missionfleet 5 2025

In distribuzione MissionFleet 5/2025: Novembre, MFA

È il periodo che avvicina a fine anno e prima ancora, ai premi Newsteca per le flotte, i MissionFleet Awards. È il periodo del Salone di Tokio, pardon Japan Mobility Show, ma è anche è il momento dove, pensando all’avvicinarsi della “chiusura” per molti, si preparano i conti e, viene da chiedersi: cosa avevamo detto e sentito, un anno addietro e cosa poi abbiamo riscontrato, nella realtà dei fatti?

La sdoganata revisione del green deal europeo, pur leggera, è ancora da definire. Soprattutto i risvolti sulle flotte, che alcuni temono peggiorativi, a compensare quanto il libero mercato dei privati non ha potuto sostenere circa lo smentito electri for all. Le tanto commentate fiscalità, 2025 e ondata, cinese, non hanno ancora sconvolto il parco delle flotte italiane ma, gradualmente se ne sente il peso.

Soprattutto lato fleet manager, che hanno il loro bel da fare impegnandosi ma anche da compiacersi, se riescono, con certe novità che li dovrebbero aiutare, a centrare dei risultati con benefici per azienda e dipendenti. Come appunto accade, in alcuni progetti di flotta meritevoli, candidati a MFA. Di buono, dall’ultimo Salone in Giappone, che si parla realmente di mobilità e non solo di prodotto “che poi venda”. Includendo senza limiti e con qualche sforzo, proposte di veicoli finalmente molto diversi tra loro: per applicazione e utenza, per motori e stile. Da sperare, che qualcosa di buono fiorisca, anche se un tempo era l’Europa a proporre novità inedite e utili, belle. Qualcuna, delle novità automotive già tangibili da noi però, no, non aiuta ultimamente. Come ci raccontano alcuni dati del nostro critico Cruscotto e alcuni grandi dealer che servono il B2B, intervistati in questo numero (sfogliabile anche online).

Un numero dove abbiamo oltre dieci auto svelate o provate, il dovuto Osservatorio Prezzi con i trend dei costi, nel mondo flotte e un Focus, sugli ultimi servizi di telematica. Dell’industria che si potrebbe smuovere riprendendosi, in Europa e Italia, diciamo qualcosa che aggiorna ribadendo una situazione purtroppo nota, in triste stallo per la produzione, a monte. Ma di alcuni servizi e prodotti a valle, diamo dettaglio propositivo. Un periodo insomma, che vede fin troppe novità, distanti in tutti i sensi per ora, mentre permane una costante nostrana, quella dei premi di MFA: sempre ambiti, grazie al valore che donano i manager candidati, quelli di giuria e alcune aziende, case, che credono nel mercato e nelle persone che lo fanno.

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