riconoscimento facciale a linate

A Linate via al test per il riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale arriva a Linate. Come per Roma Fiumicino, lo scanner che identifica i volti dei passeggeri è effettuato su base volontaria ed è in fase di test fino al 31 dicembre. La sperimentazione è partita la scorsa settimana sui voli Alitalia diretti nella capitale e vi accedono i passeggeri che hanno già i requisiti per il fast track. Dunque, se sono maggiorenni, muniti di carta d’imbarco e documento elettronico, cioè passaporto o carta di identità elettronica rilasciata dopo il 1° gennaio 2017.

E’ un passo importante per la trasformazione dello scalo cittadino milanese in una struttura ancora più efficiente e time saving per i viaggiatori d’affari. Non in ultimo, per incrementare la sicurezza.

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Secondo il Cbp americano, cioè l’ente Customs and border protection che sovrintende al mantenimento dei confini sicuri per gli Stati Uniti, il rilevamento di passeggeri illegali è molto più semplice, grazie alla tecnologia biometrica. Infatti, negli States il confronto biometrico del viso ha aiutato a contrastare coloro che usano i documenti di viaggio legittimi delle persone a cui assomigliano. Dal 2018, il governo ha identificato più di 200 impostori.

Nel caso americano, Il governo, a seguito di un mandato del Congresso per la costruzione di un sistema biometrico di entrata-uscita, sta lavorando con Jet Blue, British Airways e persino con la compagnia di crociere Royal Caribbean su programmi simili.

Riconoscimento facciale a Linate, si chiama Face Boarding

All’aeroporto di Milano Linate è dunque operativo il “Face Boarding” di Sea, la società di gestione degli scali lombardi. «Con questa nuova tecnologia, sicura, semplice e veloce, non è più necessario esibire il documento d’identità e la carta di imbarco durante le procedure di controllo e di imbarco», spiega una nota.

Grazie ad un apparato multimediale che rileva le caratteristiche biometriche del volto passeggero e acquisisce elettronicamente le informazioni contenute nel passaporto e carte di imbarco, al business traveller basterà mostrare il proprio viso e arrivare all’imbarco.

L’utilizzo di questa tecnologia è resa possibile grazie alla collaborazione di Enac e Polizia di Stato. Non viene memorizzata alcuna foto. Il sistema rileva temporaneamente solo i contorni biometrici del volto, i quali sono utilizzati per il riconoscimento del passeggero.

Delta Air Lines pioniera nel riconoscimento facciale

Pioniera nell’attuazione del riconoscimento facciale in aeroporto è la compagnia aerea Delta Air Lines. Iniziò ad usarla nel suo hub di Atlanta nel 2018 dopo due anni di test. Poi ha esteso l’imbarco biometrico a Minneapolis, Salt Lake City, New York, Detroit e Los Angeles. Da allora il 72% dei clienti di Atlanta ha preferito il riconoscimento facciale come standard di imbarco, soprattutto perché consente di risparmiare tempo. La compagnia aerea afferma che questa tecnologia fa risparmiare in media nove minuti quando si sale a bordo di un aereo wide body.

Le foto vengono gestite con la massima cura. Le informazioni crittografate e non identificate sono trasmesse all’ente doganale degli Stati Uniti. La compagnia aerea non salva né archivia immagini o dati biometrici.

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