2016: le tendenze che impatteranno sul business travel

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, è inevitabile fare un bilancio di com’è andata, ma anche e soprattutto ragionare sul futuro, ipotizzando le tendenze che impatteranno sul mercato del business travel nel 2016. Proprio di questo ha parlato David Jarach, presidente della società di consulenza Diciottofebbraio, durante un webinar organizzato da Carlson Wagonlit Travel.

Al primo posto compaiono gli smart data, evoluzione dei big data: tra miliardi di dati inutili, le compagnie aeree faranno una scrematura, utilizzando solo le informazioni che realmente hanno un impatto sulla clientela corporate, più legate quindi all’account aziendale che al singolo viaggiatore. In questo modo sarà possibile formulare offerte sempre più personalizzate e ispirate al concetto di “client lifetime value”, Inoltre, gli smart data consentiranno di puntare sempre di più sui servizi ancillari, applicando il “full unbundling”, ovvero la totale spacchettizzazione delle tariffe e l’offerta a pagamento di prodotti  e servizi extra-volo.

David Jarach, presidente di Diciottofebbraio
David Jarach, presidente di Diciottofebbraio

Nel 2016, inoltre, si assisterà a un’evoluzione del prodotto offerto dalle compagnie aeree a basso costo, con inevitabili ripercussioni anche sulla clientela business: i tanto attesi voli low cost a lungo raggio, da promessa, diventeranno realtà, grazie anche all’ingresso in Europa di vettori no frills asiatici che proporranno rotte long haul. Le no frills, inoltre, penetreranno sempre di più nei grandi hub: Ryanair punterà su Monaco e Amsterdam, mentre easyJet crescerà ulteriormente su Malpensa e Napoli.

Sul fronte del traffico domestico, i treni ad alta velocità consolideranno sempre di più la propria offerta: i tempi di viaggio saranno ridotti con l’introduzione di nuovi modelli di convogli (la tratta Milano-Roma sarà percorribile in 2 ore e 30 minuti) e la competizione tra i due attori del settore ferroviario si farà più agguerrita con l’ingresso di Ntv a Milano Centrale. Insomma, sotto le 3 ore di viaggio il treno si confermerà la soluzione vincente, soprattutto per chi viaggia per lavoro. Alitalia però potrebbe beneficiare di questo successo dell’AV perché i treni veloci faranno feederaggio sull’hub di Roma Fiumicino.

E veniamo ai servizi: con la crescita inarrestabile (e la congestione) di alcuni scali, come Milano Linate, il fast track, da ancillare, diventerà un must per i viaggiatori d’affari.

Ancora, si assisterà alla sempre più spiccata consumerizzazione del business travel: i viaggiatori tenderanno a usare per l’organizzazione delle loro trasferte gli stessi strumenti utilizzati per la prenotazione dei viaggi leisure. Questo, però, potrebbe comportare un allungamento dei processi di approvazione, pianificazione e contabilizzazione dei viaggi.

Nel mercato alberghiero, si assisterà alla proposta da parte degli hotel di tariffe più competitive rispetto a quelle pubblicate dalle Ota: un fenomeno legato alla imminente fine della “parity rate”, che impone agli hotel la visualizzazione sui propri siti degli stessi prezzi proposti su altri canali distributivi online.

Infine, avrà sempre più successo la sharing economy, di pari passo con l’ingresso nel mondo del lavoro dei Millenials.

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