell’elenco Oms per l’uso in emergenza (gli Eul: emergency use listing). Vale a dire i nostri Pfizer, Astrazeneca, J&J, Moderna.

Ricordiamo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha aggiunto anche i vaccini cinesi prodotti da Sinovac e Sinopharm nella lista dei preparati adatti all’uso di emergenza.

In U.S.A., le stesse regole di ingresso si applicheranno anche ai viaggi non essenziali alle frontiere terrestri americane e ai visitatori che arrivano con un traghetto passeggeri.

Saranno i funzionari del Cbp – Customs and border protection a controllare il Green Pass che attesta la vaccinazione.

Per chi entra dai confini terrestri, il Canada ad esempio: entro gennaio dovranno essere solo coloro completamente vaccinati.

Quanto detto vale anche per i Paesi precedentemente inclusi nel ban (UK, Repubblica d’Irlanda, l’area europea di Schengen, Cina, India, Iran, Brasile e Sud Africa).

Tutti gli altri viaggiatori saranno soggetti ad obbligazioni più stringenti.

Gli Stati uniti riaprono le frontiere dopo 19 mesi

I divieti di viaggio negli Stati Uniti sono stati imposti per la prima volta nei primi giorni della pandemia quando l’allora presidente Donald Trump quando fermò i viaggi dalla Cina nel gennaio 2020.

Successivamente aggiunse i paesi nella zona Schengen insieme a Irlanda e Regno Unito. E ancora più tardi Brasile, Sud Africa e India. Infine, chiuse anche le frontiere terrestri con Canada e Messico.

L’amministrazione di Joe Biden ha mantenuto fino a oggi tutti i travel ban per i viaggi non essenziali, dunque il turismo. Fino a quando negli ultimi mesi si sono levate le lamentele di gran parte d’Europa asserendo che queste politiche danneggiavano l’economia e le relazioni tra i due continenti.

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