Executive Suite Hassler Roma

All’Hassler Roma arrivano le executive suite

Novità in casa Hassler Roma, l’iconico hotel che domina uno scenario su cui si specchia non ha eguali come quello della scalinata di Piazza di Spagna e dei Giardini di Villa Borghese.
A disposizione degli ospiti arriva infatti una nuova categoria di camere, le Executive Suite, volute e ideate da Roberto E. Wirth – proprietario e General Manager dell’Hotel – con l’aiuto dell’interior designer Astrid Schiller Wirth. Più spaziose e luminose, con vista su ineguagliabili scorci di Roma sono caratterizzate da uno stile contemporaneo, senza tempo, che racchiude in sé il tocco classico che caratterizza l’Hassler.

Tra le 93 stanze dell’Hassler di Roma anche le nuove Executive Suite

Le nuove Executive Suite dell’Hassler Roma dispongono di un elegante soggiorno, un’accogliente camera da letto con ampia cabina armadio e un bagno principale, in prezioso marmo, che si affaccia sui Giardini di Villa Borghese. Fedeli all’idea di “less is more” l’arredo è stato studiato in ogni dettaglio puntando sulla qualità.
“Siamo entusiasti delle nuove suite e siamo sicuri che riscuoteranno molto successo tra i nostri ospiti – dichiara Wirth -. Il nostro obiettivo è essere sempre all’avanguardia in termini di comfort, stile, tecnologia senza mai perdere il nostro tocco classico. E queste suite incarnano perfettamente il concetto di timeless”.
L’albergo dispone di 93 stanze e suite, tutte arredate e decorate con stili diversi, Al sesto piano troneggia il ristorante panoramico stellato Imàgo condotto dal pluripremiato chef Francesco Apreda.
Per posizione e prestigio, l’hotel Hassler è un maturale punto d’incontro a Roma per l’élite politica, economica e culturale italiana e straniera.
Sul Libro d’Oro dell’Hotel Hassler Roma spiccano fra le altre le firme della famiglia Kennedy, così come quelle del Principe Ranieri di Monaco e Grace Kelly, Gabriel Garcia Marquez, Pablo Picasso, Steve Jobs, Tom Cruise, Nicole Kidman, Madonna, Bill Gates, Melanie Griffith, Antonio Banderas, Hugh Grant e George Clooney.

Lascia un commento

*