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Osservatorio mobilità aziendale, sicurezza e risparmio priorità 2016

La motorizzazione dell’auto? A gasolio. La sicurezza? Una priorità. Ecco alcuni dei dati emersi in occasione della ricerca “Flotte Aziendali 2016”, promossa da Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da fleet e mobility Manager di grandi aziende nazionali e multinazionali. Lo studio ha preso in considerazione circa 31mila auto di grandi realtà societatrie presenti in Italia, appartenenti a parchi mezzi di grandi dimensioni. E come ogni ricerca ha dato alcune conferme e alcuni numeri inaspettati, con diversi spunti di interesse.

Grandi flotte: l’86% è a noleggio

In base alle rilevazioni, l’86% delle vetture sono gestite con la formula del noleggio a lungo termine mentre il restante 14% è gestito con 3 formnule diverse: il 7% sono di proprietà, il 3% in leasing e il 4% in fleet management. C’è poi una percentuale molto bassa di “zero virgola” che riguarda auto prese in noleggio a breve termine, solitamente per esigenze temporanee.

Per quanto riguarda il tipo di carburante, l’81,6% del totale sono alimentate a gasolio. In forte crescita, comunque, le motorizzazioni “alternative”, come quelle ibride (oggi poco più del 9%), quelle elettriche (salite al 4,4% del totale), quelle a Gpl e quelle a metano, entrambe all’1,3%. Il continuo turnover dei veicoli aziendali (quelli a noleggio vengono sostituiti mediamente ogni 4 anni) e la conseguente immissione in flotta di nuovi veicoli ha prodotto negli ultimi anni un netto calo nelle emissioni di CO2, che oggi toccano in media i 120 g/km e restano in costante flessione. (Le auto elettriche nella flota della regione Emilia Romagna: leggi l’articolo).

La tecnologia sale a bordo delle auto aziendali

La tecnologia è salita prepotentemente a bordo dei veicoli aziendali. Obiettivo: aumentare la sicurezza, facilitare i manager nel monitorare la propria flotta e agevolare la guida. Lo strumento che va per la maggiore è il navigatore satellitare, presente nell’80% delle auto e preponderante rispetto al bluetooth e ai sensori di parcheggio, che si trovano nel 65 e nel 55% delle vetture.

Il cruise control (40%), il sistema di frenata d’emergenza city (20%) o quelli di mantenimento corsia (10%) e quelli  di riconoscimento dei cartelli stradali (5%) sono ancora marginali, mentre è in forte crescita la connettività così come il desiderio di attivare dei sistemi di monitoraggio per controllare online i consumi di carburante o per gestire i sinistri in modo rapido e semplice. Il 15% del campione, inoltre, valuta positivamente questi ultimi strumenti e dichiara che entro l’anno li attiverà.

Discorso a parte merita il discorso sulla scatola nera e quello sui sistemi antifurto hi tech: se per oltre metà delle aziende intervistate la scatola nera non è ancora realtà (anche se diverse sono in procinto di installarla sui propri veicoli), il tema dei furti è affrontato con attenzione anche perché il danno annuo stimato dall’Associazione ANIASA è pari a 57 mln di euro per il solo noleggio. A tal proposito, il 61% delle flotte ha a bordo sistemi satellitari, mentre il 6% adotta antifurti con tecnologia in radio-frequenza. Il restante 33% si affida a sistemi meccanici o elettronici.

Le priorità 2016: sicurezza e risparmio

La ricerca di Top Thousand mostra anche una moderata fiducia nel futuro: il 68% dei rispondenti ha dichiarato che nei prossimi 12 mesi il numero dei veicoli in flotta resterà stabile, il 21% si attende che questo aumenterà, mentre l’11% ritiene che diminuirà.

Per quanto riguarda le priorità, la crescita della sicurezza su strada viene indicata dalla quasi totalità degli intervistati (84%), mentre la metà di questi (53%) punta a vedere aumentare la soddisfazione dei dipendenti, fruitori ultimi dei servizi di mobilità aziendale.

Si attestano, invece, sui gradini più bassi della scala di priorità i must degli ultimi anni: il downgrading dei veicoli in flotta (16%) e l’accordo con i noleggiatori per una proroga dei contratti (11%). Restano, invece, in cima all’agenda di una parte significativa di fleet manager la riduzione complessiva dei costi della flotta (47%) e, in particolare, di quelli relativi ai consumi di carburante (42%).

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