Akbar al Baker

Qatar Airways contro il blocco, le ragioni di Akbar al Baker

Si acuisce lo scontro tra il Qatar e l’Arabia Saudita, andando a toccare anche il trasporto aereo (leggi la notizia qui), rispetto al quale il Ceo del vettore Qatar Airways Akbar al Baker durante l’incontro dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao)  ha definito senza mezzi termini “illegale le misure prese dall’Arabia Saudita e i suoi alleati”, sottolineando che non sposterà la sua attività in India o in un paese terzo come paventato da alcuni media.

Qatar Airways e l’Arabia Saudita; la Convenzione di Chicago del 1944 non è rispettata secondo Akbar al Baker

Il numero uno di Qatar Airways, citato dalla Reuters, ha poi aggiunto che “l’Icao deve vigilare sul rispetto della Convenzione di Chicago che risale al 1944 e che deve far valore il diritto aereo internazionale” e non risparmia una stoccata al presidente statunitense Trump, affermando che “con la visita in Arabia Saudita a messo ulteriore benzina sul fuoco in questa diatriba. Una attitudine poco presidenziale…”.

Malgrado questa, difficile, situazione Akbar al Baker mantiene la cloche a dritta e non cambia una virgola dei suoi piani di sviluppo, che prevedono l’arrivo in flotta continuamente di nuovi aeromobili e l’apertura di nuove rotte e destinazioni, per un network al cui “i nostri clienti restano fedeli”. Anche quelli rimasti appiedati dalla chiusura degli uffici del vettore nei paesi limitrofi al Qatar, che ora stanno cercando di recuperare i soldi spesi. Ma l’autorità dell’aviazione civile degli Emirati, insieme ai corrispettivi di Arabia Saudita e Bahrain, hanno fatto sapere che l’embargo aereo applicato ai vettori del Qatar non si applicano alle caletre compagnie che possono così normalmente servire il paese del Golfo.

Qatar Airways chiude un anno record. La soddisfazione di Akbar al Baker

Profitto netto in rialzo del 21,7% al 31 marzo 2017 sull’anno precedente, a 540 milioni di dollari, con una cifra d’affari a più 10,4%. L’offerta di posti misurata in  Ask (available seat per kilometer) è cresciuta del 21,9% a oltre 185 milioni, inaugurando 10 nuove destinazioni durante l’anno, con una flotta arrivata a 196 aeromobili. “Continuiamo a operare regolarmente” fanno sapere dal vettore, anche se per alcune tratte i tempi di volo, visto che non è più possibile sorvolare per gli aeromobili con la Orix sulla coda l’Arabia Saudita, il Bahrain e l’Egitto, si allungano sensibilmente.

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