Ali on demand

Code, bagagli smarriti, ritardi. Questi inconvenienti, così frequenti per chi viaggia con i collegamenti di linea, non riguardano quei pochi fortunati che volano inaerotaxi. I costi di questo tipo di servizio sono superiori a quelli di un classico biglietto di business. Chi prenota un volo “on demand”, però, può scegliere liberamente l’orario di partenza, può effettuare il check-in in pochi istanti e, a bordo, riceve un trattamento raffinato ed esclusivo.

L’identikit del mercato

Ma qual è l’identikit di questo mercato in Italia? «Dal 2000 al 2006 il settore dell’aviazione generale (che include gli aerotaxi e gli aerei di privati) ha registrato una crescita del 3,1% – spiega Renzo Pisu, amministratore unico della compagnia di voli executive Sky Jet Italia –. Nel corso dello scorso anno sono stati effettuati 225mila collegamenti, per una media di circa 615 voli al giorno. In termini di fatturato, attualmente il settore dei voli on demand vale quasi 150 milioni di euro, generati da circa trenta compagnie di aerotaxi, a cui si aggiungono poche società di brokeraggio che svolgono il ruolo di intermediarie tra le aziende e i vettori».

Il mercato dei voli executive, infatti è attualmente suddiviso i due differenti realtà: da un lato vi sono le compagnie aeree, che dispongono di aeromobili di proprietà (ad esempio, Jetup). Dall’altro, invece, vi sono le società di brokeraggio aereo, una sorta di concierge privata che utilizza gli aeromobili forniti da più di un vettore per proporre voli on demand assieme a una serie di servizi aggiunti quali hotel, limousine ecc. (è il caso, ad esempio, della società Air Dynamic).

«Il nostro mercato ha dimensioni contenute, se paragonato con quello estero – prosegue Pisu -. Basti pensare che le dieci principali compagnie di aerotaxi mondiali possiedono, complessivamente, una flotta di circa 8000 aeromobili, mentre i 30 vettori operanti in Italia non superano i 100 aerei. Si tratta di un fenomeno comprensibile, se pensiamo che il tessuto produttivo italiano conta poche grandi aziende (i principali clienti dei voli “on demand”), mentre è composto in prevalenza da piccole e medie imprese, con minori possibilità di spesa. Ciononostante, registriamo un incremento costante del settore, che attrae un numero crescente di viaggiatori “time sensitive” e disposti a spendere per ottenere un servizio di alto livello».

«Il mercato italiano – dichiara Massimiliano Baldassari, procuratore generale della compagnia elicotteristica Starfly -si è avvicinato al mercato dei voli executive solo negli ultimi anni, con un grande ritardo strutturale e normativo. Oggi la domanda di questo tipo di servizi è in crescita, vista anche la configurazione geografica e stradale italiana e la necessità da parte delle aziende di razionalizzare e ottimizzare i tempi di spostamento del management».

«Lo stile, il comfort, l’immagine contano moltissimo in Italia – dichiara Raffaella Meledandri, amministratore unico di Air Dynamic -. Le difficoltà economiche sembrano non toccare la nicchia che ama il lusso. Ovviamente i nostri clienti non sono solamente italiani, ma anche stranieri che vengono qui regolarmente per appuntamenti d’affari».

«Negli ultimi anni il mercato dei jet executive ha registrato una crescita a due cifre – aggiungeRiccardo Majrani, ceo e fondatore della compagnia aerea Jetup – . Siamo di fronte a una polarizzazione potenziale del trasporto aereo: da un lato le low cost, con un forte posizionamento sul prezzo, e dall’altro i voli executive, che a mio parere oggi rappresentano l’unica vera soluzione che possa meritare l’appellativo di business class. I presidenti o titolari delle aziende si rendono conto che il proprio tempo è fondamentale sia per essere più produttivi sia per migliorare la qualità della propria vita. Chi ha sperimentato le lunghe attese ai check-in, i ritardi, gli aeroporti non serviti da voli di linea diretti apprezza il vantaggio di poter partire a qualsiasi ora, per qualunque destinazione e senza dover fare lunghe soste in aeroporto. Ad oggiJetup serve circa 70 aziende italiane, di medie e grandi dimensioni e dei settori merceologici più disparati».

La clientela

Ma che tipologia di clientela utilizza i voli executive? E quali ragioni spingono le aziende a utilizzare questo tipo di servizio? In genere, gli aerotaxi rappresentano una valida alternativa ai voli di linea in caso di spostamenti di gruppo o quando un top manager deve raggiungere stabilimenti dislocati in zone d’Europa poco servite dalle compagnie di linea tradizionali. I clienti principali sono le grandi aziende, ma talvolta ricorrono a questo servizio anche le imprese di medie dimensioni.

«Nel nostro caso la tipologia di aziende clienti è piuttosto varia e spazia dal settore immobiliare, a quello edilizio, farmaceutico, dei servizi, finanziario – – conferma Baldassari -. Sono soprattutto i grandi gruppi, abituati all’estero a usufruire di voli business, a cercare in Italia un vettore in grado di soddisfare le loro esigenze. Questa tendenza però, riguarda anche le medie imprese a proprietà familiare. Per questi clienti il rapporto costo-spostamento e la qualità del servizio rappresentano un benefit aziendale che però, se razionalizzato nel tempo e disponibile per le attività, genera flussi attivi. Molta attenzione viene posta al comfort, alla flessibilità degli spostamenti, alle rapide procedure d’imbarco rispetto alle interminabili code degli aeroporti tradizionali».

«Il nostro portfolio clienti è molto vario: dall’albergo di lusso, all’Accademia del Golf, a industrie cinematografiche e dell’abbigliamento, fino ai clienti individuali (italiani e stranieri, industriali o Vip, ma anche membri di governi esteri e attori) – dichiara Meledandri -. Nonostante la sua “giovane età”, Air Dynamic ha registrato una forte crescita nel numero dei clienti. Dietro a questo incremento c’è molto lavoro di marketing, ma anche il classico meccanismo del “passaparola”».

Un servizio esclusivo

Ma quali sono i punti di forza dei voli on demand? «Noleggiare un aeroplano non è solo una questione di prestigio – afferma Renzo Pisu -: questo servizio, infatti, consente di ottimizzare la risorsa più preziosa che gli uomini d’affari hanno a disposizione: il tempo. È possibile decidere l’orario di volo ed evitare lunghe attese e procedure di check-in. Il volo può essere programmato con la massima flessibilità, scegliendo gli aeroporti più comodi, volando su più città lo stesso giorno e rientrando in giornata senza ritardi, scioperi e senza perdere il bagaglio, accompagnati da un equipaggio di volo discreto ed efficiente. A bordo è possibile riposare, lavorare, discutere di questioni di lavoro riservate e usufruire di uno spazio dedicato».

«Niente check-in, nessuna attesa, un aereo da 6 o 8 posti a disposizione, massimo confort e privacy, la flessibilità di definire liberamente gli orari di partenza: sono questi i punti di forza di un executive jet – conferma Majrani -. Jetup dispone di un ufficio operativo che organizza nei dettagli il volo del cliente e, su richiesta, il trasporto da e per l’aeroporto. Il cliente deve presentarsi in aeroporto 15 minuti prima della partenza. Ad attenderlo c’è il comandante dell’aeromobile che lo accompagna all’aereo e si prende cura di lui sino all’arrivo. A bordo il passeggero trova uncatering personalizzato e i giornali che preferisce, proprio come nel salotto di casa».

«Organizziamo viaggi su misura in ogni momento della giornata e per qualsiasi tipo di esigenza e budget – spiega Meledandri -. Il punto di forza di un volo executive è la cura dei dettagli. Il cliente deve solo chiamarci e in meno di due ore siamo in grado di organizzare un viaggio, un tour o un transfer. Una delle nostre peculiarità è quella di suggerire al cliente il modo migliore per raggiungere la propria meta e, talvolta, anche dove alloggiare e quali luoghi visitare».

«Stipuliamo convenzioni con le aziende e con i loro clienti – sottolinea Baldassari -. In occasione di convention e meeting provvediamo al trasporto del top management e degli ospiti. Inoltre, i voli in elicottero sono un premio esclusivo anche nell’ambito dei programmi incentive. Sono svariati i motivi che portano le imprese a scegliere i nostri servizi: i voli on demand, infatti, si rivelano preziosi quando si desidera raggiungere una meta (spesso mal collegata con i più tradizionali mezzi di trasporto) in breve tempo, evitando ritardi e code; quando occorre pianificare gli spostamenti di dirigenti o top client; quando si vuole trasmettere un’immagine aziendale moderna e vincente. Tutte queste esigenze sono percepite sia dalle medie che grandi aziende, indipendentemente dalla categoria merceologica».

Ma quanto costa un aerotaxi?

«Volare in aerotaxi offre un confort enorme rispetto ai tradizionali voli di linea, ma si tratta di un servizio per una clientela time sensitive e senza problemi di budget – spiega Renzo Pisu -. In base ai nostri calcoli, attualmente la tariffa media per i voli on demand, in Italia, è di circa 3500-4000 euro per ora di volo, a bordo di un aeromobile di medie dimensioni.

«L’impegno di Sky Jet è proporre un servizio “tagliato su misura” per ogni singolo cliente – prosegue Pisu -. Per questo abbiamo creato una formula per l’acquisto di pacchetti con differenti ore volo. Il pacchetto Sky Jet Smart include dieci ore, con un costo massimo per ora di volo di 4700 euro. La formula Sky Jet Basic prevede 25 ore di volo a un costo massimo di 4500 euro l’una. Infine il pacchetto Sky Jet Executive, da 50 ore, costa un massimo di 4300 euro per ora di volo. Il servizio viene erogato tutto l’anno, con un preavviso di 12 ore dalla chiamata e con velivoli della categoria small e mid-size jet, da 5 a 8 posti».

I voli executive rappresentano una soluzione interessante anche per gli spostamenti di gruppi numerosi. «Prendiamo come esempio un gruppo di sei persone che desidera percorrere la tratta Milano–Parigi con andata e ritorno in giornata – sostiene ad esempio Majrani -. Il volo costa 7000 euro, quindi circa 1150 euro a testa, poco di più della tariffa di un collegamento di linea».

«Un volo Roma-Londra in jet privato può costare intorno ai 14mila-20mila euro, Iva esclusa, in base al tipo di Jet utilizzato – conferma Meledandri -. Questa cifra, suddivisa tra otto passeggeri, non si discosta molto dalla tariffa di un volo in first class. La differenza, come accennato, consiste nella possibilità di partire in qualsiasi momento e di stabilire l’andata e il ritorno in giornata».

I player del mercato

Ma quali sono le principali compagnie di aerotaxi presenti in Italia? Cominciamo la panoramica con Sky Jet Italia. Con una base commerciale a Brescia e uffici operativi a Londra e Monaco di Baviera, la compagnia opera collegamenti di corto e medio raggio con una flotta di aeromobili sia nella fascia small jet sia mid jet da 5 fino a 19 posti e dotati di elevati standard di sicurezza. L’expertise di Sky Jet però è il medio-lungo raggio con velivoli quali il nuovo Boeing BBJ da 16, 25 e 30 posti, l’Embraer Legacy da 16 posti e l’Airbus 319 CJ Corporate da 20-50 posti. A questi aerei si aggiungono un MD83 con quaranta posti e un Boeing 737/300 con configurazione da 44, 98 e 148 posti. Sky Jet collega le principali destinazioni business e le mete turistiche più esclusive (Monaco, Mosca, Ginevra, Parigi, Londra Dubai, New York, Montecarlo, Milano, Lugano). Per garantire alla clientela il massimo confort stipula accordi con partner internazionali che offrono servizi di assistenza post-volo.

Proseguiamo con Jetup, start up partecipata per il 67% da Riccardo Majrani, già amministratore delegato della società di consulenza Majrani Europe, e per il 33% da Finare Ltd. Sul mercato da ottobre 2006, la compagnia dispone di una flotta di aeromobili da sei a 19 posti, che include due aeromobili Premier I, tre Beechjet 400A, due Hawker 800XP e un Gulfstream V e, a breve, un nuovo Challenger 604 con nove posti. Con base a Milano Linate e una filiale a Lugano, il vettore ha chiuso il suo primo anno di attività con un fatturato di 4 milioni di euro e prevede di raddoppiare tale risultato nel 2008. «Per consentire a tutti di usufruire di un jet privato, senza l’onere dell’acquisto – spiega Riccardo Majrani -, offriamo collegamenti con la formula “pay per fly”, che prevede solo il pagamento dell’uso effettivo dell’aereo in maniera semplice e accessibile, anche via Internet».

E veniamo a Air Dynamic, società specializzata in servizi elicotteristici con sede a Roma e alcuni consulenti basati all’estero (Australia, Dubai, Germania, Regno Unito). Fondata nel luglio 2005, ha accesso a una flotta di circa 20 elicotteri distribuiti in tutta Italia, con capacità da 4 a 9 passeggeri. A questi velivoli si aggiunge una flotta di jet composta da Cessna Citation, Beechcraft King Aair, Embraer e Bombardier Learjet. La società, inoltre, ha accesso agliHeavy jet più lussuosi sul mercato, quali i Bombardier Global Express, i Dassault Falcon 2000 EX e i Gulfstream GV. In tal odo è in grado di combinare richieste di transfer in jet con spostamenti in elicottero. Tra le principali aree geografiche servite in Italia spiccano il Lazio, la Toscana, l’Umbria e la Lombardia, nonché nei mesi estivi la Sicilia, la Campania e la Sardegna. Tra le principali tratte internazionali operate compaiono Nizza, St. Tropez, Malta, gli Usa, gli Emirati Arabi, i Caraibi e il Brasile, dove Air Dynamic è solita organizzare molti transfer per i suoi clienti.

La società Starfly, invece, è specializzata nei trasporti a bordo di elicottero, con sedi operative a Roma, Milano, Siena, Napoli, Olbia e Porto Cervo. A differenza della maggior parte delle società presenti nel settore, Starfly è un operatore aereo puro (certificato Enac)con a disposizione quattro velivoli (un Eurocopter EC 120, un Ecureuil AS 350, un Ecureuil AS 355 e un Agusta A 109). Fondata quattro anni fa, conta tra i suoi azionisti due soci di maggioranza (Gian Luca Ciotti, amministratore delegato, e Massimiliano Baldassari, procuratore generale) e il gruppo Mps Venture Capital (41% delle quote). Con un fatturato previsto per il 2007 di 2 milioni di euro, la compagnia effettua collegamenti in prevalenza nel Lazio, Toscana, Sardegna e nelle isole. Stipula con le aziende convenzioni per i trasferimenti del management, ma anche per gli spostamenti in caso di meeting e viaggi incentive.

Tra i “colossi” del settore, poi, è d’obbligo citare NetJets Europe, che dal 1996 opera in tutta Europa, Italia compresa, con una flotta di aeromobili di marca Dassault Aviation. Nel 2006 la compagnia ha effettuato oltre 60mila voli in 125 Paesi (+33% rispetto al 2005), per un totale di 600 scali europei. Ha raggiunto un fatturato di 500 milioni di dollari e attualmente conta oltre 1300 clienti, un quarto dei quali aziende.

Continuiamo con Aliparma. Nata nel 1986 per le esigenze di spostamenti in Europa di un gruppo di imprenditori, nel 1992 la società ha ottenuto il rilascio della licenza di trasporto aereo e ha cominciato a proporre i propri servizi nel mercato degli aerotaxi. Nel 2004 ha ottenuto la certificazione Jar OPS1, allineando le proprie procedure alle rigide normative europee. Con base a Parma, attualmente conta una flotta composta da due aeromobili (un jet Hawker 800/XP e un Beechjet 400/A). Recentemente è stato acquistato un A319CJ versione business.

Da Verona, invece, opera Aliven, società fondata nel 1984 da un gruppo di imprenditori veneti per servire i propri soci e trasformata in compagnia di aerotaxi alla fine degli anni Ottanta. Dal 1994, con l’ingresso nell’azionariato di importanti gruppi industriali, la società ha ampliato la propria flotta, che attualmente è composta da Citation Jet di ultima generazione.

La panoramica include anche EurAviation. Con sede a Milano Linate e uffici commerciali a Firenze, New York e Mosca, la società gestisce voli di corto, medio e lungo raggio da qualsiasi destinazione nel mondo. Per la clientela è disponibile il Flight Support Service, che indirizza le aziende e i privati verso l’aeromobile più adatto alle loro esigenze. EurAviation dispone di una flotta composta da Light jet (ad esempio, i Raytheon Beechjet 400A e i Bombardier Learjet 31A), Mid-size jet (Falcon 50EX, Hawker 800XP, Citation Excel e Learjet 45 & 60), Large jet (Falcon 2000EX, Challenger 204) e Ultra long range jet (Gulfstream G 500&550). A questi aeromobili si aggiunge un’ampia gamma di elicotteri.

E veniamo a Delta Aerotaxi. Basata a Firenze dal 1978 opera voli on demand con una flotta di moderni jet di differenti dimensioni (Cessna 750-Citation X, Cessna-Citation Mustang, Beechcraft B300-Superking Air 350).

Continuiamo con Alba Servizi, società fondata nel 1971 e di proprietà del gruppo Fininvest dall’inizio degli anni Ottanta. La compagnia effettua collegamenti di medio e lungo raggio (Los Angeles, Hong Kong, Città del Capo) con una flotta composta da aeromobili Gulfstrstream CV, Gulfstream CIV, Hawker 800xp.

Nel campo degli aerotaxi, poi, non si può non citare Air One Executive, compagnia del gruppo Air One. Specializzata nei collegamenti lungo il continente europeo, il bacino del Mediterraneo (Africa settentrionale e Medio Oriente), Africa Centrale e Asia Occidentale, dispone di una flotta di bireattori Cessna e Falcon 20, a cui si aggiungono anche aeromobili “wide body” tipo Gulfstream e collegamenti in elicottero.

Sempre nell’abito dei voli executive proposti dai vettori di linea non si può non citare Lufthansa Private Jet, servizio offerto da Lufthansa in collaborazione con NetJets Europe. La compagnia mette a disposizione moderni jet privati per oltre mille destinazioni in Europa e nella Federazione Russa. Le tariffe prevedono prezzi fissi, calcolati sulla base della distanza percorsa.

Meritano un cenno, infine, la compagnia Air Four, nata nel maggio 2007 e dotata di una flotta di sei jet con base a Milano Linate, e Foxair, società nata nel 1999 dall’unione di diversi soci privati. Basata a Roma, dispone di una flotta composta da quattro aerei Piaggio P180 in versione executive da 6 o 8 posti, operativa dagli scali di Roma, Milano, Genova e Bologna.

Testo di Elisabetta Tornatore – Mission N. 7, novembre-dicembre 2007

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