Alitalia alle buste

Alitalia alle buste. Arrivano gli americani di Delta?

C’è chi dice venti, chi trenta. Sicuramente l’interesse su Alitalia c’è ed è vivo.  Anche se tutte le interessate vorranno per prima cosa andare a vedere i conti. Ieri alle ore 18 è infatti scaduto il termine fissato dal bando di gara per far arrivare il loro interesse all’acquisto di Alitalia (o una parte di essa) allo studio del notaio Nicola Atlante di Roma (vedi il profilo Linkedin cliccando qui). Buste che verranno con tutta probabilità aperte oggi. Ma c’è massimo riserbo su tutta l’operazione, come sottolineato dal commissario straordinario della compagnia Stefano Paleari, visto che la compagnia “ha assunto un vincolo di riservatezza”.

Alitalia alle buste, il ritorno di Etihad e lo sbarco degli americani

Marchio, aerei e presenza nel terzo mercato per l’aviazione civile in Europa, con una forte impronta lungo raggio anche e soprattutto lato business per Alitalia alle buste. A questo sono interessate le manifestazioni di interesse arrivate sul tavolo del notaio Atlante, e di cui non si sa molto. Se non che tra la trentina di lettere arrivate vi sarebbe anche Etihad, che così non molla l’osso (da spolpare ulteriormente? Dicono le malelingue) e l’americana Delta, già partrner di Aliatalai nella JV atlantica e in Skyteam.  Che ammette “continuiamo a monitorare i progressi della compagnia da quando è entrata nel processo di amministrazione straordinaria”, così come ammesso da Abu Dhabi; . tra Etihad Airways ed Alitalia “continuano ad esserci forti legami  e restiamo aperti a esplorare tutte le opzioni per mantenere e potenzialmente rafforzare questi legami con l’obiettivo di benefici reciproci”. E pare che anche Lufthansa abbia fatto una puntatina, malgrado quello che ha sempre detto, ovvero “non c’è alcun interesse in Alitalia”.

Tra le altre manifestazioni di interesse vi sarebbero le cinesi Hainan Airlines e Air China, forse British Airways, l’outsider Turkish Airlines e sicuramente tanti fondi di  private equity come Tpg, Cerberus e Indigo Partners. Anche se non è facile capire cgi veramente è interessata ad Alitalia visto che le proposte non vincolanti sono arrivate da studi legali non tutti riconducibili a una compagnia aerea.

I tempi per la cessione di Alitalia

Dopo l’avviso pubblicato lo scorso 17 maggio che, ricordiamo, prevede tre opzioni, la ristrutturazione della compagnia, la vendita in blocco o la vendita dei beni e contratti (il cosiddetto “spezzatino”), si aprirà una data room per 4/6 settimane, dove però non verranno rilasciate informazioni sensibili, mentre tra luglio e agosto, quando entro luglio sarà elaborato il nuovo piano industriale, vi saranno le prime elaborazioni delle proposte ancora non vincolanti, che lo diventeranno tra settembre e ottobre.

Alitalia alle buste. Intanto azienda e sindacati si ritrovano  al ministero del Lavoro per discutere delle procedure di cassa integrazione straordinaria comunicata da Alitalia a fine maggio. E’ il ricorso alla cigs fino a 828 lavoratori di terra e per il personale navigante fino a 190 piloti e 340 assistenti di volo, interessati dai contratti di solidarietà cessati con l’avvio dell’amministrazione straordinaria il 2 maggio scorso.

L’8 giugno prossimo si ritorna invece  a parlare del contratto di lavoro; l’amministrazione straordinaria di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner, ha scritto la compagnia nella lettera d convocazione dei sindacati, “deve adottare le misure necessarie per salvaguardare la sostenibilità delle operazioni e della gestione aziendale, alla luce della nota situazione economica e finanziaria, evitando un vuoto normativo”.

 

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