Acte, un contributo dall’estero

Chi opera nel settore del business travel da molti anni è abituato a vivere il confronto con altre realtà straniere da tutti giudicate più mature e più all’avanguardia. Senz’altro alcune caratteristiche del nostro mercato hanno rallentato l’evoluzione del settore: la prevalenza di piccole e medie imprese, la frammentazione del mercato delle agenzie, il ritardo tecnologico per citare le più evidenti. Ma – sebbene l’attualità politica non ci autorizzi a compiacerci troppo del nostro Paese – non bisogna neppure eccedere in atteggiamenti esterofili. Non sono poche, infatti, le iniziative condotte in questi anni in Italia per far crescere e maturare il mercato del business travel. Occorre dar merito ai protagonisti, in particolare alle grandi travel management company, di avere sviluppato numerose e spesso interessanti attività.

In Italia manca un’associazione di travel manager? E’ vero, ma se si guarda ai risultati raggiunti da altre associazioni di categoria, nell’ambito del turismo e non solo, non c’è da dispiacersene troppo. Non è detto che il modello dell’associazione sia il più adatto per stimolare la formazione e la crescita di un mercato.

Questa premessa ci sembra dovuta, visto il crescente interesse di alcune associazioni internazionali a penetrare il nostro mercato. Intendiamoci bene, siamo favorevoli al confronto con altre realtà straniere e riteniamo senz’altro stimolante l’apporto che può derivare da realtà impegnate da anni nel promuovere e favorire la cultura del business travel. Ma non vogliamo essere mero territorio di conquista e manterremo lo stesso spirito critico e lo stesso rigore che abbiamo nei confronti delle iniziative locali. La nostra rivista Mission è disponibile a offrire supporto a qualsiasi iniziativa, che sia effettivamente un’occasione di arricchimento e confronto per quanti operano all’interno delle aziende in qualità di travel manager o hanno nel servizio alle aziende clienti la loro mission.

Le iniziative 2008

Vediamo allora le attività programmate per i prossimi mesi. Dopo alcune iniziative – più o meno riuscite – sviluppate nel 2007 in Italia, Acte (Association of Corporate Travel Executives)punta quest’anno a sviluppare una solida presenza in Italia attraverso un comitato di “esperti” guidati da Diane Laschet, responsabile in Italia di Airplus International.

In particolare sono previsti due appuntamenti in Italia, aperti a buyer e supplier (anche se non iscritti all’organizzazione) e in lingua italiana per consentire una più agevole fruizione dei contenuti. «L’appuntamento centrale – spiega Jennifer Fitzgerald, regional manager di Acte per l’Europa – è la Global Education Conference, che si terrà a Roma dal 5 al 7 ottobre: tre giorni in cui buyer e supplier italiani avranno l’opportunità di partecipare a sessioni di formazione e gruppi di lavoro. Infine, stiamo progettando di tenere a Milano, il prossimo novembre, un Executive Forum».

Diffusione globale dei contenuti

L’attenzione di Acte nei confronti del mercato italiano rientra nella strategia di diffondere i propri contenuti a livello globale. Organizzazione no profit fondata nel 1988 da un gruppo di travel manager americani allo scopo di promuovere l’evoluzione del settore, coinvolgendo le aziende, ma anche i fornitori di servizi di viaggio, in un ampio calendario di seminari, forum, conferenze, raccolte di dati e analisi di best practice, attualmente Acte opera in più di 50 nazioni, proponendo eventi che attraggono in media 6000 delegati l’anno.

Nel 2007 Acte è penetrata in nuovi mercati, quali la Nigeria, gli Emirati Arabi e il Messico e il suo obiettivo è continuare a espandersi, rispondendo alla richiesta dei mercati che la ospitano e rafforzando la collaborazione con i travel manager locali, al fine di creare una business travel community globale.

«L’ingresso di Acte in Europa risale al 1991, in occasione della prima Global Education Conference ad Amsterdam – afferma Jennifer Fitzgerald -. Da allora abbiamo organizzato Executive Forum in diverse regioni del Vecchio continente e trasformato la Global Education Conference europea in un appuntamento annuale. Il primo Executive Forum italiano si è svolto a Milano nel giugno 2006, rispondendo a una precisa domanda dell’industria locale. Allo scopo di definire chiaramente interessi e bisogni di questo mercato, abbiamo avviato una stretta collaborazione con una commissione composta da esponenti della business travel community italiana».

Gli obiettivi

Ma quali sono gli obiettivi di Acte per la Global Education Conference di Roma? «In genere questo tipo di appuntamenti coinvolge oltre mille senior executive, ma in questo caso puntiamo a raccogliere l’adesione di un centinaio di delegati – afferma Fitzgerald -. Si tratta di una stima realistica, formulata sulla base delle indicazioni che ci sono state fornite dai nostri collaboratori locali. Alcune delle sessioni di formazione saranno dedicate alle specifiche necessità del mercato nazionale e verranno tradotte simultaneamente in lingua italiana. Ciò permetterà ai manager presenti di condividere la propria esperienza con quelli stranieri».

«Ad oggi abbiamo raccolto dai travel manager impressioni positive. Il nostro ultimo forum in Italia, ad esempio, è durato un’ora più del previsto a causa della grande quantità di domande e del prolungarsi del dibattito».

Per concludere, quali sono i punti deboli del mercato italiano? «In prima battuta intendiamo proporre ai travel manager delle best practice sui temi della corporate social responsibility e dello sviluppo tecnologico – conclude Jennifer Fitzgerald -. Proprio questi ci sembrano essere i principali punti deboli del mercato italiano rispetto ad altre piazze più mature, come quella britannica. I travel manager con i quali abbiamo preso contatto ci sembrano molto interessati ad approfondire il tema della salvaguardia dell’ambiente e dei tool per la gestione delle trasferte».

Sessioni formative

Infine, come sarà strutturata la conferenza? Il programma, ancora in via di definizione, prevede delle sessioni generali incentrate sui trend e le prospettive del mercato del business travel. Seguiranno alcune sessioni formative durante le quali i partecipanti avranno la possibilità di acquisire strumenti utili per la gestione delle trasferte e di confrontarsi tra loro, ma anche con autorevoli esperti del settore. Tra i temi trattati, il panorama economico globale, i costi indiretti, il ruolo svolto dai gds, la legislazione europea in fatto di business travel, l’ecocompatibilità dei viaggi aziendali.

Mission N. 1, gennaio-febbraio 2008 – Testo di Francesca Tommasi

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