Aeroporti idrogeno Malpensa

Aeroporti e idrogeno, Malpensa primo in Italia nel 2027

Se da un lato gli aerei si dotano sempre più di carburanti ecologici, almeno in parte (i cosiddetti, costisi, Saf) dall’altro alcuni aeroporti puntano all’idrogeno. In Italia è Milano Malpensa, che avvia il suo progetto di hydrogen valley.

Lo stesso Comune di Busto Arsizio e la Sea (società di gestione aeroportuale) hanno coinvolto Rina e Confindustria per sviluppare, attorno al grande scalo, la prima hydrogen valley aeroportuale d’Italia.

Cosa è l’hydrogen valley di Malpensa

Se serve idrogeno pulito come fonte energetica per decarbonizzare e servono nuovi punti di crezione e diffusione dello stesso, perchè non presso aeroporti come Malpensa? Economicamente, la stessa Unione europea sostiene l’iniziativa italiana, con fondi del programma Horizon Europe.

La hydrogen valley prevede quindi un intero ecosistema dell’idrogeno: produzione, stoccaggio, trasporto e consumo. Tutto “from Malpensa”.

Il campo principale di applicazione dell’idrogeno è ovviamente l’autotrazione, ma ipoteticamente, in futuro, anche l’utilizzo aeronautico. I partner del progetto sono anche esteri, per ottimizzare i costi di produzione dell’idrogeno di Malpensa, che punta a divenire modello per altri scali.

Nuovi mezzi FCHEV in aeroporto

Tra gli aspetti visibili in aeroporti come Malpensa, per i piani dell’idrogeno, quello di applicare soluzioni tecniche per adattare mezzi aeroportuali. Da noi, in Italia, il progetto Malpensa si concluderà nel 2027.

Quelli le cui esigenze di servizio indicano la propulsione ibrida, a celle combustibile idrogeno, per alimentare motori elettrici come vera alternativa ai motori a combustione interna. Al proposito di recente proprio Malpensa ha iniziato a diminuire l’uso dei motori diesel in pista.

In parallelo, saranno studiate le soluzioni idonee per creare, in un ambiente con elevatissimi standard di sicurezza, un sistema per assicurare il rifornimento di idrogeno ai veicoli aeroportuali.

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