Univ’AirPlus: dal digitale al generativo, ecco come cambierà il nostro modo di lavorare

Efficienza di processo, automazione e semplificazione, questi alcuni degli argomenti trattati

Nel moderno spazio STEP FuturAbility District, Milano , si è tenuto Univ’Airplus 2023, l’ appuntamento sul mondo dei viaggi d’affari giunto all’ottava edizione.

Il focus dell’incontro è stata un’analisi approfondita sulla trasformazione che sta coinvolgendo le  aziende e il modo di lavorare. La trasformazione digitale, così come i pagamenti digitali, hanno introdotto efficienza di processo, automazione e semplificazione e l’ecosistema, sia nel travel che nella corporate finance, è sempre più integrato.

Digital First, a Univ’AirPlus

“Dal digitale stiamo velocemente passando all’algoritmico e al generativo e l’introduzione dell’ Artificial Intelligence nel mondo business potrà migliorare ulteriormente l’integrazione dei processi operativi interni con mobilità, travel e spend management – ha spiegato Cecilia Pantaleo Country manager – AirPlus International- Il nostro obiettivo è Digital first, quindi raggiungere la dematerializzazione, ma attraverso una strada che porta verso la sostenibilità e mantiene al centro il capitale umano.”

E’ quindi intervenuto Erik Mosch, Managing Director, AirPlus International, che ha sottolineato come il recupero dei volumi dei viaggi d’affari sia in forte ripresa: “Siamo all’80% rispetto allo stesso periodo pre-Covid -ha sottolineato Mosch- Anche perché, secondo un sondaggio effettuato tra i manger tedeschi, l’84% degli intervistati ha detto che gli incontri di persona fanno bene al business”.

Co.Co.Co. il futuro spiegato dal professor Carlo Alberto Carnevale Maffè

Ha poi preso la parola Carlo Alberto Carnevale MaffèAssociate Professor of Practice di Strategy and Entrepreneurship presso SDA Bocconi School of Management che ha spiegato il significato della sigla Co.CO.Co che in questi anni ha portato e porterà cambiamenti epocali.

“Non c’è stato solo il CO del Covid -ha precisato Maffè- ma anche la CO della CO2, e il CO della connettività. Tutto questo va a impattare direttamente sui pagamenti digitali e di conseguenza sui dati personali. Non saranno più loro ad andare verso gli algoritmi ma accadrà l’inverso. Solo gli algoritmi certificati entreranno nel nostro wallet e avranno accesso, attraverso risposte autorizzate, ai dati che servono”.

Con l’introduzione dell’euro digitale, quindi i governi riprenderanno il controllo della moneta, anche se in un terreno del tutto nuovo. Attualmente sono 114 banche nel mondo che stanno studiando questa transizione per prevenire la migrazione di capitali in monete private, riprendere il controllo dell’inflazione e soprattutto azzerare il sommerso.

A settembre si inizia, il futuro sta bussando alla porta.

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