Pneumatici Michelin

Pneumatici Michelin, l’innovazione è senz’aria dal 2024

I nuovi pneumatici Michelin saranno senz’aria e, pertanto, non saranno sgonfiabili. Questo prodotto all’avanguardia, per il momento ancora in via sperimentale, è forse il fiore all’occhiello della strategia di un’azienda che guarda verso il futuro e punta verso la sostenibilità e l’innovazione. A iniziare dagli investimenti nel proprio stabilimento di Alessandria, il più grande nella Penisola dedicato alla produzione di gomme per autocarro.

In fatto di sostenibilità, Michelin si ispira all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, il programma di azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri, che si articola in 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030.

Tre i settori di sostenibilità, definiti dalla stessa Onu: economica, ambientale e sociale. E sono queste le parole d’ordine di Michelin per lo stabilimento di Alessandria, i cui manager hanno iniziato un percorso che punta a lavoro dignitoso e crescita economica, a costruire un’infrastruttura resiliente e a promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile. Tutto ciò agendo a salvaguardia dell’ambiente.

Pneumatici Michelin: il futuro è sostenibile

Per condividere e sostenere l’impegno a favore di un futuro sostenibile, è stata ideata l’iniziativa “La fabbrica sostenibile: innovazione, responsabilità sociale e ambientale, competitività industriale”. L’evento, che si è tenuto il 18 settembre, è il primo incontro nel quale le aziende del territorio, in collaborazione con Confindustria Alessandria, hanno condiviso le proprie best practices nel campo della sostenibilità.

Per quanto riguarda la crescita economica, dal 2013 Michelin ha investito 55 milioni di euro in questo sito, destinati al miglioramento dei processi, a nuove tecnologie e alla digitalizzazione. Da allora, i costi di produzione sono diminuiti del 25% a fronte del raddoppio dei volumi di pneumatici che oggi toccano 1,1 milioni di unità annue.

“Sul piatto” c’è però molto di più: ad Alessandria si costruirà il pneumatico del futuro, che presenterà bassa resistenza al rotolamento e quindi un basso livello di consumi ed emissioni di CO2. con commercializzazione prevista nel 2021/2022.

Da Michelin e General motors, ecco il pneumatico senz’aria

Intanto l’azienda pensa anche al lungo periodo: entro il 2024, infatti, gli pneumatici Michelin saranno senz’aria. A prova di foratura, insomma. Grazie a un accordo con General Motors, nel giro di 5 anni sarà commercializzato il prototipo “Uptis” (o Unique Puncture-proof Tire System), che le due aziende hanno presentato a Movin’On, il summit per la mobilità sostenibile.

I primi prodotti sono già stati montati sulla Chevrolet Bolt EV e testati su pista, in attesa di proseguire i test in condizioni reali su una flotta di più auto in Michigan. Secondo il costruttore transalpino, questo pneumatico cosentirà da un lato agli automobilisti di sentirsi più sicuri durante i loro spostamenti in auto e dall’altro ai proprietari di flotte e ai professionisti di ridurre i tempi di inattività e ottimizzare la produttività eliminando la manutenzione.

“Uptis dimostra che la visione di Michelin sul futuro della mobilità sostenibile è chiaramente un sogno realizzabile. La nostra collaborazione con partner strategici come GM, che condividono le nostre ambizioni per trasformare la mobilità, ci consente oggi di guardare al futuro”, ha detto il Ceo si Michelin, Florent Menegaux.

Le innovazioni messe in campo per questi nuovi prodotti si combinano per eliminare l’aria compressa e sostenere il carico del veicolo. Ma si traducono inoltre in significativi risparmi per l’ambiente: circa 200 milioni di pneumatici in tutto il mondo vengono smaltiti prematuramente ogni anno a causa di una foratura, di danneggiamenti causati da cattive condizioni del manto stradale o di usure irregolari dovute a pressione inadeguata.

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