Alitalia, Air Malta e l’aumento di capitale

Ancora un mese per sapere il futuro di Alitalia. Almeno secondo quanto scrive sul Sole 24Ore Gianni Dragoni, collega esperto nel trasporto aereo e del vettore italiano in particolar modo, che alla radio della società della Confindustria sottolinea come nel 2015 la compagnia guidata dall’australiano Cramer Ball abbia perso 200 milioni di euro, malgrado i proventi straordinari che ammontano a 194 milioni di euro per la cessione del 75% di Millemiglia ad Etihad, l’anno d’oro per il trasporto aereo, come d’altronde il 2016 (leggi: Iata – Utili record per le compagnie aeree nel 2016) e un conto carburante più leggero del previsto di 200 milioni di euro.

Secondo Dragoni infatti le perdite di quest’anno di Alitalia potrebbero raggiungere “i 100 milioni di euro, sicuramente più dei 44 milioni stimati da piano, visto che si parla di azzeramento del capitale che, a fine anno scorso, era di 52 milioni”.

Il perché è presto spiegato da Dragoni: “le quote di traffico diminuiscono perché non è competente sul medio e corto raggio, con un lungo raggio ancora troppo debole, con soli 24 aerei, due in più rispetto ad Alitalia Cai. Il piano prevede sì l’arrivo di 20 aerei lungo raggio ma, facendo un conto grossolano, dovrebbe investire circa 4 miliardi di euro….capitali che non ci sono.Gli azionisti non so se accetterebbero un nuovo aumento di capitale, ed Etihad non li può mettere perché è già al 49% dell’azionariato, il massimo consentito dall’Europa per continuare ad avere i diritti di volo continentali”.

Ad oggi però sono solo delle stime, dei rumors; bisognerà attendere ancora un mese per saperne di più, quando saranno resi noti i conti semestrali, il nuovo piano industriale e… l’intenzione, o meno, di rilevare Air Malta, compagnia dell’isola mediterranea che naviga in cattive acque, con un flusso di cassa limitato. L’operazione doveva concludersi a luglio, dopo il Memorandum of understanding firmato ad aprile, ma tutto è stato spostato prima a settembre e ora ad ottobre. E sulla quale anche il premier maltese  Joseph Muscat nutre molti dubbi, in quanto teme un ridimensionamento del già piccolo vettore, che conta con una flotta di otto velivoli, sei A320 e due A319, e che si trova in casa la forte concorrenza di giganti low-cost come Ryanair o easyJet.

Insomma in un momento in cui i vettori stanno, finalmente, guadagnando parecchi soldi, due compagnie comunitarie come Alitalia ed Air Malta stanno cercando il loro futuro. Che mai come oggi ha tinte scure. Ma Ball, e il suo management non molla. E il servizio è tornato, ormai, ai tempi che furono. Basterà aspettare un mese per sapere.

 

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