L’automotive a gennaio 2020

L’automotive a gennaio 2020 e le sanzioni alle Case per la CO2

L’automotive a gennaio 2020 si presenta in partenza negativa. Le immatricolazioni delle passenger cars sono state 155.632, con una flessione rispetto a inizio 2019 del 5,98%. «Mancano all’appello quasi 10.000 targhe nei confronti del primo mese dello scorso anno», fa sapere Dafarorce Italia. Forte rialzo per le auto ibride ed elettriche. Gli acquisti si concentrano su vetture a basso impatto ambientale: nella classe di emissioni agevolata dagli incentivi (CO2 inferiore a 70 g/km), a gennaio le registrazioni crescono del 369% e la crescita è dovuta alle immatricolazioni dei privati, in fortissimo aumento.

Nell’ambito dei light commercial vehicles, il mercato segna un risultato ancora più negativo: -7,24%, con una perdita di circa un migliaio di veicoli.

Il dato di gennaio delle vetture ha visto due canali in forte recessione, proprio quelli delle vendite “vere”: privati e acquisti diretti aziendali sono stati quelli che hanno fatto registrare il rosso (-14,09% i privati, -17,43% gli acquisti business). Questo dato evidenzia una situazione di estrema difficoltà del mercato, soltanto parzialmente bilanciato dall’eccellente andamento delle immatricolazioni del noleggio. Il lungo termine a +18,19%, il breve termine a +19,31%. Su volumi similari al precedente gennaio le auto-immatricolazioni.

MissionForum2020_Salvatore Saladino, DATAFORCE Italia

Salvatore Saladino: «Era prevedibile»

«C’era da aspettarselo, è la conseguenza dell’atteggiamento colpevole e criminale di alcune amministrazioni nei confronti dei diesel di ultima generazione. I cui effetti sono andati nella direzione opposta al contenimento delle emissioni di CO2 e allo svecchiamento del parco circolante, il vero problema, colpendo indistintamente le vendite di automobili e la fiducia dei consumatori – commenta il country manager di Dataforce, Salvatore Saladino -. A Roma, le vendite di diesel sono scese al 10% (erano oltre il 60% un paio d’anni fa): nella Capitale i concessionari hanno dichiarato che centinaia di clienti hanno stracciato i contratti d’acquisto. Chiaramente di mezzi che lavino le strade non se n’è vista nemmeno l’ombra, nonostante questo sistema risolva il problema nel momento stesso in cui viene eseguito».

Le sanzioni alle Case

Con il 2020, Dataforce Italia pubblica una nuova tabella. «Applica una metodologia molto semplificata nel calcolo delle sanzioni che i costruttori dovranno pagare per gli autoveicoli venduti che sforano il limite di 95 g/km», spiega la società di analisi specialista del comparto flotte auto aziendali.

Le best in class risultano soltanto Smart e Toyota, la prima perché convertita esclusivamente all’elettrico, e Toyota perché finalmente raccoglie i frutti di una strategia lungimirante. Parliamo di due marchi in cui la quota di vetture in multa è inferiore al 30%. Seguono poi tre marchi: Peugeot, Opel e Suzuki, che pagheranno sanzioni per il 63-66% del loro venduto. Il resto non se la passerà molto bene. Solo gennaio costerà ai costruttori quasi 34 milioni di euro.

L’automotive a gennaio 2020, focus alimentazioni

A gennaio le immatricolazioni di auto elettriche sono quasi quadruplicate, mentre quelle delle ibride raddoppiate. Infatti, sono state targate 1.994 auto elettriche (+375%) e 15.903 ibride (+85%).Raddoppiate anche le auto alimentate a metano, mentre quelle a Gpl hanno perso il 22% delle immatricolazioni.

Débâcle per le diesel: -21,38%, pari a circa 17.000 unità in meno.

Anche le benzina hanno perso terreno: -3,32% (sono 2.500 targhe in meno). Ormai le immatricolazioni dei due principali carburanti sono a favore del benzina: circa 73.000 le auto targate lo scorso mese, 63.000 quelle a gasolio.

Noleggio a lungo termine, il canale che compra

Con le 22.834 nuove targhe di gennaio, il noleggio a lungo termine si conferma il canale di vendita più importante dopo i privati.

Ma la crescita non ha riguardato entrambe le principali tipologie di operatore.

I “captive” (cioè quelli controllati dai costruttori) continuano a crescere in maniera notevole addirittura a +59,69% (che corrisponde a 3.698 automobili in più), mentre i generalisti Top perdono qualche targa rispetto al gennaio precedente (-3,14%, pari a 402 vetture in meno).

Occorre precisare che Leasys, il più importante operatore captive, immatricola sia con destinazione noleggio a lungo termine che noleggio a breve termine, senza che il dato risulti più distinguibile, pertanto i suoi volumi, tutti tracciati come “Long Term Captive” sono maggiori di quelli del solo “lungo”, e di questo beneficiano i risultati statistici di tutto il canale.

Approfondisci qui sulle vendite di tutto il 2019.

Lascia un commento

*