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Nuova fiducia nei viaggi d’affari globali: più lunghi e confortevoli, ma con delle sfide

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Siamo in continua trasformazione e incertezza, ma la fiducia dei professionisti globali del business travel, i viaggi d’affari, vede una ripresa. Secondo l’ultimo sondaggio della Global Business Travel Association (GBTA), il 43% degli operatori del si dichiara oggi più ottimista riguardo alle prospettive del 2025, con un aumento di 15 punti percentuali rispetto ai mesi precedenti. Certo, permangono preoccupazioni per la prevista riduzione di volume, spesa e ricavi nelle rispettive organizzazioni.

I trend emergenti per i viaggi d’affari 2026: più lunghi e confortevoli

Le modalità e preferenze di viaggio stanno evolvendo: si osserva una crescente tendenza a viaggi di lavoro più lunghi, con spostamenti multipli e meeting in più destinazioni, mentre si riducono i viaggi di un solo giorno.

Il segmento premium economy registra una crescita significativa soprattutto nella regione EMEA, dove il 45% dei travel manager nota un incremento delle prenotazioni.

Parallelamente, le politiche aziendali limitano l’uso di affitti brevi come Airbnb, ma molti dipendenti si dimostrano disposti a sostenere di tasca propria upgrade o miglioramenti di comfort, come cabine di volo superiori o accesso a lounge aeroportuali.

Differenze nel Business Travel secondo i Paesi

Il sondaggio evidenzia differenze: i professionisti canadesi mostrano un maggiore ottimismo (54%) rispetto a una media globale del 43%, sebbene il rialzo non raggiunga ancora i valori di novembre 2024.

D’altra parte, le iniziative governative statunitensi continuano a influenzare negativamente le previsioni: un terzo degli acquirenti globali prevede una diminuzione del volume dei viaggi d’affari per il 2025, mediamente del 19%, con riduzioni analoghe attese per la spesa. In Europa, i buyer sembrano meno propensi a prevedere tali cali.

diritti dei viaggiatori d'affari

Sfide del BT

Le sfide rimangono importanti. Lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale (AI), stanno rivoluzionando la gestione dei viaggi aziendali. Quasi la metà dei fornitori e dei travel management company e un terzo degli acquirenti stanno già sperimentando AI autonoma, soprattutto in ambiti come il customer service, la personalizzazione del viaggio e la pianificazione automatizzata degli itinerari. La gestione e la protezione dei dati personali rappresentano però ancora una preoccupazione primaria.

Un altro tema cruciale è l’accessibilità per i viaggiatori con esigenze speciali. Solo il 18% delle aziende offre piena attenzione alle necessità di accessibilità, a fronte di una domanda significativa, soprattutto per posti aerei dedicati. Ostacoli quali la scarsa consapevolezza dei dipendenti, la complessità delle prenotazioni e la mancanza di informazioni fornite dai fornitori rimangono barriere notevoli.

Infine, il fenomeno del “bleisure” (viaggi che combinano lavoro e tempo libero) si sta diffondendo: il 43% dei programmi di viaggio aziendali ha politiche specifiche per questa modalità, con la maggioranza che ne riconosce benefici in termini di soddisfazione dei dipendenti e migliore equilibrio vita-lavoro, sebbene persistano preoccupazioni su responsabilità, monitoraggio delle spese e coperture assicurative.

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