millennial in viaggio per lavoro

Millennial in viaggio: l’importanza di elevare l’esperienza digitale

Millennial in viaggio per lavoro: ecco perché lo standard di esperienza digitale offerto da compagnie aeree, hotel e agenzie di viaggio ha oggi un’influenza significativa sulle decisioni di prenotazione dei giovani viaggiatori italiani.

E’ la Global Digital Traveler Research 2019 di Travelport a spiegarlo, dopo avere intervistato 23.000 persone provenienti da 20 paesi. Introdotta a Venezia durante Travelport Live, l’analisi rileva che oltre due terzi (70%) dei viaggiatori della generazione millennial in Italia attivamente valuta se una compagnia aerea offre una buona esperienza digitale quando prenotano un volo, mentre più della metà (54%) lo considera quando sceglie un alloggio.

La metà (50%) è anche frustrata quando le informazioni sulla prenotazione non sono disponibili 24 ore su 24 su dispositivi mobili, come smartphone e smartwatch. Lo stesso vale solo per due baby boomer (cioè i nati tra il 1945 e il 1964, ndr) su cinque (39%).

Millennial in viaggio per lavoro: qualità al primo posto

Sandro Gargiulo, head of account management di Travelport per l’Italia, dichiara: “La domanda di esperienze digitali di alta qualità è notevolmente elevata tra tutti i viaggiatori, ma è particolarmente importante per i millennial in Italia. Ciò non dovrebbe sorprendere se si tiene conto di quanto in alto negli ultimi anni il livello è stato fissato da aziende pioniere nei viaggi e in altri settori, così come del fatto che questa fascia d’età è nativa digitale. La richiesta di una buona esperienza digitale significa che ora le aziende dovrebbero davvero offrirla come standard, con la differenziazione e l’approfondimento del coinvolgimento con i clienti raggiunto attraverso l’eccellenza”.

Millennial in viaggio: vogliono la realtà virtuale e aumentata

Lo studio di Travelport ha anche rivelato che quasi due su cinque (38%) millennial italiani ora vogliono esperienze di realtà aumentata o virtuale per aiutarli a pianificare meglio, rispetto a un quarto (25%) di baby boomer.

Altri risultati indicano che tre viaggiatori su cinque (60%) millennial in Italia hanno utilizzato la ricerca vocale, con uno su cinque (18%) che utilizza “quasi sempre” questa tecnologia.

Alcune tra le richieste più popolari che i viaggiatori millennial in Europa rivolgono ai loro dispositivi di ricerca vocale riguardano le informazioni sul tempo nelle loro destinazioni (53%) e le indicazioni per raggiungere il loro hotel (49%).

Aggiunge Gargiulo: “Prevediamo che la gamma e la raffinatezza delle richieste poste tramite la ricerca vocale si espanderanno in modo esponenziale man mano che vengono introdotte funzioni specifiche sui viaggi. EasyJet è un ottimo esempio di società che abbraccia la ricerca vocale. La funzione Speak Now sulla sua app, sviluppata da Travelport, consentirà ai clienti di cercare le opzioni di volo in pochi secondi. E non si tratta solo di velocità. È importante sottolineare che funzioni come questa aiutano anche a rendere più semplice e più accessibile la prenotazione dei viaggi per i non vedenti”.

Facebook la piattaforma leader

Secondo lo studio, durante la ricerca di un viaggio, quattro quinti dei viaggiatori millennial in Italia (79%) hanno recensito video e foto pubblicati da marchi di viaggio sui social media e oltre un quarto (27%) lo fanno” quasi sempre”.

Facebook è considerata la piattaforma più influente dai millennial in Italia. Questo punto di vista è condiviso dai viaggiatori della Gen X e dai baby boomer, tuttavia i viaggiatori della Gen Z mettono Instagram in prima posizione.

Gargiulo conferma che “i social media non sono solo un ambiente fertile per l’ispirazione, ma anche un canale entusiasmante per la conversione delle ricerche in prenotazioni. Stiamo vedendo sempre più aziende trarne vantaggio”.

Ancillary e trasparenza

Al momento della prenotazione online di un volo, la metà (49%) dei viaggiatori millennial in Italia oggi desidera personalizzare la propria esperienza attraverso componenti aggiuntivi come spazio extra per le gambe e franchigia bagaglio.

Tuttavia, quando si tenta di farlo, i tre quinti sono frustrati dal fatto di non essere in grado di capire cosa è incluso come standard (59%) e di non sapere quali componenti ulteriori sono disponibili (54%). Oltre un quarto (28%) si sente frustrato anche quando le aziende non ricordano le loro preferenze.

I nuovi prodotti di merchandising quali Rich Content and Branding di Travelport stanno contribuendo a soddisfare tali esigenze di personalizzazione.

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